Osservazioni

01-06-04

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OSSERVAZIONI  ALLA DOCUMENTAZIONE

 

Osservazioni sul documento del 936 d.C.

OSSERVAZIONE A):  La citazione di due imperatori, precisamente Costantino Porfirogenito e Romano, indica chiaramente l’appartenenza di  Crispano e dintorni alla giurisdizione bizantina,  e di fatti i libri di storia riportano quanto segue;    Costantino VII   (905-959), imperatore bizantino (dal 913 al  959 d.C.), detto Porfirogenito ("nato dalla porpora").  - Poco interessato alla politica, lasciò la guida dell'impero prima alla madre e poi al suocero e co-imperatore Romano I Lecapeno, quando questi fu cacciato da Costantinopoli (944 d.C.).  - Mantenne buone relazioni con la Russia, incoraggiandovi la diffusione del cristianesimo. Studioso e amante delle arti e della scienza, compose numerose opere con preziose  informazioni sulla storia dell'impero bizantino, fra cui De Thematibus,  De Administrando Imperio, compendio di suggerimenti di politica estera;  De Ceremoniis Aulae Byzantinae  e  volumi di medicina, zoologia e agraria.

OSSERVAZIONE B):  L’oggetto del documento è una permuta tra i    monaci del   monastero napoletano di San  Sergio e san Bacco con un tal Stefano Isabro detto Sparano.  - Crispano è nominata ai soli  fini del  riconoscimento dei  confini,   quindi è probabile che, Crispano,  sia stata di proprietà  del  monastero

OSSERVAZIONE C):  Sono riportate località di cui  solo per alcune  d’esse si capiscono le attuali  denominazioni, in pratica:   “Paritinule” vale a dire   Pardinola,  località tra Frattamaggiore  e Frattaminore; -   “Sancta Iulianes” ossia  Santa Giuliana,  località nei pressi del cimitero di Frattamaggiore.  - Sono,  inoltre,  menzionate delle  località;   “Ponticitum”, “Rurciolo”, “Caucilionem”, “Fussatellum” e   “Sanctum Stephanum Ad Caucilione”, a cui non è possibile trovarne l'attuale ubicazione.   – La presenza della fitta rete di villaggi  sottende luna forte  urbanizzazione della zona.      

OSSERVAZIONE D):  Nel documento,  è menzionata  la presenza di longobardi

 

Osservazioni sui documenti del 1027, 1128 e 1131 d.C.

OSSERVAZIONE A):   In questi documenti il nome Crispano non è riportato come località, bensì come cognome di proprietari terrieri, di chiara  origine Crispanese,  questi potrebbero ricollegarsi alla nobile famiglia  indicata in premessa.

OSSERVAZIONE B):  Nel  1131  il duca Sergio VII  concedeva all’abate di un monastero benedettino (di San Severino e San Sossio, allora situato presso l’attuale  sede   dell’archivio di Stato di Napoli)  molti appezzamenti di terreni,  il testo pur  menzionando il vocabolo Crispano   come nome di persona,  è ugualmente interessante, giacché tra le righe si ha la sensazione che  con queste donazioni, il morente ducato di Napoli  tentava di risollevare le proprie sorti, attraverso  una polita d’avvicinamento alla chiesa,  il tentativo in ogni modo fallì, poiché  proprio con Sergio VII, nel 1137,  si concluse la storia  ultra secolare del ducato di Napoli.        

 

Osservazioni sul documento del 1269 d.C.

OSSERVAZIONE A):  Di quest’atto,  donazione da parte di Carlo I D’Angiò,  non si può fare a meno di osservarne la data, ossia  1269,  infatti,  Carlo  pur avendo regolando i conti appena un anno prima (1268) con gli Hohenstaufen  (decapitazione di Corradino di Svevia),     già provvedeva ad assegnare i territori appena conquistati.     La quasi sincronia,   tra i due eventi ,  fa ritenere    Crispano  uno dei  primi  centri ad assaggiare l'arretrato feudalesimo angioino,  si ricorda, in tal senso,  che i  francesi introdussero  un tipo feudalesimo arcaico è vessatorio che di colpo azzerò i progressi  fatti in epoca normanno-sveva, tuttora causa originaria  della Questione Meridionale.

OSSERVAZIONE B):   Possiamo considerare,  Simone de Argat,  cavaliere francese al seguito di Carlo D’Angiò,  il primo possessore di Crispano d’epoca angioina.       L’atto fu stipulato presso Foggia,  qui  Simone ebbe i beni  “confiscati”  a   traditori del re e seguaci della causa  Sveva,  tra cui   Filippo de Avenabili già possessore di beni in Crispano.       

OSSERVAZIONE C):   Le località di Crispano indicate nell’atto erano:  1) ad Grassum,  2) ad Piscinam,  3) ad Arcum,  4) ad Magnellum.      Osserviamo, inoltre,   che  tutti i pezzi di terra erano alberati,  questo fa presumere una mancanza d’attività seminativa a favore di culture arboree, come la vite a filari alti  da cui si ricavava  il famoso vino asprino,   importato dalla Francia  nelle terre aversane da Roberto D'Angiò. Il sovrano  voleva produrre uno spumante come lo "Champagne" che a quei tempi era difficile da trasportare.   

OSSERVAZIONE D):   Tra i tributi fiscali che i Crispanesi dovevano pagare vi erano,  oltre alle canoniche somme in danaro;   vettovaglie, capponi e galline, il tutto  da corrispondere in occasione della   festa di S. Maria, in agosto, del Santo Natale e di Santo Stefano  ecc.       

 

Osservazioni sul documento del 1269 – 1272  d.C.

OSSERVAZIONE A):   Il documento è  una sorta di ratifica dell’atto precedente, però  il cavaliere francese è riportato non come "Simone de Argat", bensì come "Simone de Argot" mentre il cognome degli "Avenabili"  è trascritto in "Abenabulo".  

 

Osservazioni sul documento del 1277 – 1278  d.C.

OSSERVAZIONE A):  Si  nota  che Crispano era in  “Terre Laboris (Terra di Lavoro), nel documento compare un certo “Fhilippus de Crispano”

 

Osservazioni sul documento del 1308 – 1310  d.C. e del 1324

OSSERVAZIONE A):   I documenti riportano i  nomi degli allora parroci di Crispano,  “Nicolaus de Torture”  e  “Iohanes de Orto”

 

Osservazioni sul documento del 1311

OSSERVAZIONE A):   L'editto di Roberto D’Angiò;   riportante  ancora una volta  Crispano in   Terra di Lavoro",   obbligava  la popolazione   a ripulire il corso di un fiume, tale fiume scorreva da Torre Filo, (presso Nola),  ed  attraversare i territori di Cicala (?) Marigliano, Acerra, Napoli, Capua ed Aversa

OSSERVAZIONE B):  L’ostruzione del corso d’acqua era causata da palizzate ed ostacoli vari, introdotti per  intervento umano o  meglio ancora, come dice il documento, “per l’umana malizia” , in ogni modo  i  Casali, tra cui Crispano, erano soliti  a pulire, periodicamente  abitualmente il  fiume

OSSERVAZIONE C): Dal documento non si evince chiaramente il nome del fiume,  ma in contropartita possiamo osservare il  quadro ecologico del 1300,  vale a dire:   1) anche allora le alluvioni erano  disastrose,  2) dopo le alluvioni, i  confini erano irriconoscibili poiché i terreni divenivano acquitrinosi, 3) quindi si sviluppavano  epidemie e si respirava aria malsana.  

OSSERVAZIONE D):  Attualmente il residuo  terreno coltivabile si  presenta fertile, con coltivazioni di  fragole, asparagi ed ortaggi, ma è certo, come avete avuto modo di osservare,  che l’allora  territorio era molto diverso,  di fatti  la stessa Crispano  fu interessata    da opere di   bonifica, l’ultima delle quali durante la bonifica del  bacino inferiore del Volturo con l’inalveamento  del  corso d'acqua,   "Fosso del Lupo", localizzato presso la Piazza I Maggio  e proseguente,  in modo parallelo all'omonima strada,  in direzione Caivano.   -  Purtroppo non siamo in grado di commentare la funzione idrogeologica di quest’alveo, ma possiamo fornirvi  una dettagliata nota, a livello generale, sulle opere di bonifica.     -  Le prime opere di bonifica del bacino inferiore del Volturno risalgono alla prima metà del Cinquecento, quando per iniziativa dei viceré spagnoli furono aperti due canali per fare defluire l’acqua in eccesso del torrente Clanio, tributario del Volturno, direttamente al mare.  Il programma di risanamento idraulico è poi proseguito, costantemente nel tempo, e non è ancora terminato, anche se l’obiettivo principale è stato raggiunto,   questa vasta, e piovosa pianura,  si è trasformata in una zona ricca e fertile.   -  La bonifica, ancora in corso di realizzazione, interessa i territori vallivi d’origine alluvionale alla destra e alla sinistra del fiume Volturno, da Capua al mare, in altre parole di quel tratto in cui, essendo il corso ormai interamente arginato, può dirsi che non costituisce più bacino.  - Le acque zenitali di questa vastissima pianura, che è tra le più piovose d'Italia e della quale gran parte costituisce la “Campania felice” dei Romani e in pratica la cosiddetta Campania “storica”, sono smaltite invece, alla destra del fiume, dai sistemi idraulici di bonifica denominati Lanzi-Savone e Regia Agnena, mentre alla sinistra, la grande bonifica chiamata Regi Lagni assolve il difficile compito della sanità idraulica e igienica del territorio che dalla zona aversana si spinge alle colline Caudine e, lambendo il gruppo del Somma e del Vesuvio, abbraccia gran parte della zona settentrionale della provincia di Napoli.  - Il programma del risanamento idraulico di questa vasta plaga non si è mai limitato, come oggi può apparire all'osservatore superficiale, alla diminuzione di taluni “pantani” più o meno circoscritti e in gran parte situati lungo il bordo del mare, da Mondragone a Cuma (in complesso circa 11.000 ettari di polder), ma ha mirato a rendere idraulicamente e quindi agronomicamente possibile l'esercizio dell'attività agricola, intesa come stabile attività economica e stabile sede di attività civile su circa 100.000 ettari: quelli in definitiva che oggi, grazie a questa colossale opera di bonifica, costituiscono l'ossatura della produzione agricola e quindi dell'economia campana.  - Le prime opere pubbliche di bonifica furono iniziate nel 1539 dal viceré spagnolo Don Pedro di Toledo e completate nel 1610 dal viceré Conte di Lemos, sotto la direzione di Giulio Cesare Fontana, figlio di Domenico Fontana. Questa bonifica ebbe per oggetto la sistemazione di un corso d'acqua torrentizio, tortuoso, pianeggiante e paludoso, chiamato fiume Clanio, oggi non più esistente, essendo il suo corso raddrizzato, inalveato e proporzionato a ben altre intensità di pioggia. - Il problema allora da risolvere e che trovò nella genialità di Giacomo Savarese la più brillante soluzione, era triplice: far defluire le acque “alte” del bacino del fiume Clanio, direttamente al mare, e non sui territori immediatamente ad esso adiacenti; assicurare il deflusso delle acque cosiddette “medie” onde consentire la coltivazione delle fertilissime terre senza eccessivi rischi, e infine risanare l'enorme complesso di polders ancora esistenti lungo il litorale, oltre 10.000 ettari di fanghiglia pestilenziale.  - Al primo problema, come sopra detto, si ovviò con la costruzione del drizzagno dei Regi Lagni; al secondo mediante la costruzione di due collettori di bonifica, paralleli al primo nel tratto terminale, di circa 25 km, idonei a recepire le acque del bacino medio, e al terzo si ritenne in un primo tempo (1840-1915) di provvedervi mediante il ricolmamento (bonifica per colmata), con le torbide del fiume Volturno, opportunamente ivi convogliate da speciali canali, denominati “diversivi”, alcuni dei quali attualmente ancora esistenti, ma non più usati.  - Fu solo dal 1915 in poi, in concomitanza del trasferimento del compito della bonifica dallo Stato  che vi aveva provveduto fino allora in gestione diretta  al Consorzio dei proprietari, che si adottò il sistema di prosciugamento per sollevamento elettromeccanico delle acque, oggi assolto da otto potenti centrali idrovore, ma il risanamento idraulico non sarebbe stato di per sé sufficiente al fine della valorizzazione economico-agricola e civile del territorio interessato alla grande bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, se non fosse stato seguito dalla realizzazione di un impianto collettivo di irrigazione, che l'omonimo Consorzio sta attuando, seppure con notevoli difficoltà.  - Il piano agricolo prevede la derivazione diretta di 23.000 litri al secondo di acqua del fiume Volturno, con opere di sbarramento in località Ponte Annibale nella piana di Caiazzo, a monte di Capua. L'acqua, elevata a quota 26,50 metri a mezzo di tre saracinesche mobili, viene utilizzata per produzione di energia elettrica e nella stagione irrigua immessa a gravità in due canali principali adduttori, quindi distribuita su 22.000 ettari, già in parte attrezzati; lo sarà su altri 23.000 per i quali l'impianto di irrigazione consorziale è in corso di progettazione. Nelle vicinanze di Ponte Annibale è in funzione un'importante centrale idroelettrica.   - L'irrigazione, dove esercitata, ha consentito un progresso agricolo non comune e ha promosso una tale evoluzione economica da confermare in pieno le più ottimistiche previsioni di piano. - La bieticoltura, l'orticoltura, la frutticoltura specializzata, la coltivazione di prodotti da industria e l'allevamento bovino intensivo, sono le caratteristiche più salienti di tali traguardi. - Anche le infrastrutture territoriali e i servizi generali sono adeguati al progresso civile dell'intero territorio, grazie alla penetrazione nelle campagne dell'energia elettrica, del telefono, delle strade, e via di seguito.   - Incombe tuttavia il pericolo delle ricorrenti inondazioni del fiume Volturno, il cui problema è stato ampiamente annotato ed esaminato nel recente rapporto della Commissione interministeriale sulla sistemazione idraulica e sulla difesa del suolo, svoltosi a Roma nel 1974.)    

 

Osservazioni sul documento del 1459

OSSERVAZIONE A):  Il documento,  redatto all’epoca di Ferdinando d’Aragona, allorquando alcuni  casali  protestarono  circa le tassazioni, contestualmente il testo riporta i  casali con i  parametri di pagamento, vale a dire i fuochi (famiglie), Crispano era  tassata per 24 fuochi (circa 120 abitanti)

 

Osservazioni sul documento del 1759

OSSERVAZIONE A):  Crispano era  tassata per 118 fuochi

 

Osservazioni sui documenti del 1508 e 1514

OSSERVAZIONE A): In Crispano abitava il Notaio Salvatore de Anielis

 

Osservazioni sui documenti del 1522 – 1532

OSSERVAZIONE A):   Possessore di Crispano risultava Hieronimi de Ianuario (Geronimo de Gennaro).  Nel documento,  per quanto incompleto, compaiono i cognomi allora prevalenti in Crispano, tra cui  Vitale, Daniele e  Stanzione, (ancora oggi esistenti),   mentre altri,  se pur con nuclei numerosi,  ormai scomparsi, vale  a dire: Alando, Guglielmo e Claricia. - Vale  la pena di sottolineare che  con una lettura degli archivi parrocchiali di San Gregorio,  avremmo notizie più complete, forse   precedenti al 1500.

 

Osservazioni sui documenti del 1601

OSSERVAZIONE A):  Crispano aveva   89 fuochi, corrispondenti a circa 450 abitanti,  il territorio di  Crispano  ricadeva tra i casali d’Aversa  e faceva ancora parte della provincia di Terra di Lavoro

OSSERVAZIONE B):  Alla fine di questo  documento sono riportate  interessanti  notizie,  circa i nomi di castelli ,  torri,  fiumi, monti e isole, e soprattutto  d’antiche città della Campania.   In merito a queste ultime abbiamo inserito,  in appendice, uno studio sintetico chiamato “Le antiche Città”.  

 

Osservazioni sul documento della Biblioteca Nazionale di Napoli

OSSERVAZIONE A):  Nel 1479 Re Ferrante  donava il casale  al dottore in legge Antonio de Alessandro.

OSSERVAZIONE B):  Osserviamo,  che erano concessi  diritti su acque, su barche e  pesca, forse in Crispano  vi erano specchi d’acqua.       

OSSERVAZIONE C):   Al de Alessandro,  era  concesso il  privilegio di giudicare, per primo nelle cause civili e penali,    i Crispanesi

OSSERVAZIONE D):  A Crispano l’attuale Via Provinciale Lato Aversa,  la strada che collega la Piazza Principale alla Provinciale Caivano-Aversa, è conosciuta anche con il nome di Via Notar Antonio,  forse  potrebbe ricollegarsi    ad Antonio de Alessandro,  il condizionale è però d’obbligo giacche Crispano ha conosciuto il possesso di vari dottori in legge.

OSSERVAZIONE E):  Nel 1499, Antonio de Alessandro muore senza lasciare eredi, il casale   torna di proprietà regia, è  quindi, di seguito,   donato ad Antonio de Gennaro,  fidato consigliere del re Federico (detto Ferrante).  - Il de Gennaro ricevette i medesimi diritti del  “de Alessandro”, ma ebbe in più la facoltà di poter vendere Crispano senza il regio assenso.

OSSERVAZIONE F):  Nel 1556, gli eredi  de Gennaro vendono, con la clausola del riacquisto,   Giovan Battista Venato e Marco Antonio Pepe

OSSERVAZIONE G):  Nel 1557,  Don Andronico Caraviglia, dopo aver liquidato il Pepe,  compra liberamente  dai "de Gennaro",  si osserva che nella vendita  non è più menzionato Giovan Battista Venato

OSSERVAZIONE H):  Nel 1563,  il Caraviglia vendette, il casale a Dianora di Nocera

OSSERVAZIONE I):  Nel 1577,  Dianora cedette, per 17.000 ducati, il feudo a Caterina Caracciolo

OSSERVAZIONE L):  Nel 1579 il feudo era donato, tramite atto matrimoniale, a  Federico di Somma marito della figlia di Caterina 

 

Osservazioni sui documenti dell’Archivio di Stato di Napoli

OSSERVAZIONE A):  Trattasi di documenti di successione feudale,  i “Relevi”  corrispondenti  grosso modo all’odierna denuncia di successione

OSSERVAZIONE B):  Il 5 dicembre 1532, la denuncia è  presentata da Eleonora de Gennaro,  in  morte del padre e del fratello. - Il 28 luglio 1546, la denuncia è presentata dai non precisati eredi d’Eleonora de Gennaro per la morte di quest’ultima

OSSERVAZIONE C):  I “Relevi”  elencati nel documento, purtroppo producono un vuoto di 88 anni, di fatti il 1 giugno 1634 la dichiarazione è presentata da Don Sancio de Strada Marchese di Crispano per la morte di Don Sancio de Strada suo nonno

OSSERVAZIONE D):  Il 22 maggio 1651, la denuncia è presentata da Don Sancio Antonio Gregorio Carlo Francesco Domenico de Strada per la morte del padre, Don Sancio de Strada marchese di Crispano

OSSERVAZIONE E):  Il 28 maggio 1658 è presentata da Donna Teresa de Strada per la morte di suo fratello Don Sancio de Strada, (si osservi,  Crispano ricadeva, sempre,  in Provincia di Terra di Lavoro) 

OSSERVAZIONE F): Il  20 dicembre 1724, Crispano risulta intestata a  Donna Teresa de Strada in conseguenza della morte di sua nonna Donna Teresa de Strada Senior

OSSERVAZIONE G): Dal documento “Cedolari  nuovi” si evince che  Sancio de Strada era  Spagnolo, inoltre,   a differenza dei  precedenti proprietari,   Don Sancio aveva diritto solo sulle seconde cause civili e criminali, evidentemente il diritto di primo giudizio era stato, nel frattempo,  soppresso.  -  Il 1 giugno 1634, la denuncia è presentata da Marina Alciati, madre-tutrice di Don Sancio de Strada, per la morte di Don Sancio de Strada Senior avvenuta il 19 dicembre 1632

OSSERVAZIONE H):  Il 28 luglio 1658 è presentata la denuncia da Donna Teresa de Strada per la morte del fratello, Don Sancio Antonio Gregorio Carlo Francesco Domenico Gennaro de Strada,  e del padre Don Sancio

 

Osservazioni sul documento del 1703

OSSERVAZIONE A):  Nel  documento  è riportata una doppia  numerazione dei fuochi, Crispano,  130 nella vecchia e  118 nella nuova

 

Osservazioni sul catasto onciario, 1754

OSSERVAZIONE A):  Quest’eccezionale documento contiene notizie  di carattere socio-economico relativo alla popolazione, è possibile, inoltre,  con la consultazione dei  catasti onciari ricercare l’origine genealogica delle proprie famiglie,  ma vediamo come.   - Il Re Carlo III  di Borbone divise il Regno di Napoli in varie province e istituì il Catasto Onciario, registro immobiliare di famiglie ed enti.  - Alcuni paesi non vi furono però inclusi perché esentati dalle tasse come paesi regi.  - Attualmente essi sono conservati presso l'Archivio di Stato di Napoli.  - Questi Catasti offrono comunque la possibilità di integrare una ricerca genealogica, siccome contengono documenti che potrebbero essere molto utili per questo tipo di ricerche.  E' possibile utilizzare di questi Catasti per la ricerca genealogica della propria famiglia,  è bene notare che essi possono colmare lacune ed incertezze riscontrate presso gli archivi parrocchiali e comunali.  - Innanzitutto in tali Catasti era compreso lo Status Animarum (Stato delle Anime, delle famiglie) della/e parrocchia/ie del paese, che in alcuni casi nella stessa parrocchia d’origine potrebbe non essere più reperibile.  - Spesso lo Status Animarum era posto all'inizio del volume (o dei volumi) del Catasto del paese ed era un elenco degli abitanti (anime) raggruppato per famiglie.  - La sua utilità consiste nel poterlo consultare per capire innanzitutto se in quel determinato paese c'erano nostri avi, qual'era la loro parrocchia di famiglia e per quindi eventualmente loro nucleo familiare.  - Lo spoglio del Catasto nel dettaglio, invece, può farci apprendere dove abitavano esattamente i nostri avi e quali erano le sostanze della famiglia.  - Per evitare di perdersi fra le tante pagine (o i tanti volumi) è utile però consultare direttamente le ultime pagine (o volumi) del Catasto di quel determinato paese che ci interessa.  Qui infatti troveremo l'indice generale, ma con gli elenchi dei nomi e poi dei cognomi delle persone del luogo elencate nel Catasto.   Se conosciamo i nomi di battesimo degli avi che ci interessano possiamo direttamente andare a cercarli nella loro lettera ed annotare la pagina riportata, ma per una ricerca più estesa conviene controllare tutti i nuclei familiari che potrebbero interessarci.  Infatti un nostro avo poteva vivere ancora in casa dei suoi genitori o di fratelli maggiori, o del suocero e perfino di un cognato, ecc.  Per questo occorre aver compiuto già una seria e metodica ricerca genealogica dei nostri avi, generazione per generazione, fino a metà settecento (iniziando prima dall'archivio comunale del nostro paese o di quello dei nostri avi e poi nella/e loro parrocchia/ie alle quali appartenevano) per poter avere già un abbozzo del nucleo familiare della famiglia.   - Per rendere più agevole una ricerca genealogica nei Catasti Onciari nell'Archivio di Stato di Napoli forniamo un elenco dei paesi ivi rintracciabili, raggruppati per provincia di appartenenza e con l'indicazione dell'anno di complilazione.

ELENCO DELLE PROVINCIE MERIDIONALI E DEI PAESI COMPRESI NEL CATASTO ONCIARIO

1.. Terra di lavoro

6.. Abruzzo Ultra I (con capitale Teramo)

11.. Terra di Otranto

2.. Napoli

7.. Abruzzo Ultra II (con capitale Aquila)

12.. Basilicata (con capitale Matera)

3.. Principato Ultra (con capitale Benevento)

8.. Molise (con capitale Isernia)

13.. Calabria Citra (con capitale Cosenza)

4.. Principato Citra (con capitale Salerno)

9.. Capitanata (con capitale Lucera)

14.. Calabria Ultra I (con capitale Reggio)

5.. Abruzzo Citra (con capitale Chieti)

10.. Terra di Bari

15.. Calabria Ultra II (con capitale Catanzaro)

 1) Terra di Lavoro (ora Provincia di Caserta, Frosinone, Benevento, parte di Avellino, Isernia, Latina, Napoli):  Acerra 1748 -1795 - Acquafondata 1742 - Ailano 1743 - Airola 1747 - Alife 1746 - Alvignanello 1737 - Alvignano 1754 - Alvito 1751 - Amorosi 1750 - Aprano 1754 - Aquino 1746 - Arce 1741 - Arienzo 1747 - Arnone 1754 - Arpaia 1741 - Arpino 1754 - Atina 1742 - Avella 1745 - Aversa e Casali 1754 - Baia 1743 - Beato 1753 - Bellona 1754 - Belmonte 1741 - Bosagro 1754 - Brezza 1754 - Brocco 1744 - Brusciano 1754 - Caianiello e Casali 1748 - Caiazzo 1741 - Camigliano 1754 - Camignano 1754 - Camino 1743 - Campagnano 1744 - Campo di Mele 1750 - Campoli 1748 - Camposano 1754 - Cancello-Santa Maria 1754 - Capodrisi 1754 - Capodrisi 1751 - Capoli 1752 - Capriati 1754 - Capua. 1754 - Carbonara 1753 - Carinaro 1753 - Carinola e Casali 1753 - Casal di Principe 1753 - Casallatio 1754 - Casalnuovo 1742 - Casalvieri 1743 - Casamarciano 1755 - Casanova 1754 - Casapesenna 1754 - Casapulia - Casapuzzano 1741 - Caserta e Casali 1749 - Casignano 1753 - Casola 1754 - Casolla 1753 - Castel di Piedimonte 1753 - Castel Forte e Casali 1754 - Castel San Felice 1754 - Castel San Lorenzo 1753 - Castel San Vincenzo 1754 - Castelcicala 1742 - Castelcicala 1742 - Castellone della badia di San Vincenzo 1754 - Castellonorato 1742 - Castelluccio 1753 - Castelnuovo al Volturno 1749 - Castelnuovo di San Ger-mano 1742 - Castelvenere - Castelvolturno 1753 - Caturano 1754 - Cerro 1742 - Cervaro e Frocchio 1753 - Cesa 1753 - Cicciano 1746 - Cimitile 1795 - Cimitile (supplemento) 1743 - Ciorlano 1745 - Civitella 1754 - Colle San Magno 1741 - Colli 1749 - Conca di Venafro 1751 - Conca e Casali 1745 - Coreno 1742 - Cucuruzzo 1742 - Curti 1754 - Cusano - Domicella 1754 - Ducenta 1754 - Durazzano 1748-1749 - Faibano o Faivano 1748 - Faicchio 1741-1751 - Fellino 1754 - Fondi e San Mango 1756 - Fontana 1753 - Formicola 1754 - Fossaceca (ora Fontegreca) ? - Francolisi 1749 - Frasso 1743 - Fratte e Casali 1743 - Frignano Maggiore ? - Gaeta - Gallinaro (vedere San Donato di Terra di Lavoro) - Gallo 1754 - Gallo 1749 - Galluccio e Casali 1754-1767 - Giano 1754 - Gioia e Casali 1742 - Giovanni e Paolo 1745 - Grazzanisi 1754 - Gricignano 1754 - Guardia-San-Framonti 1758 - Ima 1753 - Isola 1747 - Itri 1754 - Latina 1753 - Lauro 1753 - Lenola 1754 - Leporano 1754 - Limatola 1754 - Livardi e Sarvaito 1743 - Liveri 1747 - Lusciano 1753 - Luzzano - Macerata 1754 - Maddaloni 1754 - Maranola 1750 - Marc?nise 1754 - Maria dell'Oliveto 1750 - Mariglianella 1753 - Marigliano 1750 - Martanello 1753 - Marzano Casoria 1753 - Marzano Corpo - Marzano di Lauro 1754 - Marzano e Casali 1744 - Massa 1754 - Masserie 1754 - Mattrano Campagnola 1745 - Melizzano 1753 - Migliano 1754 - Mignano 1746 - Moiano 1754 - Mondragone 1752 - Montanaro 1752 - Montaquila 1748 - Monticelli 1754 - Morrone 1754 - Moschiano 1746 - Mugnano 1754 - Nola 1754 - Orchi 1742 - Orta 1752 - Padre 1753 - Pago 1754 - Palazzuolo 1748 - Palma 1753 - Pantuliano 1754 - Parete 1742 - Partignano 1754 - Pastena 1753 - Pastorano 1754 - Pernosano 1754 - Pescosolido 1748 - Piccilli 1754 - Picinisco 1749 - Pico 1743 - Piedimonte della Baia di San Germano 1744-1753 - Piedimonte di Alife 1751-1759 - Pietramelara - Pietraroia 1743 - Pietravairana 1743 - Pignano 1754 - Pignataro 1754 - Pizzone 1754 - Pontelatone 1742 - Portico 1754 - Posta 1754 - Prata 1753 - Pratella 1743 - Presenzano 1742-1777 - Quadrelle 1754 - Quindici 1754 - Raiano 1754 - Reale 1754 - Riardo 1742 - Risigliano 1753 - Rocca D'Arce 1753 - Rocca D'Evandro 1742 - Rocca Pipirozzi 1750 - Roccaguglielma 1743 - Rocca-Monfina e Casali 1746 - Rocca-Rainola 1748 - Roccaravindola 1753 - Roccaromana e Casali 1749 - Roccasecca 1742 - Rocchetta del Volturno 1754 - Rocchetta prope Calvi 1742 - San Cipriano 1741-175 - San Clemente 1754 - San Donato 1753 - San Germano 1742 - San Giorgio 1741 - San Giovanni in Carico 1752 - San Gregorio 1754 - San Lorenzo Maggiore 1750 - San Lorenzo Minore 1758 - San Marcellino - San Martino 1748 - San Nicola la Strada 1749 - San Pietro in Carolis 1756 - San Pietro in Corpo 1754 - San Pietro in Fine 1741 - San Potito 1754 - San Prisco 1754 - San Salvatore 1749 - San Secondino 1754 - San Vitagliano 1747-1754 - San Vittore 1743 - Sant'Elia 1754 - Sant'Erasmo 1754 - Santa Maria 1754-1760 - Santa Maria a Vico 1747-1777 - Santa Maria della Fossa 1754 - Sant'Agata dei Goti 1753 - Sant'Ambrogio 1747 - Sant'Andrea - Sant'Andrea de' Lapi 1754 - Sant'Angelo a Teodice 1741 - Sant'Angelo Ravisanino 1743 - Sant'Apollinara ? - Sasso (Cisterna, Strangolagalli, Preia, Arbsto, Marrone, Vallata) 1757 - Saviano 1754-1795 - Savignano 1754 - Scapoli 1749 - Schiavi 1753 - Scisciano 1743 - Sessa e Casali 1748-1760; 1732-1791 - Sesto 1742 - Settefrati 1753 - Sirico 1748 - Solopaca 1741 - Sopravia 1754 - Sora 1744 - Sparanise 1748 - Spigno 1742-1749 - Squilli 1741 - Striano 1748 - Succivo 1748 - Suio 1745 - Tammaro 1754 - Taurano 1754 - Teano e Casali 1741-173? - Terella 1753 - Teverola 1754 - Traetto e Casali 1753 - Trentola 1739-1750 - Trentola e Loriano 1739-1743 - Tufino 174? - Vairano 1766-1843 - Valle di Prato 1743 - Vallefreda 1743 - Vallerotonda 1742 - Venafro 1750-1779 - Vicalvi 1748 - Vico di Pantano 1744 - Vignola 1754 - Villa - Visciano 1753 - Vitolaccio 1754 - Vitticuso 1749

2) Napoli (ora Provincia di Napoli e Caserta): Anacapri - Caivano - Capri - Cardito 1755 - Casale 1750 - Casalnuovo - Casolla Valenzano 1753 - Castellammare 1753 - Crispano 1754 - Franche - Frattapiccola 1754 - Giugliano 1753 - Gragnano 1750 - Lettere 1750 - Licignano 1780 - Massalubrense 1742 - Ottaviano 1748-1741 - Pescarola 1753 - Piano di Sorrento 1754 - Pomigliano D'Arco - Pomigliano D'Atella 1753 - Pozzuoli 1756 - Quagliano 1754 - Sant'Anastasia 1771 - Sant'Antimo 1754 - Sant'Arpino Caserta 1749 - Somma 1744 - Sorrento 1754 - Vico Equense

3) Principato Ulteriore (ora Provincia di Avellino, Benevento e Salerno):  Aiello 1742 - Altavilla 1753 - Apice 1753 - Appolosa ? - Ariano 1754 - Atripalda 1755 - Avellino 1745-1755 - Bagnoli 1754 - Bellizzi 1753 - Bisaccia 1766 - Bonea 1745 - Bonito 1745 - Buonalbergo 1745 - Cacciano Fornillo - Cairano 1753 - Calitri 1753 - Calvi 1793 - Campoli 1753 - Candida 1753 - Cantano 1753 - Cantano 1753 - Carbonara 1753 - Carife - Casalbore 1745 - Cassano 1743 - Castel di Franci 1742 - Castel Baronia 1728 - Castel Vetere - Castelfranco 1743 - Castelpoto 1752 - Ceppaloni 1753 - Cesinale 1754 - Chianche 1753 - Chianchetelle 1753 - Chiusano 1742 - Conza 1753 - Flumeri 1745 - Foglianisi 1753 - Fontanarosa - Fragneto l'Abate 1753 - Fragneto Monforte 1744 - Frigento ? - Gesualdo 1746 - Ginestra la Montagna 1753 - Grotta Castagnara (oggi Grottolella) 1753 - Grottaminarda 1749 - Guardia Lombardi 1742 - Lacedonia 1753 - Lapio 1753 - Lentace 1753 - Lioni 1753 - Luogosano 1753 - Mancusi 1752 - Martino 1745 - Melito 1753 - Mercogliano 1754 - Mirabella 1748 - Molinara 1743 - Monocalzati 1742 - Monte Aperto 1753 - Monte Falcione 1754 - Montecalvo 1753 - Monteforte 1753 - Montefredano 1742 - Montefusco 1753 - Montella 1753 - Montemale 1753 - Montemarano 1753 - Montemiletto 1753 - Monterocchetta 1753 - Montesarchio 1754 - Monteverde 1752 - Nusco 1753 - Ospedaletto 1754 - Paduli 1743 - Pagliara 1753 - Pago 1755 - Pannerano 1753 - Paupisi 1742 - Parolise 1793 - Paterno 1745 - Pescolamazzo 1743 - Petruro 1742 - Pietra de' Fusi 1755 - Pietralcina 1745 - Pietrastornina 1749 - Prata 1753 - Prignano e Melito 1754 - Roccabascerana 1746 - Rocchetta Sant'Antonio 1741-1754 - Rotondi 1742 - Salza 1753 - San Barbato 1752 - San Giorgio la Molara 1744 - San Giorgio la Montagna 1744 - San Mango 1743 - San Marco De Cavoti 1745 - San Nazzaro 1745 - San Nicola Baronia 1754 - San Nicola Manfredi 1753 - San Pietro in Delicato 1752 - San Potito 1744 - San Rufo 1745-1755 - San Sossio 1753 - Santa Croce 1742 - Santa Lucia 1753 - Santa Maria a Toro 1753 - Santa Maria Ingrisani 1752 - Santa Maria Maggiore 1739 - Santa Paolina 1742 - Sant'Agnese 1752 - Sant'Andrea 1743 - Sant'Angelo a Cancelli 1753 - Sant'Angelo alI'Esca 1746 - Sant'Angelo dei Lombardi 1754 - Sant'Angelo Scala 1747 - Santo Stefano 1753 - Serino 1744 - Serra - Solofra 1754 - Sorbo 1746 - Summonte 1742 - Taurasi 1743 - Tavernola 1754-1794 - Terranova Fossaceca 1753 - Toccanisi 1753 - Torella 1747 - Torre delle Nocelle 1753 - Torrecuso 1744 - Torrioni 1742 - Tufo 1753 - Vallata 1753 - Villamaina 1747 - Villanova 1742 - Volturara 1742 - Zungoli 1749 

4) Principato Citeriore (ora Provincia di Salerno e Avellino):   Abatemarco 1743 - Acerno 1754 - Acquarola 1743 - Acquavena 1751 - Agerola Napoli 1752 - Agropoli 1754 - Aiello ? - Albanella 1753 - Alfano 1745 - Altavilla 1753 - Amalfi 1742 - Angillara - Angri 1751 - Aquara 1753 - Ascea 1753 - Atena 1745 - Atrani 1751 - Auletta 1743 - Barbazzano 1754 - Battaglia 1752 - Bellosguardo 1754 - Bosco 1755 - Bracigliano 1751 - Buccino 1755 - Buonabitacolo 1754 - Caggiano 1754 - Calabritto 1755 - Camella 1752 - Cammarota 1754 - Campagna 1753 - Campora 1754 - Cannicchio 1754 - Capaccio 1756 - Capizzo 1754 - Caposelle 1754 - Cardile - Casaletto 1748 - Casalicchio 1752 - Casalnuovo 1754 - Caselle 1754 - Casigliano 1754 - Castagneta 1745 - Castellabate 1754 - Castelluccia 1756 - Castelluccio 1753 - Castelnuovo ? - Castiglione 1754 - Castinatella 1752 - Catona 1753 - Cava 1755 - Celle 1743 - Celso 1756 - Centola 1756 - Ceraso 1748 - Cicereale 1741 - Ciorani 1754 - Colliano 1754 - Conca 1742 - Controne 1753 - Contursi 1754 - Copersito 1752 - Corbara 1742 - Corleto 1754 - Cosentini 1752 - Cuccaro 1799 - Diano 1754 - Eredit?1752 - Eremiti 1746 - Eboli 1753 - Felitto 1752 - Filetto 1756 - Finocchito 1749 - Fogna 1753 - Foria 1749 - Fornelli 1754 - Furore 1734-1751 - Futani 1752 - Galdo 1754 - Galdo 1754 - Gauro 1754 - Giffoni e Vallepiana - Giffoni sei Casali - Gioj 1756 - Giungano 1753-1759 - Gorga 1754 - Guarazzano e Malafede 1742 - Ispani 1752 - Laureana 1742 - Laurino 1754 - Laurito - Laurito (supplemento) 1756 - Laviano 1753 - Lentiscosa 1745 - Licusati 1754 - Lone 1753 - Lustra 1754 - Magliano Nuovo 1754 - Magliano Vetere 1754 - Maiori 1753 - Massa 1754 - Massa 1755 - Massicelle 1754 - Matonti 1753 - Minori 1752 - Moio 1755 - Montano 1752 - Monte 1752 - Montecorice 1752 - Montecorvino 1754 - Monteforte 1754 - Montepertuso 1754 - Montesano 1742 - Montoro 1754 - Morigerati 1754 - Nocera Corpo 1754 - Nocera San Matteo 1754 - Novi 1755 - Ogliastro 1753 - Olevano 1739-1754 - Oliveto 1745 - Omignano 1753 - Orria 1756 - Ortodonico 1753 - Ostigliano 1752 - Ottati 1754 - Padula 1749 - Pagani 1754 - Palo 1753 - Pastena 1742 - Pellare 1749 - Perito 1754 - Petina 1752 - Piaggine Soprane 1747 - Piano 1756 - Perdifumo 1759 - Pimonte Napoli 1742 - Pisciotta 1754 - Poderia 1743 - Poggerola 1754 - Polla 1743 - Pollica 1756 - Porcili 1743 - Positano 1755 - Postiglione 1754 - Quaglietta 1751 - Ravella 1740-1755 - Regina 1743 - Ricigliano 1754 - Rocca San Felice 1753 - Roccacilento 1755 - Roccagloriosa - Roccapiemonte 1749 - Roccapiemonte Casale 1749 - Roccapiemonte Monistero 1739-1749 - Rodio 1754 - Rofrano 1742 - Romagnano 1742 - Roscigno 1753 - Rotino 1749 - Sacco 1742 - Sala 1764 - Sala di Gioi 1753 - Salerno 1755 - Salvia 1746-1756 - San Biase 1754 - San Cipriano 1756 - San Cristofaro 1752 - San Giacomo 1743-1752 - San Giorgio 1754 - San Giovanni 1742 - San Giovanni 1754 - San Gregorio 1788 - San Lorenzo 1754 - San Mango 1754 - San Mango 1742 - San Martino 1753 - San Marzano 1754 - San Mauro del Cilento 1755 - San Mauro la Bruca 1749 - Santo Menna 1753 - San Nazzario 1749 - San Pietro 1754 - San Pietro 1740 - San Pietro a Scafati 1734-1753 - San Severino 1755 - San Sisti 1743 - San Teodoro 1754 - San Valentino 1791-1779 - Sant'Egidio 1739-1754 - Santa 1753 - Santa Barbara 1754 - Santa Marina - Sant'Angelo 1746 - Sant'Angelo a Fasanella 1749 - Sant'Arsenio 1754 - Sapri 1752 - Sarno 1754 - Sassano 1754-1756 - Scafati 1741 - Scala 1755 - Salvitelle 1756 - Senerchia 1745 - Serramezzana 1754 - Serre Salerno - Sessa 1742 - Severino prope Cammarota 1753 - Siano 1754 - Sicignano 1753 - Sicili 1753 - Sperandei 1751 - Spio De' Novi 1753 - Stio 1754 - Torchiara 1755 - Torraca 1752 - Torreorsaia 1761 - Tortorella 1753 - Tovere 1742 - Tramonti 1756 - Trentinara 1754 - Vallo del Cilento 1742 - Vallo di Novi 1746 - Valva 1754 - Vatolla 1742 - Vetrale 1754 - Vettica Maggiore 1752 - Vettica Minore 1743 - Vibonati 1741 - Vignale 1756 - Zoppi 1752

5) Abruzzo Citra (ora Provincia di Chieti e Pescara): Abbateggio 1742 - Acri 1742 - Archi 1753 - Ari 1742 - Arielli 1743 - Atessa 1742 - Attino 1753 - Bolognano 1748 - Bomba 1745 - Borrello 1745 - Canosa 1742 - Carpineto 1742 - Carunchio 1747 - Casacanditella 1746 - Casalanguida 1743 - Casalbordino 1743 - Casale in Contrada 1746 - Casoli 1790 - Castellane 1743 - Castelnuovo 1792 - Castiglione Messer Marino 1742 - Catelfebrato 1753 - Celenza 1743 - Chieti 1754 - Civita Luparella 1742 - Civitella Messer Raimondo 1746 - Colle di Macine 1753 - Crecchio 1743 - Dogliola 1743 - Fallascoso 1753 - Fallo 1743 - Fara Filiorum Petri 1743 - Fara San Martino 1740 - Filetto 1743 - Fontechiaro 1753 - Forca Bobolina 1743 - Fossaceca 1743 - Fraina 1744 - Francavilla 1747 - Frisa 1742 - Fur?1743 - Gamberale 1742 - Gesso Palena 1747 - Giuliano 1744 - Giuliopoli 1742 - Guardiabruna 1743 - Guilmi 1743 - Guradiagrele 1752 - Lama 1743 - Lanciano 1747 - Lentella 1743 - Letto Palena 1748 - Lettomanoppello 1748 - Liscia 1743 - Manoppello 1741 - Miglianico 1743 - Montazzoli 1743 - Monteferrante 1743 - Montelapiano 1742 - Montenerodomo 1753 - Monteodorisio 1743 - Mozzagrogna 1743 - Musellaro 1743 - Orsogna 1752 - Paglieta 1743 - Palena 1753 - Palmoli 1753 - Palombaro 1753 - Penna Piedimonte 1748 - Pennadomo 1747 - Pescara 1754 - Pietracostantina 1743 - Pizzoferrato 1742 - Pollutri 1742 - Prima Villa 1753 - Quadri 1752 - Rapino 1743 - Ripa Teatina 1748 - Rocca Monte Piano 1742 - Rocca San Giovanni 1753 - Rocca Scalegna 1751 - Rocca Spinalveti 1753 - Roio 1743 - S. Apollinara 1752 - Salle 1746 - San Giovanni Lipioni 1742 - San Martino 1743 - San Salvo 1743 . Scerni 1743 - San Vito 1746 - Santa Maria Imbaro 1743 - Sant'Eusanio 1748 - Schiavi 1743 - Scorciosa 1753 - Semivicoli 1753 - Serra Monacesca 1753 - Stanarro 1752 - Tocco 1753 - Torino 1743 - Tornareccio 1743 - Torre Valignani 1743 - Torrebruna 1743 - Torricella 1743 - Treglio 1743 - Tufillo 1746 - Turri 1743 - Vasto 1747 - Villa Cupello 1742 - Villa Magna 1751 - Villa Santa Maria 1745

6) Abruzzo Ultra I (ora Provincia di Teramo e Pescara): Abate Mozzo 1743 - Acquaviva 1744 - Alanno 1749 - Appignano 1748 - Atri e Ville 1742 - Bacucco 1745 - Basciano 1753 - Bellante 1754 - Bisenti 1753 - Borgo Nuovo 1753 - Bozza 1743 - Campli e Ville 1755 - Canzano non datato - Carpineto 1746 - Casal San Nicola 1753 - Castagna 1748 - Castel del Petto 1748 - Castelbasso 1742 - Castellalto 1749 - Castellaquilano 1753 - Castelli 1743 - Castiglione alla Pescara 1742 - Castiglione della Valle 1754 - Castiglione Messer Raimondo 1748 - Catignano 1748 - Celiera 1743 - Cellino e Ville 1746 - Cepagatti 1757 - Cerchiara 1753 - Cermignano 1753 - Cerqueto 1747 - Chiarino 1744 - Citt?S.Angelo 1746 - Civitella Casanova 1746 - Civitella del Tronto 1753 - Collalto 1749 - Collecorvino 1742 - Colledonico 1752 - Collesansonesco 1754 - Collevecchio 1742 - Colonella 1754 - Controguerra 1754 - Corropoli 1755 - Cugnoli 1743 - Elice 1748 - Fano Adriano 1744 - Faraone 1751 - Farindola 1745 - Flamignano 1753 - Forca di Vallo 1753 - Forcella 1753 - Frondarola 1754 - Giulia 1748 - Guardia 1742 - Intermesoli 1748 - Ioannella 1753 - Isola 1746 - Leognano 1754 - Loreto 1745 - Macchia del Conte 1754 - Magnanella 1753 - Miano 1749 - Montebello 1747 - Montegualtieri 1748 - Montepagano 1752 - Montepietro 1754 - Montesecco 1748 - Montesilvano 1743 - Montone 1754 - Montorio 1753 - Morricana 1753 - Morricana Monte 1754 - Morricana Villa 1753 - Morricano del Conte 1753 - Morricone 1753 - Morriconi 1753 - Morro 1748 - Morvino in Marciano 1754 - Mosciano e Collepietro 1753 - Moscufo 1748 - Mutignano 1748 - Nereto 1748 - Nocciano 1752 - Notaresco 1752 - Pagliara 1748 - Penna Sant'Andrea 1748 - Penne 1754 - Pesco Sansonesco 1747 - Pianella 1748 (2 vol.) - Picciano 1748 - Pietra Camela 1748 - Pietranico 1741 (2vol.) - Poggio Umbricchio 1748 - Poggiomorello 1753 - Poggiorattiero 1753 - Rapino 1748 Ripattoni 1753 - Rocca Bisegno 1753 - Rocca Santa Maria 1753 - Rosciano 1743 - Roseto 1746 - San Giovanni a Scorlone 1754 - San Vito non datato - Sant'Egidio 1748 - Sant'Omero 1748 - Scorrano 1748 - Silvi 1747 - Spoltore 1743 - Teramo 1749 - Tizzano/Moricano 1793 - Torano 1748 - Torre de Passeri 1746 - Torricella 1753 - Tortoreto 1753 - Tossicia 1742 - Valle Castellana non datato - Valle San Giovanni non datato - Vestea 1748 - Vicoli 1752 - Villa Cappelle 1743 - Villa Oliveti 1743 - Villa Propositi 1753 - Villanova 1750

7) Abruzzo Ultra II (ora Provincia di Aquila, Pescara e Rieti): Acciano 1746 - Accumoli 1756 - Aiello 1749 - Albe 1746 - Alfedena 1749 - Alfedena 1753 - Amatrice 1742 - Anatolio 1753 - Antrodoco 1754 - Antrosano 1751 - Anversa 1754 - Aquila 1756 - Aquila 1757 - Aragno 1743 - Aschi 1754 - Assergi 1749 - Avezzano 1749 - Bagno 1791 - Balsorano 1753 - Barete 1754 - Barisciano 1747 - Barrea 1753 - Bazzano 1754 - Beffi 1749 - Bisegna 1754 - Bominaco 1753 - Borbona 1753 - Borgo 1753 - Borgo Collefegato 1753 - Borgo San Pietro 1753 - Camarda 1744 - Campana 1753 - Campo di Giove 1754 - Campotosto 1752 - Canistro 1751 - Canzano 1748 - Carsoli 1748 - Castel del Monte 1743 - Castel di Sangro 1751 - Castel S.Angelo 1753 - Casteldieri 1753 - Castellaffiume 1753 - Castelmenardo 1753 - Castelnuovo 1746 - Castelvecchio 1753 - Castelvecchio Subequo 1744 - Castronuovo 1743 - Castrovalva 1750 - Celano 1753 - Cerchio 1746 - Cese 1754 - Citt?Ducale 1755 - Citt? Reale 1754 - Civitandino 1745 - Civitaretenga 1746 - Civitatomassa 1754 - Civitella Alfedena 1753 - Civitella Roveto 1745 - Collarmele 1747 - Collelongo 1754 - Collepietro 1746 - Colli 1749 - Coppito 1753 - Corvaro 1753 - Corvaro del Conte 1748 - Cucullo 1746 - Curcumello 1753 - Fagnano 1754 - Filetto 1753 - Fontecchio 1745 - Forcelle 1742 - Forme 1746 - Fossa 1748 - Frattura 1743 - Gagliano 1745 - Gamagna 1753 - Gioia 1754 - Girgenti 1753 - Goriano Sicoli 1750 - Goriano Valle 1751 - Introdacqua 1751 - Lecce 1753 - Leofreni 1753 - Leonessa non datato - Luco 1753 - Lucoli 1753 - Lugnano e Lisciano 1756 - Macchiatimone 1753 - Magliano 1748 - Marano 1753 - Mareri 1753 - Massa Inferiore 1746 - Massa Superiore 1752 - Meta 1746 - Micignano 1755 - Molina 1753 - Montereale e ville (7 volumi) 1754 - Monticchio 1753 - Morino 1743 - Morrea 1748 - Navelli 1746 - Ocre 1753 - Ofena 1756 (2 volumi) - Onna 1753 - Opi 1753 - Oricola 1748 - Ortona dei Marsi 1751 - Ortucchio 1754 - Pacentro 1753 - Paganica e San Gregorio 1748 - Pagliara 1753 - Paterno 1753 - Pendenze 1742 - Pentima 1742 - Pereto 1749 - Pescasseroli 1754 - Pescina 1754 - Pesco Canale 1753 - Pesco Costanzo 1748 - Pescomaggiore 1752 - Petrelle 1743 - Pettorano sul Gizio 1750 - Picenze 1748 - Pietranzieri 1743 - Pietrasecca 1743 - Pizzoli 1754 - Poggio Cinolfi 1748 - Poggio di Valle non datato - Poggio Picenze 1751 - Poggio Poponesco 1753 - Poggio San Giovanni 1753 - Poggio Viano 1753 - Popoli 1745 - Posta 1754 - Prata 1746 - Pratola 1745 - Preturo 1753 - Prezza 1753 - Radicaro 1753 - Raiano 1742 - Rendinara 1742 - Rivisondoli 1744 - Rocca Casale 1749 - Rocca Cerri 1749 - Rocca Cinque Miglia 1752 - Rocca di Botte 1748 - Rocca di Cambio 1743 - Rocca di Mezzo 1753 - Rocca Preturo 1745 - Rocca Santo Stefano 1745 - Rocca Valle Scura 1748 - Rocca Verruti 1753 - Roccalamprisi 1753 - Roccaraso 1753 - Roccavivi - Roio 1748 - Rosciolo 1753 - San Benedetto in Perillis 1746 - San Demetrio 1753 - San Donato 1753 - San Giona 1749 - San Giovanni 1754 - San Nicandro 1752 - San Pelino 1742 - San Pio delle Camere 1746 - San Potito 1753 - San Sebastiano 1752 - San Vincenzo 1748 - San Vittorino 1753 - Sanbuco 1753 - Santa Maria del Ponte 1753 - Santa Rufina non datato - Sante Marie 1749 - Sant'Eusanio 1749 - Santo Stefano 1753 - Sassa 1753 - Scanno 1749 - Scanzano 1753 - Scontrone non datato - Scoppito 1753 - Scurcola (2vol.) 1748 - Secinaro 1745 - Spedino 1753 - Staffoli 1753 - Stiffe 1751 - Sulmona 1754 (2vol.) - Tagliacozzo 1748 - Tempora 1743 - Tione 1750 - Tonnicoda 1753 - Tornimparte 1753 - Torre di Taglio 1753 - Trasacco 1753 - Tremonti 1753 - Tufo 1757 - Tussillo 1753 - Tussio 1746 - Verrecchie 1754 - Villa Barrea 1745 - Villa Santa Lucia 1763 - Villa Sant'Angelo 1763 - Villa Valle Longa 1753 - Villalago 1749 - Vittorito 1746

8) Molise (ora Provincia di Campobasso, Isernia, Chieti, Benevento): Acquaviva Collecroce 1751 - Agapito 1749 - Agnone 1753 - Alarino - Bagnoli 1742 - Baranella 1742 - Baselice 1753 - Boiano 1753 - Bonefro 1743 - Busso 1765 - Caccavone 1742 - Castelbottaccio 1744 - Cameli 1744 - Campo di Pietra 1742 - Campochiaro 1749 - Campolattaro 1752 - Campolieto 1743 - Campomarino 1749 - Cantalupo 1749 - Capracotta 1743 - Carovilli e Castiglione 1749 - Carpinone 1753 - Casacalenda 1742 - Casalciprano - Casalduni 1743-1756 - Castel del Giudice 1742 - Castel Pagano 1743 - CastelguidoneChieti1746 - Castellino 1742 - Castelluccio Acquaborana 1743 - Castelluccio in Verino 1752 - Castelpetroso 1749 - Castelpizzuto 1752 - Castelvetere 1749 - Castropignano 1742 - Cerce Piccolo 1744 - Cercemaggiore 1748 - Chiauci 1743 - Circello 1750 - Civita Campomarano 1742 - Civitanova 1748 - Civitavecchia 1742 - Colle D'Anchise 1749 - Colletorto 1743 - Foiano 1742 - Forli del Sannio 1733 - Fornelli 1742 - Fossaceca 1742 - Frosolone 1753 - Gambatesa 1743 - Gildone 1749 - Guardia Regia 1743 - Guardialfiera 1742 - Guglianesi 1742 - Ielsi 1749 - Isernia (Pettorano) 1750 - Larino 1743 - Limosano 1743 - Longano 1753 - Lucito 1743 - Lupara 1742 - Macchia Saracena 1753 - Macchia Val Fortore 1742 - Macchiagodena 1742 - Matrice 1744 - Mirabello 1742 - Miranda 1748 - Campobasso 1749 - Monacilioni 1762 - Mont?ano 1743 - MontazzoliChieti1743 - Montecilfone 1749 - Montefalcone 1749 - Montefalcone (supplem.) - Montelongo 1741 - Montenero di Bisaccia 1746 - Montenero Valcocchiara 1743 - Monteroduni 1753 - Montorio 1742 - Morcone 1742 - Morrone 1748 - Palata 1745 - Pesche 1747-1749 - Pescolanciano 1744 - Pesco-Pennattaro 1753 - Petrella 1753-1743 - Pettorano 1750 - Pietrabbondante 17?? - Pietracatella 1743 - Pietracupa 1749 - Ponte 1742 - Pontelandolfo 1753 - Portocannone 1743 - Providenti 1742 - Reino 1753 - Riccia 1742 - Rionero 1759 - Ripa-Bottoni 1744 - Ripalda 1744 - Ripalimosano 1743 - Rocca-Mandolfi 1750 - Roccasicura 1769 - Roccaspromonte 1742 - Roccavivara 1740 - Rotello unito a San Lupo 1743 - Salcito 1752 - San Biase 1742 - San Felice 1742 - San Giacomo degli Schiavoni 1749 - San Giovanni in Galdo 1741 - San Giuliano di Puglia 1743 - San Giuliano di Sepino 1742 - San Lupo 1753 - San Martino 1745 - San Massimo 1749 - San Petroavellana 1769 - San Polo 1741 - Sant'Elia 1741 - Santa Croce di Magliano 1741 - Santa Croce di Morcone 1743 - Santa Lucia di Montenutro 1742 - Sant'Angelo del Pesco 1743 - Sant'Angelo in Grotte 1748-1749 - Sant'Angelo Limosani 1743 - Santo Stefano 1748 - Sassinoro 1742 - Sepino 1749 - Sessano 1753 - Spineto 1742 - Tavenna 1744 - Molise Termoli 1741 - Torella 1748 - Toro 1742 - Trivento 1743 - Tufara 1743 - Ururi 1749 - Vastogirardi 1748 - Vinchiaturo 1742

9) Capitanata (ora Provincia di Foggia, Avellino e Benevento): Accadia 1753 - Alberona 1752 - Apricena 1741 - Ascoli 1753 - Biccari 1741 - Bovino 1753 - Cagnano 1750 - Celenza Valfortore 1744 - Candela 1753 - Carlantino 1743 - Carpino 1742 - Casalnuovo 1743 - Casaltrinit? 1751 - Casalvecchio 1744 - Casalvecchio 1744 - Castelfranco 1753 - Castelluccio Valmaggiore 1754 - Castelnuovo seu ? 1755 - Celle 1754 - Cerignola 1742 - Chieuti 1743 - Colle 1752 - Deliceto 1753 - Faeto 1754 - Foggia 1741 - Ginestra de' Schiavoni 1753 - Greci 1753 - Lesina 1743 - Lucera 1754-1755 - San Marco in Lamis 1753 - Monte Acuto 1753 - Monte Sant'Angelo 1753 - Montefalcone 1741 - Monteleone 1752 - Motta Montecorvino 1752 - Panni 1753 - Peschici 1743 - Pietramontecorvino 1743 - Rignano 175?-179? - Rodi 1742 - Roseto 1741 - San Bartolomeo in Galdo 1753 - San Giovanni Rotondo 1742 - San Marco la Catola 1753 - San Nicandro 1742 - San Paolo 1749 - San Severo 1753 - Sant'Agata 1754 - Savignano 1753 - Serra Capriola 1742 - Torremaggiore 1743 - Troia 1745 - Vico 1754 - Viesti 1753 - Volturara 1743 - Volturino 1742

10) Terra di Bari (ora Provincia di Bari): Acquaviva delle Fonti 1751 - Altamura 1752 - Andria 1743 1753 - Barletta 1751 - Binetto 1753 - Bisceglie 1752 - Bitetto 1752 - Bitonto 1750 - Bitritto 1752 - Canneto 1751 - Canosa 1752 - Capurso 1751 - Carbonara 1752 - Casal San Michele 1752 - Casamassima 1755 - Cassano 1751 - Castellana 1752 - Ceglie Bari. 1752 - Cellamare 1752 - Cisternino Brindisi 1753 - Conversano 1752 - Corato 1754 - Fasano Brindisi 1753 - Gioia 1750 - Giovinazzo 1754 - Gravina 1754 - Grumo 1752 - Loseto 1752 - Luogorotondo 1749 - Minervino 1743-1768 - Modugno 1752 - Mola 1741-1743 - Molfetta 1759 - Monopoli 1754 - Bari Montrone 1752 - Noci 1754 - Noia 1753 - Palo 1752 - Polignano 1752 - Putignano 1752 - Rutigliano 1752 - Ruvo 1752 - San Michele 1752 - San Nicandro 1751 - Sant'Eramo ? - Spinazzola 1763 - Terlizzi 1753 - Toritto 1752 - Trani 1753 - Triggiano 1783 - Turi 174?-1773 - Valenzano 1751 - Vante 1746

11) Terra d'Otranto (ora Provincia di Lecce, Brindisi e Taranto): Acaia 1743 - Acquarica del Capo 1754 - Acquarica di Lecce 1742 - Alessano 1742 - Alliste 1745 - Andrana 1753 - Aradeo 1742 - Arigliano 1752 - Arnesano 1741 - Avetrana 1741 - Bagnolo 1742 - Barbarano 1745 - Belforte Seudragoni 1766 - Borgagne 1748 - Botrugno 1742 - Brindisi 1742 - Calimera 1748 - Campi 1755-1781 - Campi - Cannole 1748 - Caprarica 1744 - Caprarica di Lecce 1744 - Carmiano 1741 - Carovigno 1741 - Carpignano 1744 - Carsano 1745 - Casabano 1747 - Casalnuovo 1787 - Casamassella 1753 - Castelfrancone 1742 - Castellaneta 1750 - Castiglione 1745 - Castrignano De Greci 1745 - Castrignarino 1743 - Castro 1749 - Ceglie 1749 - Cellino 1756 - Cersignano 1749 - Cocunda 1742 - Corigliano 1749 - Cupertino 1743 - Cursi 1745 - Cutrofiano 1754 - Depressa 1742 - Diso 1753 - Erchie - Faggiano 1742 - Felline 1742 - Fragagnano 1743 - Francavilla - Gaballino 1745 - Gagliano - Galatone 1745 - Galugnano 1744 - Gallipoli e Suffendi 1743 - Gemini 1742 - Ginosa 1754 - Giugianello 1753 - Giuliano 1743 - Giurdignano 1742 - Grottaglie 1753-1792 - Guagnano 1748-1753 - Laterza 1745 - Latiano 1753 - Lecce 1754 - Leporano 1746 - Lequile 1750 - Lizzanello 1747 - Lizzano 1749 - Lucugnano 1745 - Magliano 1753 - Maglie - Manduria 1787 - Marittima 1716 - Martano - Martignano 1744 - Martina Taranto 1755 - Maruggio 1769 - Massafra 1748 - Matino 1742 - Melendugno 1746 - Melissano 1773 - Melpignano - Merine - Mesagne - Miggiano 1746 - Minervino 1748 - Monacizzo 1743 - Monteiasi 1763 - Montemesola 1746 - Monteparano 1742 - Monteroni 1744 - Montesano 1743 - Montesardo 1748 - Morciano 1744 - Morigino 1753 - Motola 1755 - Muro 1748 - Nard?1753 - Neviano 1753 - Nociglia 1746 - Novoli 1751 - Oria 1785 - Ortelle 1743 - Ostuni 1739 - Lecce 1749 - Palagianello 1762 - Palagiano 1743 - Palmerigi 1737 - Parabita 1742 - Patu' 1744 - Pisignano 1741 - Poggiardo 1741 - Presiccia 1742 - Pulsano 1741 - Racale 1748 - Roca 1751 - Ruffano 1750 - Ruggiano 1767 - Salice 1749 - Salignano 1745-1748 - Salve 1744 - San Cassiano 1742 - San Cesareo 1745 - San Crispiero 1748 - San Donato 1746 - San Giorgio - San Giorgio (supplemento) - San Marzano 1753 - San Pancrazio 1742 - San Pietro in Gelatina 1742 - San Pietro in Lama 1742 - San Pietro Vernotico - San Vito 1746 - Sant'Eufemia 1745 - Santa Dana - Sava 1742 - Serrano - Sogliano 1749 - Soleto 1745 - Specchio De' Preti - Specchio Gallone 1748 - Spongano 1749 - Squinzano 175? - Sternazia 1744 - Strud?1748 - Supersano 1752 - Surano 1753 - Surbo 1741 - Taranto 1747 - Taurisano 1743 - Taviano 1746 - Tiggiano 1752 - Torchiarolo 1765 - Torre Santa Susanna 1729 - Torrepaduli 1749 - Torricella 1747 - Trepuzze 1748 - Tricase 1748 - Tuglie 174? - Tutina 1753 - Tuturano 1754 - Ugento 1753 - Uggiano La Chiesa 1748 - Uggiano Montefuscoli 1757-1770 - Vaste 1753 - Veglie 1749 - Vernoli 1749 - Vigne Castrisi - Vitigliano 1748 - Zollino 1746

12) Basilicata (ora Provincia di Potenza e Matera): Abriola 1761 - Accettura 1743 - Acerenza 1758 - Albano 1741 - Alianello 1753 - Aliano 1750 - Anzi 53 - Armento 1749 - Atella 1753 - Avigliano 1743 - Balvano - Baragiano 1753 - Barile 1753 - Bella 1753 - Bernalda 1754 - Basilicata Bollita 1754 - Brienza 1740-1747 - Brindisi 1745 - Calciano 1753 - Calvello 1748 - Calvera 1743 - Cancellara 1743 - Carbone - Casalnuovo 1752 - Casalnuovo 1752 - Castel Saraceno 1744 - Castelgrande 1753 - Castelluccio inf. 1753 - Castelluccio sup. 1753 - Castelmezzano 1749 - Basilicata Cerosimo 1752 - Chiaromonte e Fardella 1753 - Cirignano 1744 - Colobraro 1748 - Corleto 1747 ? - Craco 1753 - Episcopia 1753 - Favale (San Giorgio) ? - Ferrandina 1755 - Forenza 1743 - Francavilla 1753 - Gallicchio 1743 - Garaguso 1752 - Genzano 1748 - Ginestra 1742 - Gorgoglione 1744 - Grassano 1745 - Grottole 1753 - Guardia 1753 - Lagonero 1746 - Latronico 1753 - Lauria inferiore 1743 - Lauria superiore 1743 - Lavello 1753 - Maratea inferiore 1753 - Maratea superiore 1753 - Marsico Vetere 1743 - Marsiconuovo 1737 - Maschito 1753 - Matera 1754 - Melfi 1754 - Miglionico 1747 - Missanello 1743 - Moliterno 1754 - Montalbano 1753-1762 - Montemilone 1753 - Montemurro 1753 - Montepeloso 1753 - Montescaglioso 1743 - Basilicata Muro 1746-1742 - Noia 1753 - Oliveto 1753 - Oppido 1755 - Palazzo 1759 - Pescopagano 1753-1755 - Picerno 1753 - Pietrafesa 1743 - Pietragalla - Pietrapertosa 1748-1779 - Pisticci 1754 - Pomarico 1743 - Potenza 1753 - Rapolla 1753 - Rapone 1753 - Rionero 1769 - Ripacandida 1752 - Rivello 1753 - Roccanova 1753 - Rotonda 1753 - Rotondella 1745 - Ruoti 1752 - Ruvo 1753 - Salandra 1753 - San Chirico Nuovo 1743 - San Chirico Reparo 1749 - San Costantino 1753 - San Fele ? - San Giorgio 1743 - San Martino 1743 - San Mauro 1743 - Sant'Arcangelo 1742 - Saponara 1759 - Sarconi 1746 - Sasso 1753 - Senise 1753 - Spinoso 1749 - Stigliano 1754 - Teana 1754-1760 - Terranova 1753 - Tito 1753-1772 - Tolve 1752 - Trecchina 1763 - Tricarico 1745 - Trivigno 1753 - Tromutola 1752 - Tursi 175? - Vaglio 1746 - Venosa 1748 - Vietri di Potenza 1745 - Vignola 1749-1754

13) Calabria Citra (Citeriore) (ora Provincia di Cosenza): Abbatemarco 1752 - Acri 1743 - Aiello 1753 - Albidona - Alessandria 1743 - Altilia ? - Altomonte ? - Amantea - Amendolara 1750 - Aprigliano 1743 - Aprigliano (suppl.) 1743 - Belmonte 1754 - Belsito 1742 - Belvedere Marittimo 1753 - Bisignano 1749 - Boccarizzo di Montaldo 1753 - Bocchigliero 1745 - Bombicino 1751 - Bonifati 1753 - Calopezzati 1742 - Caloveto 1743 - Campana - Canna 1743 - Cariati 1742 - Carolei 1753 - Carpenzano 1750 - Casale 1753 - Casalnuovo 1752 - Casoli 1753 - Cassano 1753 - Castelfranco 1753 - Castiglione 1743 - Castiglione Marittimo 1797 - Castroreggio 1742 - Castrovillari 1746 - Cavallerizzo 1753 - Cellara 1751 - Cellico 1743 - Cerisano 1752 - Cervicati 1754 - Cerzeto 1754 - Cetraro 1743 - Cirella 1753 - Civita 1753 - Corigliano 1743 - Cosenza 1749-1757 - Cropolati 1742 - Crosia 1742 - Cuti seu Bogliano Cuti 1753 - Diamante 1754 - Dipignano 1745 - Domanico 1743 - Doria 1753-1754 - Falconara 1743 - Farneta 1743 - Figlina 1751 - Firmo 1753 - Fiumefreddo 1754 - Francavilla 1753 - Francolisi 1751 - Frassineto 1752 - Fuscaldo 1753 - Grimaldi 1743 - Grisolia 1753 - Ioggi 1753 - Lago 1753 - Laino Borgo 1755 - Laino Castello 1755 - Lappano e Corno 1742 - Lattarico 1754 - Longobardi 1753 - Longobucco 1753 - Lungro 1753 - Malito 1753 - Malvito 1752 - Malvito (supplemento) 1783 - Mancone 1741 - Mandatoriccio 1743 - Mongrassano 1752 - Marano Marchesato 1754 - Marri 1753 - Marzi 1753 - Melissa Crotone 1743 - Mendicino 1753 - Monafellone 1752 - Montalto 1749 - Montegiordano 1743 - Montespinelli 1743 - Mormanno 1749 - Nucara 1745 - Oriolo 1772-1742 - Orsomanso 1752 - Paludi 1743 - Paola 1754 - Pappasidero 1752 - Parenti 1753 - Paterno 1752 - Pedace 1753 - Piane - Pietrafitta 1753 - Pietramala 1752 - Pietrapaola 1753 - Pittarella 1754 - Platici o Platicci 1743 - Porcile 1752 - Rende 1743 - Rocca Imperiale 1745-1759 - Rogiano 1754 - Rogliano Spani 1753 - Rose 1753 - Roseto 1743 - Rossano 1743 - Rota Santa Maria 1743 - Rota Seu Bogliano Rota 1753 - San Basile 1753 - San Benedetto 1752 - San Benedetto Ulano 1753 - San Cosmo 1754 - San Demetrio Enacchia 1743 - San Domenico 1753 - San Donato 1753 - San Fili 1743 - San Giacomo 1753 - San Gineto 1753 - San Giorgio 1743 - San Giovanni in Fiore 1753 - San Lauro 1753 - San Lorenzo Bellizzo 1752 - San Lucido 1753 - San Marco 1754 - San Morello 1752 - San Pietro 1752 - San Sosti - San Vincenzo 1742 - Sangineto - Sant'Ippolito 1753 - Santa Catarina 1753 - Santa Sofia 1743 - Sant'Agata 1743 - Santo 1752 - Santo Stefano 1743 - Saracena 1753 - Sartano 1743 - Scala 1743 - Scalea 1753 - Scigliano Diano 1754 - Serra D'Aiello 1752 - Serra di Leo 1743 - Spezzano Grande 1743 - Spezzano Piccolo 1743 - Tarsia 1743 - Terranova 1754 - Terrati 1743 - Terravecchia 1743 - Tessano 1753 - Torano - Tortora 1743 - Tribisaccio 1752 - Turzano 1753 - Vaccarizzo 1752 - Verbicati 1742 - Verticielli 1753 - Zumpano 1743

14) Calabria Ulteriore I (ora Provincia di Reggio Calabria, Catanzaro e Vibo Valenzia): Agnana 1746 - Alessio 1747 - Amaroni 1756 - Amendolea 1747 - Anoia inferiore ? - Antonimia 1745 - Aquaro 1755 - Ardore 1746 - Arena 1752 - Argusto 1741 - Bellantone -Bianco 1742 - Bivongi 1746 - Borgia 1757 - Borrello 1745 - Bova 1742 - Bovalino 1745 - Brancaleone 1745 - Bruzzano 1745 - Calanna 1742 - Candidoni 1745 - Candidoni - Canolo 1745-1754 - Cardeto - Caraffa 1745 - Careri 1754 - Carida 1742-1754 - Casalnuovo 1742 - Casignana 1745 - Casoleto 1743 - Castellace 1742 - Castelvetere 1755 - Cimina 1745 - Cinquefrondi 1746 - Condoianni 1742 - Cropani 1742 - Feroleto la Chiesa 1746-1753 - Fiumara 1756 - Galatro 1745-1755 - Gerace 1742 - Gioia 1746 - Gioiosa 1745 - Grotteria 1742 - Laganadi 1742 - Mammola 1754 - Martone 1754 - Melicucc?1743 - Melocchio 1745-1754 - Montebello 1746 - Montesoro 1748 - Montestarace 1770-1772 - Motta San Giovanni 1747 - Mottaplati 1746-1754 - Motticella 1745 - Natili 1754 - Oppido 1746 - Oratino 1748 - Palizzi 1745 - Palmi 1746 - Pentidattilo 1745 - Placanica 1745 - Plaizano 1746-1755 - Polistina 1742 - Portigliola 1745 - Precacore 1742 - Radicena 1742-1740 - Reggio 1742 - Riace 1752 - Roccella 1746 - Rosarno 1742 - Sambatello 1742 - San Giorgio 1745 - San Giovanni 1742 - San Lorenzo 1752-1746 - San Luca 1743-1752 - San Luca 1753 - San Procopio 1745 - Sant'Andrea - Sant'Angelo 1745 - Sant'Ilario 1743 - Santa Cristina 1748 - Sant'Agata 1742 - Sant'Agata in Gallina 1748 - Santo Stefano 1742 - Seminara 1746 - Siderno 1743 - Sinopoli Superiore 1746 - Sitizzano 1743 - Squillace 1756 - Staiti 1742 - Stellittanoni - Stignano 1744-1779 - Stilo 1724-1743 - Terranova 1763

15) Calabria Ulteriore II (ora Provincia di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valenzia): Albi 1755-1757 - Amato - Andali 1744 - Arietta 1760 - Attilia 1742 - Badulato 1742 - Bagnara - Belcastro 1743 - Belvedere 1743 - Brognaturo 1745-1754 - Caccuri - Calimera 1743 - Caraffa di Tiriolo 1742 - Cardinale - Carenzia 1753 - Carpizzi 1742 - Carlopoli 1743 - Casabona 1743 - Castella 1742 - Castelminardo 1745 - Catanzaro 1749 - Catanzaro - Cenadi 1741-1754 - Centrache 1756 - Chiaravalle 1743 - Cicala 1742 - Cicala (Supplemento) - Cir?1754 - Confluenti Soprano 1754 - Confluenti Sottano 1754 - Cortale 1744 - Crotone 174? - Crotone (supp?) 1783 - Cotronei 1754 - Crucoli 1753-1784 - Curinga 1753 - Cutro ? - Cutro 1783 - Cuturella 1743 - Davoli 1745-1754 - Fabrizio 1746 - Falerna 1752 - Feroleto 1746 - Filogaso 1761 - Fossati - Francavilla 1746 - Francica 1740 - Gagliato 1743 - Gasparrina 1743 - Gimigliano 1742 - Girifalco 1753-1754 - Gizzeria 1753 - Guardiavalle 1741-1743 - Isca 1743 - Isola 1745 - lacurso 1741 - Laureana 1745 - loppolo e Cuccurino - Magisano 1758 - Maida 1749 - Maierato 1754 - Maranise 1754 - Marcedura 1742 - Marcellinara 1743 - Martirano 1743 - Mesiano 1743-1753 - Mesiano (supplemento) - Mesoraca 1746 - Miglierina - Mileto 1746 - Montauro 1746 - Monteleone e Casali - Montepavone 1742 - Monterosso 1783-1754 - Montesanto 1742 - Motta Santa Lucia 1754 - Mottacapestrano 1742 - Mottofilocastro 1746 - Nicastrello 1754 - Nicastro 1746 - Nicotera 1745-1766 - Noce 1755-1758 - Nocera 1747 - Olivadi 1756 - Palermiti 1756 - Pallagorio 1743 - Panasa 1741 - Papanice 1752 - Pentona di Taverna 1754-1757 - Petrizzi 1742 - Pim?1745 - Pizzo 1741 - Pizzoni 1746 - Polia 1743-1755 - Policatro 1742-1782 - Rocca Bernarda 1744-1768 - Roccadineto - San Pietro di Tiriolo 1745 - San Biase 1746 - San Calogero 1743 - San Floro 1745 - San Giovanni di Taverna 1755-1757 - San Marco - San Mauro 1743 - San Nicola Dell'Alto 1743 - San Nicola Vallelonga 1754 - San Sosti - San Sosti 1745 - San Vito 1741-1754 - Sant'Elia 1756 - Sant'Eufemia 1741 - Sant'Onofrio 1747 - Santa Severina 1743 - Satriano 1745 - Sauci 1754 - Savelli 1753 - Scandale 1743 - Scilla 1746-1734 - Sellia 1745 - Serra - Serra Castello 1752 - Serra e Spadola 1743 - Serrastretta 1754-1757 - Sersale 1741 - Settingiano 1743 - Simbario 1754 - Simeri 1742 - Sorbo 1755-1754 - Soreto e Casali 1743 - Soriano 1741 - Soverato 1744-176? - Stallati 1756 - Stefanaconi 1742 - Strongoli 1741 - Taverna 17??-175? - Tiriolo 1741-1747 - Torre 1744-1754 - Tropea 1747-1759 - Umbriatico 1743-1782 - Vallelonga 1743-1754 - Vazzano 1743 - Vena 1753 - Verzino 1743 - Vincolisi 1758 - Zagarise 1743 - Zangarone 1746 - Zinca 1743

OSSERVAZIONE B):  Nei documenti inerenti il Catasto di Crispano osserviamo, nella sezione dedicata agli “cittadini abitanti laici”, quanto segue:  1) Crispano non è più compreso nella Provincia di Terra di Lavoro, bensì in quella di Napoli;   2) il cognome più diffuso era Vitale con circa 27 famiglie su 174;  3) i cognomi,  ancora oggi in uso, erano: Cennamo, Miele, Capasso, D’Ambrosio, Fusco,  Moccia, Onorato,   Pagnano e altri;   4) l’attività di “polliere” era ben diversa da come la intendiamo oggi, (a posto fisso) a quell’epoca  era di natura errante, chi svolgeva      quest’attività   era costretto a spingersi su per i freddi monti e in località distanti.   5) le attività più curiose erano: il bottaro, il cioccolatiere, il pagliarulo, il saponaro, il solacchianiello ed il tessitore di zagarelle; -  6)  la presenza di ben tre cittadini impiegati nella guardania dei regi lagni,  potrebbe sottendere, ancora una volta,  la presenza di specchi ;  7)  solo alcune  località  persistono tuttora,  per le altre non è stato possibile trovarne l’attuale ubicazione, di fatti:

TOPONIMO

ATTUALE UBICAZIONE

Arco, toponimo che ritroviamo già dal 1269

Presso Piazza Trieste e Trento

Cancello

Cancello, località ancora presente

Carmine

Non siamo in grado di fornirvi l’attuale ubicazione

Casavitale

Presso Via San Gennaro 

Celzo

Non siamo in grado di fornirvi l’attuale ubicazione

Chiesa

Presso la Parrocchia di San Gregorio Magno

Congiaria

Non siamo in grado di fornirvi l’attuale ubicazione

Corte

Non siamo in grado di fornirvi l’attuale ubicazione

Giardino Grande

Non siamo in grado di fornirvi l’attuale ubicazione

Forno di Crispano

Forno, località ancora presente

Lupara

Presso Via Fosso del Lupo

Masseria

All’inizio di Via Fosso del Lupo

Molino

Presso Via Molino

Molino Vecchio

Presso Via Molino Vecchio

Olmo

Presso Piazzetta Olmo  (slargo di raccordo tra Via Roma e Via San Gennaro)

Palazzotto, di proprietà marchesale

Non siamo in grado di fornirvi l’attuale ubicazione

Pigne

Pigna, località ancora presente

Spagnuolo

Spagnolo, località ancora presente

Spatara, la via di Napoli

Non siamo in grado di fornirvi l’attuale ubicazione

Starza

Starza, località ancora presente

Tavernola

Tavernola, località ancora presente

Trivio

Presso piazza Falcone e Borsellino

Via di Notar antonio

Presso Via Notar Antonio (Via Prov.le Lato Aversa)

Vicciola

Non siamo in grado di fornirvi l’attuale ubicazione

Vicciola del Barbaro

Non siamo in grado di fornirvi l’attuale ubicazione

Vicciola Nuova

Non siamo in grado di fornirvi l’attuale ubicazione

Viggiano

Viaggiano, località ancora presente

8) Si osserva, il dato più interessante:  le famiglie che vivevano d’agricoltura erano inferiori a  quelle impiegate nel ramo commerciale-artigianale, di fatti ad un centinaio di nuclei familiari contadini, corrispondevano circa  120  degli altri settori, senza contare   sacerdoti,  liberi professionisti,  possidenti,  impiegati e inabili. Siccome l’attività agricola e  da sempre legata al feudalesimo, possiamo dire, con poche smentite, che Crispano fu uno dei primi comuni ad uscire dall’economia feudale per avviarsi verso un’economia alternativa. 

OSSERVAZIONE C): La popolazione scolastica era rappresentata da circa trenta  ragazzi, con età compresa tra i sei ed i 19 anni..   - Nella sezione relativa alle famiglie di vedove e nubili, si osserva che queste, in totale complessivo, erano 31

OSSERVAZIONE D):  La sezione dedicata agli abitanti ecclesiastici riporta ben otto soggetti, tutti muniti di casa di proprietà

OSSERVAZIONE E):  Gli abitanti  “forestieri” erano una ventina, tra cui il funzionario del Ruffo, Domenico Spina della terra di Sinopoli in Calabria,  abitante nel palazzo marchesale.

OSSERVAZIONE F):  Il documento riporta  il parroco di Crispano nella persona di  Don Nicola Rossi, del Comune di Succivo;  mentre il Rev. Don Salvatore Russo, del Comune di Caivano, era responsabile della Cappella di San Gennaro

OSSERVAZIONE G):  Vi erano istituzioni religiose a vario titolo, quali congregazioni, cappelle e monti, di queste  (almeno fino ora),  rimangono  tracce solo  della congregazione di San Gregorio poiché  vi è una  edificio  funebre presso il cimitero di Crispano.

OSSERVAZIONE H):  Il documento,  nella sua parte finale, riporta  dei dati incompleti, poiché  sappiamo con certezza che altre chiese, monasteri e simili vantavano diritti su terreni di Crispano, inoltre. Si osserva che altri  possessori “forestieri” erano:  Giacob e Giovanni Pompilio di Napoli, Giuseppe Morovillo d’Afragola, Teresa Fiorillo di Frattamaggiore e altri

OSSERVAZIONE I): La parte finale del documento riporta il nome del Feudatario di Crispano, vale a dire Guglielmo Antonio Ruffo.  Osserviamo quanto segue:  1) possedeva diritti di chiara origine feudale;  2) tra i suoi beni vi era un complesso di case ad uso osteria, "chianca" e forno, con annessa grotta e  cappella dedicata a Santa Anna  nel luogo detto  “Belvedere”,  in pratica dietro la centrale Enel di Frattamaggiore nei pressi dell’oramai scomparsa cappella di S. Anna;     3)  la località Arco corrispondeva alla Piazza Trieste e Trento, giacché è menzionata la presenza, in detta località,  del   palazzo baronale   meglio conosciuto come “la torre”;  4) possedeva un palazzotto, in località la Seliciata, ove ospitava il Governatore   

 

 

 

 

Osservazioni sul documento del 1797 – 1816

OSSERVAZIONE A):  Dal documento di Lorenzo Giustiniani, tra l’altro, si evincono i seguenti feudatari:   1) 1479 Antonio di Alessandro;  2) 1499 Antonio di Gennaro;  3) 1556 Cesare di Gennaro e su figlio Antonio asserivano di aver venduto, con la clausola  “de retrovendendo” (una sorta d’ipoteca),  a  Giovan Battista Venato con lo Jus Luendi (diritto di riscatto) a Marcantonio Pepe; 4) 1557 Andronico Cavaniglia comprò questo casale da Antonio di Gennaro;  5) 1563 Cavaniglia lo vendè a Dionora de Numera; 6) 1557 Dionora vendè a Catarina Caracciolo;  7) 1595 Stefano Centurione acquista Crispano per ducati 23000;  8) 1599 Stefano lo vendè a Pietro Basurlo per ducati 28000,  fu poi comprato da Gio: Vincenzo Caraffa;  9)  1616  Sanzio de Strada acquista Crispano per ducati 21000

 

Osservazioni sulle statistiche di re Murat 1812 – 1814

OSSERVAZIONE A): Quest’opera, di Stefania Martuscelli,  riporta e commenta i risultati dei censimenti ordinati da Re Gioacchino Murat,  negli anni dal 1812 al 1815  I censimenti riportati  sono i primi  condotti nel Mezzogiorno con criteri moderni e costituiscono un punto di riferimento d’eccezionale importanza per la storia demografica e sociale del Meridione.  Per i comuni di Caivano, Cardito e Crispano  i censimenti furono condotti negli anni dal 1812 al 1814.

 

Osservazioni sul documento del 1857 – 1858

OSSERVAZIONE A):  Questo documento, di carattere religioso, riporta Crispano con  1558 abitanti

 

Osservazioni sui processi degli eredi del marchese De Strada

OSSERVAZIONE A): Questi documenti, riportati in forma integrale, sono, in pratica,  atti di cause civili,   purtroppo non siamo in grado di commentare l’aspetto giuridico, tra l’altro complicatissimo,  e con trascrizioni in latino,  invece, ci limiteremmo ad estrapolare i dati più significativi.      

OSSERVAZIONE B):    Iniziamo con una correzione al documento di Lorenzo Giustiniani, (1797 – 1816 sopra riportato). Giustiniani  indica    Giovanni Vincenzo Carafa  come venditore di Crispano in favore di  Sancio de Strada, in realtà, come trascritto nel processo, il 23 novembre 1916 fu Don Antonio Carafa, marchese di Quarato, a vendere il  feudo

OSSERVAZIONE C):  La maggiore parte del prezzo pagato dal de Strada,  servì per liquidare i creditori del  marchese di Quarato

OSSERVAZIONE D):  Nel processo sono riportati  vari soggetti,  più precisamente:  1) Agostino Centurione,  il quale il 9 maggio 1625 otteneva sentenza, sopra il casale di Crispano,  in cui  gli erano riconosciuti 10000 ducati  più  interessi per l’eredità giacente di Don Alfonso Basarlo;       2) L’11 agosto 1625, Don Sancio ottenne una sentenza favorevole contro l’Ospedale della Santissima Annunziata di Napoli (erede universale del      marchese di Quarato);   3) L’ospedale citava Don Ottavio Ruffo il  venditore di Crispano,  al marchese di Quarato;  4) A sua volta Don Ottavio Ruffo indicava in Don Pietro Basurlo, il suo dante causa;  5) Le parti erano:  la marchesa di Crispano Donna Teresa de Strada,   L’ospedale S.S. Annunziata di Napoli e Don Agostino Centurione;  6) Si osservi, inoltre,  che   Agostino Centurione era genovese, e visto  che il verbale della causa,  a firma di Constantinus Cafarus,  è datato  6 gennaio  1651,  è probabile che  Agostino corrisponda al Doge Biennale di Genova,  in carica dal 23 agosto 1650  al  23 agosto 1652     

OSSERVAZIONE E):   Le notizie relative al secondo processo sono:  1) Donna Agnese de Strada, figlia di Sancio,  sposa Don Perottini de Vico;       2) Da questo matrimonio nasce Donna Eleonora  (Dianora) de Vico;  3) Donna Teresa de Strada era sposata con un certo Don Pietro de Mirando;      4) Le parti in causa erano: la marchesa di Crispano, Donna Teresa de Strada e  Dianora (Eleonora) de Vico

OSSERVAZIONE F):  Del terzo processo,  le parti in causa erano  Don Michaele de Miranda contro  Don Caesarem  Alciatum, evidenti parenti dei  “de Strada”  poiché  “de Miranda” è il cognome di  un genero del Marchese di Crispano,   Alciati è il nome della madre di Don Sancio

 

 

Ultimo aggiornamento: 01-06-04