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(Documentazione
estratta al sito della Provincia di Napoli)
La
presenza di cavità nel sottosuolo rappresenta un grave rischio che
interessa molti centri urbani della provincia di Napoli. La stabilità
delle strutture urbane può essere infatti compromessa dalla presenza di
vuoti sotterranei assumendo tale fenomeno una gravità particolare in
alcune aree del territorio dove il sottosuolo tufaceo è sede di una
rete di cavità, eccezionalmente sviluppata, prodotta da due millenni di
attività estrattiva e di scavo. Nel 1997 tra l'Amministrazione
Provinciale di Napoli ed il Centro Interdipartimentale Ricerca
"Ambiente" dell'Università di Napoli Federico II è stata
stipulata una convenzione per lo svolgimento di studi mirati all'analisi
dell'ambiente fisico ed antropizzato e all'individuazione e definizione
dei rischi naturali ad esso connesso. Da questa analisi è emersa
evidente la disomogeneità, in qualità e quantità, dei dati
disponibili sulle cavità presenti nel sottosuolo dei comuni situati a
Nord dell'area metropolitana. In considerazione del fatto che la
conoscenza del fenomeno calamitoso è alla base di un'attenta politica
sia di previsione che prevenzione, l'Amministrazione Provinciale di
Napoli ha avviato nel 1999 un progetto mirato alla costituzione di una
banca dati delle cavità presenti nel sottosuolo dei comuni a nord di
Napoli. Questo studio ha interessato in particolare i comuni di Afragola,
Arzano, Caivano, Cardito, Casalnuovo, Casandrino, Casoria, Casavatore,
Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano e Sant'Antimo. Con
tale progetto, l'Amministrazione Provinciale di Napoli, ha inteso
contribuire ad una più vasta e completa conoscenza del territorio
finalizzata all'adeguamento dello strumento urbanistico in quei comuni
interessati dalla presenza di cavità sotterranee. Queste infatti,
costituendo spesso causa o concausa di fenomeni di instabilità e di
dissesto soprattutto nei centri abitati, vanno individuate e studiate
preventivamente in sede di pianificazione territoriale prevedendo
opportune misure all'edificazione ed al recupero del patrimonio edilizio
sovrastante. L'Amministrazione Provinciale di Napoli, attraverso la
Direzione Piano Territoriale di Coordinamento, ha stipulato con il
C.I.R.AM. ed un gruppo di sei consulenti, iscritti all'albo dei
professionisti dell'Ente, una convenzione per la realizzazione della
raccolta di dati in un'unica banca informatizzata da cui elaborare una
cartografia tematica. La documentazione utilizzata come fonte per la
costituzione della banca dati è prevalentemente costituita dalla
raccolta dei dati cartacei, censimenti e studi, effettuati dalle
Amministrazioni Comunali sullo stato del sottosuolo, risalenti al
periodo compreso tra i primi anni 70' e la metà degli anni 80'. Dal
lavoro svolto, è emerso che la quantità e la qualità dei dati ed
elaborati cartografici in possesso dei Comuni non è risultata uniforme,
è stato pertanto necessario razionalizzare ed omogeneizzare i dati
mediante apposite schede predisposte dal CIRAM e dal gruppo di lavoro.
Per alcuni comuni è stato necessario effettuare verifiche sul
territorio in merito all'esatta ubicazione delle cavità censite in
seguito alle frequenti variazioni subite nel tempo dalla toponomastica.
L'informatizzazione dei dati, curata dal CIRAM, è stata realizzata
nell'ambiente di lavoro di Microsoft Access per sfruttare le potenzialità
del linguaggio SQL; la banca dati geografica è stata definita con il
software GIS ArcView ver. 3.1 sotto sistema operativo Windows NT in
quanto utilizzato per lo sviluppo del S.I.T. presso la Direzione Piano
Territoriale di Coordinamento della Provincia di Napoli. Nel progetto
elaborato dal C.I.R.AM. sono state ubicate le cavità ed i pozzi isolati
sulla cartografia di base messa a disposizione dalle Amministrazioni
Comunali, nonché le ubicazioni dei sondaggi geognostici previsti dalla
L.R. 9/83 per una migliore definizione della profondità del tetto del
banco tufaceo e dello spessore dei sovrastanti depositi piroclastici
sciolti. E' stata inoltre elaborata una carta dei dissesti basata sui
dati messi a disposizione dal Comando dei Vigili del Fuoco, da cui è
possibile evidenziare quelle tipologie di dissesti (crolli, apertura di
voragini, avvallamenti e cedimenti) da mettere probabilmente in
relazione alla presenza di cavità e cunicoli. Per rendere semplice
l'accesso e l'aggiornamento dei dati è stata realizzata, con la
collaborazione del personale della Direzione SIT, un'interfaccia grafica
costituita da una serie di maschere e menu a tendina che accompagnano
l'utente nella consultazione delle informazioni attraverso un percorso
guidato di immediata comprensione. Le modalità di utilizzo del database
sono illustrate nel relativo Manuale d'uso che insieme al CD-ROM
contenente la banca dati e la cartografia di riferimento, sarà
consegnato dalla Amministrazione Provinciale, per quanto di competenza,
a ciascuna Amministrazione Comunale il cui territorio è stato oggetto
della ricerca. Complessivamente in questa prima fase di sviluppo del
progetto sono stati informatizzati i dati relativi a 1563 cavità e 875
pozzi isolati ed acquisite in formato digitale 778 piante e 1002 sezioni
di cavità nonché 376 piante e sezioni di pozzi isolati.
|
COMUNE
|
CAVITA’
|
ACCESSIBILITA’
|
STATO DELLE CAVITA’
|
censite
|
rilevate
|
accessibile
|
non accessibile
|
sconosciuto
|
buono
|
discreto
|
cattivo
|
sconosciuto
|
AFRAGOLA
|
336
|
241
|
268
|
55
|
13
|
25
|
74
|
42
|
195
|
ARZANO
|
157
|
0
|
0
|
0
|
157
|
0
|
0
|
0
|
157
|
CAIVANO
|
219
|
9
|
49
|
13
|
157
|
24
|
7
|
17
|
171
|
CARDITO
|
149
|
49
|
36
|
14
|
99
|
0
|
0
|
38
|
111
|
CASALNUOVO
|
5
|
1
|
4
|
0
|
1
|
0
|
1
|
4
|
0
|
CASANDRINO
|
28
|
0
|
0
|
1
|
27
|
1
|
1
|
0
|
26
|
CASAVATORE
|
1
|
0
|
0
|
0
|
1
|
0
|
0
|
1
|
0
|
CASORIA
|
81
|
0
|
17
|
13
|
51
|
1
|
0
|
4
|
76
|
CRISPANO
|
67
|
0
|
0
|
0
|
67
|
0
|
0
|
0
|
67
|
FRATTAMAGGIORE
|
200
|
139
|
146
|
27
|
27
|
16
|
45
|
59
|
80
|
FRATTAMINORE
|
186
|
177
|
118
|
65
|
3
|
28
|
1
|
83
|
74
|
GRUMO
NEVANO
|
73
|
0
|
0
|
0
|
73
|
0
|
0
|
0
|
73
|
SANT’ANTIMO
|
61
|
54
|
34
|
16
|
11
|
4
|
2
|
37
|
18
|
TOTALE
|
1563
|
670
|
672
|
204
|
685
|
99
|
131
|
285
|
1048
|
|
Dai
dati su esposti, tratti dalle relazioni conclusive dei professionisti
incaricati, emerge la necessità di approfondire le indagini ed i
rilevamenti soprattutto in quei comuni dove le informazioni più
significative, come quelle relative all'accessibilità e allo stato di
conservazione delle cavità, sono risultate in gran parte o del tutto
sconosciute.
Infine occorre tener presente che, come già ricordato
precedentemente, i dati confluiti nel database provengono da
censimenti risalenti ad alcune decine di anni e pertanto, sarà cura
delle Amministrazioni comunali aggiornare ed accrescere nel tempo il
database per utilizzarlo come un'efficace strumento per il controllo,
la salvaguardia ed una più corretta gestione del territorio.
|
|
SCHEDA DI CRISPANO
|
|
|
STATO
DELLE CAVITA'
|
|
|
buono
|
discreto
|
cattivo
|
sconosciuto
|
|
|
-
|
-
|
-
|
67
|
|
|
ACCESSIBILITA'
|
|
|
accessibile
|
non
accessibile
|
sconosciuta
|
|
|
-
|
-
|
67
|
|
Totale
cavità:
|
67
|
|
Litologia
cavità:
|
tufo
|
Superficie
totale (m2):
|
-----
|
|
Volume
totale (m3):
|
-----
|
Numero
piante scannerizzate:
|
-----
|
|
Numero
sezioni scannerizzate:
|
-----
|
Ubicazione
cavità:
|
scala
1:5.000
|
|
Numero
pozzi isolati:
|
-----
|
(Rapp.
cavità/sup. urb.)x1.000:
|
-----
|
|
Anno
censimento:
|
1975
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
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Geologia:
Dal
piano campagna si rinvengono, per uno spessore compreso tra 8
-12 m, "pozzolane" con vario grado di addensamento con
intercalazioni di lapillo e sabbia. La fascia di passaggio tra
questi terreni ed il sottostante Tufo Grigio Campano è
rappresentato da una fascia di terreni con un grado di saldatura
inferiore del banco tufaceo.
Tipologia cavità:
Cavità
a sviluppo orizzontale: §
grotte, cavità per l'estrazione del tufo;
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