CATASTO ONCIARIO DI CRISPANO
(Archivio di Stato di
Napoli, Catasti onciari, Voll. 44-50)
ILLUSTRE
POSSESSORE
Ecc.mo
Sig. D. Guglielmo Antonio Ruffo ()
possiede come Marchese di questa Terra di Crispano i seguenti
CORPI
FEUDALI
Mastrodattia
()
civile e criminale colle sue giurisdizioni delle prime e seconde cause
Possiede
il ius d’esigere la
gallina a fuoco per il quale per far cosa gradita all’Università e
ai suoi cittadini si è contentato finora di esigere an. d. 19 e grana
20, cioè d. 15 sotto nome di Presento di Natale, e d. 4 e grana 20
sotto nome di galera di fravole, riserbandosi l’arbitrio di poter
esigere la gallina a fuoco qualora volesse far uso interamente di sua
ragione.
[Quest’an.
d. 19 e grana 20 prima si pagavano sotto titolo di presento e regalo;
ma da 10 anni a questa parte si pagano sotto titolo della gallina a
fuoco feudale, citra però pregiudizio delle ragioni da vedersi sotto
instromento per mano di notar Francesco Domenico Vitagliano di Napoli
dell’anno 1616]
Possiede
per causa di censi annui d. 29 de’ quali si ha notizia (e si
riscuote da vari cittadini) solo d. 15,90
CORPI
BURGENSATICI
Possiede nel
luogo detto Belvedere un comprensorio di case per uso di osteria,
forno e chianca (),
che sottosopra compensandosi gli anni fertili ed infertili se ne
ricavano per causa d’affitto precedente accension di candela, la
sotto(notata) quantità:
Dal forno consistente in una casa con
diverse
camere e bassi per detto uso con tutti gli ordegni necessari, cioè
forno per fare il pane, diverse martore, stufa, ingegno per far
maccaroni, ed ogni sorte di pasta, stalla per tenere gli animali ed
altri comodi necessari e con pozzo avanti al forno an. d. 300
Nel quale forno si
esercita il ius panizandi ab immemorabili (),
cioè dall’odierno Sig. Principe, come da’ suoi predecessori.
Dall’osteria,
consistente in un basso grande con due altri bassi piccoli, ed un
cortile murato intorno con sopra una camera grande con comodo de’
letti per li passagieri e due altri camerini an. d. 72
Dalla chianca
consistente in due bassi an. d. 15
Una grotta grande
contigua al detto comprensorio fatta per uso di conservar vino ed
altre robbe.
La Cappella vicina al
detto comprensorio detta di S. Anna per celebrarsi ogni dì festivo
per comodo delli affittatori con un basso scoverto annesso a detta
cappella.
Devono però dedursi le
spese, che annualmente vi vogliono, e d. 6 annui per accomodi
dell’ingegno all’affittatore.
Possiede un pezzo di
territorio denominato la Starza, arbustato, vitato e seminatorio, di
capacità di moggia 66 quarte 6 e mezza quinta, giusta li beni del
magnifico notar Gioacchino Servillo, da oriente, e vie pubbliche da
tutti i lati, di rendita d’an. d. 600.
Possiede un pezzo di
territorio arbustato, vitato e seminatorio, nel luogo detto Viggiano
di moggia 31, quarte 6 none 4 e quinte 2, giusta li beni di D.
Giuseppe Astone e D.a Maddalena Capone, di rendita di an.
d. 240.
Possiede nel luogo detto
l’Arco un giardino murato d’intorno fruttato di vari frutti, di
moggia 14 quarte 5 e 2 none, con in mezzo pischiera di fabbrica, con
aia di fabbrica, oggi servibile per uso di batter legumi, che produce
esso giardino, giusta li beni di Antonio Castiello, di Orsola
Guglielmo, e vie pubbliche, quale suole fruttare da fertile ad
infertile la rendita di an. d. 180.
Devono però dedursi le
spese, che annualmente vi vogliono per le piante ed accomodi del muro.
Possiede nel luogo detto
il Boschetto un giardino murato all’interno, un basso per comodo del
medesimo di moggia 2 in circa, giusta la massaria della Starza, e vie
pubbliche, quale tra fertile ed infertile suole fruttare la rendita di
an. d. 35.
Devono però dedursi le
spese, che annualmente vi vogliono per le piante, e li accomodi del
muro del giardino e del basso.
Possiede nel luogo detto
l’Arco tre bassi per uso di centimoli (), servibili tantum
per detto uso, consistenti in due macine, con suoi ordegni addetti ad
esse, ed altro comodo necessario annesso, che fra l’anni fertili ed
infertili sogliono fruttare la rendita di an. d. 86 e grana 40, e si
affittano precedente accensione di candela.
Devono però dedursi le
spese che annualmente vi vogliono per l’accomodo delle case, e per
le pietre, colonne, ferri, legnami e quanto altro necessita per uso di
detti centimoli.
Possiede nel luogo detto
la Seliciata un palazzotto consistente in due camere, e cucina, che
suole servire per abitazione del Governatore, ed accosto vi è un
giardinetto, che da qualche anno a questa parte suole affittarsi, e
tra fertile ed infertile, suol dare la rendita di an. d. 4 e grana 50.
Devono però dedursi le
spese che annualmente vi vogliono per le piante.
Sotto detto Palazzotto
vi sono cinque bassi signati 12 e 13, n. 14, n. 15 e n. 16 ()
che al presente danno di rendita per causa di affitto an. d. 10,50.
Possiede nel luogo detto
il Molino quattro bassi, giusta le vie pubbliche da occidente e
mezzogiorno, signati col n. 17, 18, 19 e 21 di rendita an. d. 18.
Possiede nel luogo detto
l’Olmo quattro bassi, signati di n. 4, 5, 8 e 9, giusta i suoi
proprii confini, o piazze pubbliche, che al presente danno di rendita
d. 7,25.
Da tutta la rendita di
dette case dedur si deve la spesa dell’annue accomodazioni, e
rifazioni.
Possiede nello stesso
luogo detto l’Olmo un altro basso signato di n. 10 giusta li beni di
Gennaro Capasso, e di D. Giuseppe Astone, che trovasi affittato
all’Università per uso di bottega lorda (),
per an. d. 14, però in questo corrente anno non si esigge per esser
caduto l’astrico.
Però non esercitandosi
la detta bottega lorda può affittarsi solamente per an. carlini 30.
Possiede di più un
altro basso signato di n. 7 affittato all’Università per uso di
bottega lorda di pane e vino, sito in detto luogo all’Olmo,
propriamente sotto il Palazzo dalla parte della strada detta la
Seliciata per an. d. 14.
Di più possiede nel
detto luogo all’Olmo propriamente sotto il Palazzo un altro basso
per uso di chianca, seu
macello, con altro picciolo annesso, affittato alla detta Università
per an. d. 14.
Con avvertenza però che
non esercitandosi in detti bassi la bottega di pane e vino, e del
macello, non sono in alcun modo affittabili, né si può ricevere cosa
alcuna.
Possiede nel luogo detto
del Boschetto, seu la
Massaria sette bassi signati colli n. 21, 22, 23, 24, 35, 26, 27 e 31
con tre camere, e camerino, cioè sopra quelli col n. 23 e 24 due
camere e camerino, ed altra sopra uno di essi, giusta li suoi proprii
confini della Massaria della Starza, via pubblica da tutti i lati, che
danno di rendita al presente d. 36,70.
Si nota che in mezzo del
cortile di detto comprensorio di case vi è un’aia rotonda fatta ad
astrico di fabbrica per uso di batter le vettovaglie della masseria,
con pozzo, lavatoio, forno ed altri comodi per servigio de’
pigionanti, nel qual cortile vi stanno due archi con due pilastri per
uso di portone.
Possiede nel luogo detto
l’Arco all’incontro il Palazzo Baronale quattro bassi signati due
col n. 28, primo tempore uno, e gli altri col n. 29 e n. 30, che danno
al presente di rendita d. 11.
Devono considerarsi
l’annue accomodazioni.
Dippiù nella stessa
Terra di Crispano, e nel luogo detto l’Arco l’Ill.e
Marchese della medesima Terra per suo proprio uso possiede il palazzo
Baronale, consistente in un cortile con stalla, rimesse, palmento,
cellaio, carceri, picciolo giardino di fiori, ed altre comodità in
detto Palazzo, con più camere sopra di esso, con due pozzi in detto
cortile, che mai è stato affittato, e nel tempo che l’Ill.e
Marchese non sta in Crispano vi tiene persona destinata per cura di
detto palazzo, ed alla detta persona per detta causa si corrispondono
in ogn’anno tomola 6 di grano, barili 8 di vino, 3 vinacciati, 100
fascine, due passi di legna e certa quantità d’uva.
Possiede tre bassi nel
luogo dietro la Parrocchia della Terra suddetta, che uno di essi si è
reso inabitabile, e diruto, che danno al presente di rendita an. d. 6.
Si deve aver
considerazione degli accomodi, che in ogn’anno vi necessitano per
impeciatura d’astrichi ed altri.
Esige dall’Università
di Crispano per catapania ()
e portolania () cedutali an. d. 25.
Possiede detto Ill.e
Marchese an. d. 83,88 di fiscali burgensatici sopra de’ quali vi si
trovano assegnati an. d. 57,75 al Sig. D. Giovanni di Rubino per
capitale di d. 1000, quali an. d. 83,88, quantunque burgensatici non
sono soggetti a tassa, né a contribuzione d. 83,88.
PESI
Per legato di quattro
maritaggi a donzelle povere di Crispano a ragione di d. 25 per ciascun
maritaggio an. d. 100
Per legato di messe due
la settimana da celebrarsi nella Cappella del glorioso S. Giuseppe
eretta dentro la Parrocchial Chiesa di detta Terra an. d. 14,70
Per mantenimento di
detta Cappella e per suppellettili, visita e altro an. d. 10
Per messe da celebrarsi
in ciascheduna festa dell’anno nella Cappella di S. Anna eretta nel
luogo detto Belvedere per comodo degli affittatori del forno, osteria
e chianca an. d. 12,75
Per mantenimento,
suppellettili, visite ed altro an. d. 10
Per provisione al mastro
Erario an. d. 72
Per mantenimento di tre
barricelli ()
an. d. 162
Per provisione del
giurato ()
per mesi otto d’inverno an. d. 8 per mesi quattro d’està an. d. 6
che fanno an. d. 14
Per spese di lite, due
avvocati e procuratori in Napoli an. d. 140
Tot. d. 553,45
VITALIZI
All’Ecc.ma
Sig.ra D.a Giovannina Ruffo sorella di detto Ill.e
Sig. Marchese, monica professa commorante nel venerabile Monistero di
S. Giuseppe de’ Ruffi per suo livello tertiatim
d. 165
All’Ecc.ma
Sig.ra D.a Maria Antonia Ruffo sorella, monica professa nel
venerabile Monistero della Sapienza per suo livello tertiatim
d. 150
Tot. d. 315
ISTRUMENTARI
(a vari creditori,
nessuno di Crispano)
d. 1059
Collettiva dei Pesi tot.
d. 1927,45
D. Giovanni Tovar (),
Marchese di S. Marcellino, erede della q.m Sig.ra D.a
Francesca de Soria olim sua
moglie, possiede:
Un comprensorio di case
site nel luogo dove si dice la Massaria giusta li beni dell’Ill.e
Principe di Palazzolo, consistente in sei bassi, pozzo, forno,
lavatorio, due de’ quali stanno diruti e gli altri quattro dati in
affitto (rendono in tutto d. 20)
Un comprensorio di case
nel luogo dove si dice Congeria consistente in due camere, dodici
bassi ed un giardinetto con pozzo, lavatoro ed altre comodità, giusta
li beni di Salvatore Pagnano, sette bassi de’ quali sono inabitabili
e gli altri dati in affitto (rendono in tutto d. 13,50)
Un giardinetto fruttato
di quarte 5 in circa nel luogo dove si dice la Pigna, giusta li beni
del Rev. Canonico D. Tomaso Mazari, dato in affitto a Domenico Cenella
per an. d. 8
Un basso attaccato detto
giardino, dato in affitto al detto Domenico Cenella per an. d. 4
Nel luogo dove si dice
la Tavernola due bassi con stalluccia per uso di osteria giusta li
beni dell’Ill.e Principe di Palazzuolo dati in affitto ad
Aniello Consentino per an. d. 26
Dall’Università di
detta Terra per istumentarii an. d. 8,50
(Inoltre varie annue
entrate per interessi annui su capitali dati in prestito)
Territorii varii nella
Terra di Crispano
Da Domenico Pellino di
Frattamaggiore affittatore di un pezzo di territorio lavoratorio ()
e arbustato dalla parte di sotto e sopra di moggia 3 e quarte 2 sito
nella detta Terra di Crispano nel luogo detto Belvedere per an. d. 32
Da Donato Capasso di
detta Terra di Frattamaggiore per l’affitto di moggia 2 e quarte 2
di territorio arbustato e vitato sito in detta Terra di Crispano nel
luogo di Belvedere da sotto e sopra per an. d. 22
Da Francesco Pagano di
Frattamaggiore per l’affitto di moggio 1, quarte 4, none 3 e quinte
3 di territorio arbustato e vitato da sotto e sopra an. d. 14,44
Da Sossio Capasso di
Frattamaggiore per l’affitto di moggia 2 e quarte 8 di territorio
arbustato e vitato della parte di sopra e sotto sito in detta Terra
nel luogo di Belvedere per an. d. 27
Da Caterina Pellino e
Domenico Crispino, madre e figlio, per l’affitto di moggia 3 e
quarte 6 di territorio arbustato e vitato in detta Terra di Crispano e
detta Caterina e Domenico sono di Frattamaggiore an. d. 36
Da Francesco Crispino e
Nicola Capasso di Frattamaggiore per l’affitto di moggia 2 e quarte
4 sito in detta Terra di Crispano, nel luogo detto di Belvedere an. d.
24,15
(Ricava
in tutto) d. 123,73