5) 1311 d.C.

01-06-04

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 Documenti per la città di Aversa, Aversa, 1801 (a cura di Michele Guerra) Ristampa Istituto di Studi Atellani, Frattamaggiore, 2002 (a cura di G. Libertini)

 

  PARTE  I  - D O C U M E N T O    I

  Diploma del Re Roberto dell’anno 1311, in cui si descrive il corso del Clanio ed i luoghi di Napoli, ed Aversa, per li quali scorreva.

Ex Registro Serenissimi Regis Roberti Sig. 1311, k 1312 X fol. 140, k  a ter.

Dal Registro del Serenissimo Re Roberto contrassegnato a. 1311, e 1312 X foglio 140, e  a tergo.

SCriptum est Justitiariis Terre Laboris presentis & futuris fidelibus suis gratia, &c. Veterum etas illa laudabilis sic curas rei publice pretulit ejusque statum providentia studiosa promovit, ut ipsius bonum & utile diligentia continuata produceret, & singulari comune interesse preferret. Sane pervenit nuper ad nostre Magestatis auditum, quod alveus per quem defluit aqua lanei, a Turri Filli de districtu Nole, per territoria Cicale, Nole, Mariliani, Acerrarum, NEAPOLIS, Capue & Averse, tortuose & non libere dilabentis, ex lutuosis sordibus[1], & aliis spurcitiis quas equarum mundatio producit in illo, nec non ex palatis & aliis obstaculis factis in eo, humana malitia procurante occupatus est adeo & repletus, quod in eisdem territoriis sit pro tempore aquarum multiplicatarum vasta congeries que inficiens ayrem epidimias generat, discretos & certos possessionum terminos involuit & occupat ac culture usum temporibus debitis, suis possessoribus prejudicialiter interdicit. Quodque alias de mandato Curie exinde inquisitio facta fuit, & per eam constitit evidenter quod homines dictarum terrarum Nole, Cicale, Mariliani, Acerrarum & Casalium earundem, NEC NON HOMINES VILLARUM AFRAGOLE DE PERTINENTIIS DICTE CIVITATIS NEAPOLIS, Caivani, Crispani, Cardeti, MILLETI, Casolle Valenzani, SANCTI NICANDRI, SANCTI ARCANGELI, ET SALLANI DE PERTINENTIIS DICTE CIVITATIS AVERSE. Homines Casalium Ayrole, Cornicelle, Campicipti, Capitirisij, Marcianisij, Musicili novi & veteris, Vici de Gaudio, Ville nove, Sancti Castrensis, Trentule, Loriani, & Grumi de territorio dicte Civitatis Capue alveum dicti lanei soliti sunt purgare & in inquisitione ipsa clare distinguitur, quantum unaqueque dictarum terrarum, & unum quodque dictorum Casalium, & Villarum mundare de dicto alveo consuevit. Nos autem subjectorum nostrorum dispendia tollerare & accomoda quelibet procurare gratis affectibus cupientes. Fidelitati vestre presentium tenore committimus, & mandamus expresse, quatenus tu presens si tibi vel illi quem ad hoc harum authoritate statuendum duxeris, per inquisitionem sicut premittitur inde factam legitimum constitit de premissis, Universitates terrarum locorum, & Casalium predictorum, prout ipsarum Universitatum quelibet rationabiliter plus, & minus exinde tangitur eis ad hoc primitus convocatis, ad mundandum & purgandum prefatum alveum, & tollendum obstacula quelibet, que dicti lanei liberum lapsum impediunt, per impositiones denarum, & earum exactiones a contemptoribus, & inobedientibus, ac alia debita & oportuna juris remedia per te vel alium coerceas et compellas. Nos autem nullum in executione presentium more dispendium intervenire volentes plenam tibi concedimus potestatem, ut si tu aliis Curie nostre servitiis prepeditus presentes exequi forte nequiveris, alicui probo viro de quo sit rationaliter confidendum, vices tuas committere valeas in hac parte. Vosque alii successive futuri cum similis impedimenti casus emerserit, dictas Universitates modo premisso ad mundandum prefatum alveum, & tollendum exinde obstantia quelibet, authoritate presentium modo & forma qui exprimuntur superius compellatio. Presentibus post competentem inspectionem earum remanentibus presentati efficaciter in antea valituris. Datum Neapoli per Bartholomeum de Capua Militem &c. Anno Domini MCCCXI. die III. Septembris X. Indictionis Regnorum nostrorum Anno III.

Scritto per i Giustizieri di Terra di Lavoro presenti e futuri suoi fedeli, grazia, etc.  Quella età lodevole degli antichi in tal modo antepose le cure della cosa pubblica e con diligente previdenza fece progredire il suo  stato che favorì con zelo costante il buono e l’utile collettivo e preferì l’interesse comune a quello del singolo. Per certo poco tempo orsono venne a conoscenza della nostra Maestà, che l’alveo per il quale defluisce l’acqua del Laneo, da Torre Fillo del distretto di Nola, per i territori di Cicala, Nola, Marigliano, Acerra, Napoli, Capua ed Aversa, tortuosamente e non scorrendo liberamente, sporco di fanghi e di altre lordure che l’azione pulente delle acque spinge in quello, nonché per palizzate e altri ostacoli costruiti in esso, per l’umana malizia che ne è causa tanto è occupato e ripieno che negli stessi territori si verifica nel tempo delle piogge un grande accumulo di acque che, avvelenando l’aria, genera epidemie, porta via ed occupa i confini separati e certi delle proprietà e proibisce pregiudizialmente ai suoi possessori l’uso per la coltivazione nei tempi dovuti. E a riguardo in altro tempo per comando della Curia fu perciò fatta una indagine e da quella risultò chiaramente che gli uomini delle dette terre di Nola, Cicala, Marigliano, Acerra e dei loro casali, nonché gli uomini dei villaggi di Afragola, pertinenza della detta città di Napoli, di Caivano, Crispano, Cardito, Nullito[2], Casolla Valenzano, San Nicandro, Sant’Arcangelo, e Sagliano, pertinenze della detta città di Aversa e gli uomini dei Casali di Airola, Cornicella, Campicipto, Capodrise, Marcianise, Musicilo nuovo e vecchio, Vico del Gaudio, Villa Nova, San Castrense, Trentola, Loriano, e di Grumo del territorio della detta Città di Capua sono soliti ripulire l’alveo del detto Laneo e nella stessa indagine chiaramente si distingue quanto del detto alveo ognuna delle dette terre e dei detti Casali e Villaggi abitualmente puliva. Noi poi desiderando sostenere le spese dei nostri sudditi e procurare qualsivoglia cosa adatta gratuitamente per i danneggiati, affidiamo alla vostra Fedeltà col tenore del presente editto ed espressamente comandiamo, che, tu presente, se a te, o a quello a cui affiderai il compito con l’autorità di questo editto, risultasse esatto quanto detto in premessa dall’indagine come anzidetto già fatta, con l’azione tua o di altro, dopo averle convocate una prima volta a tale scopo, costringi e obbliga le Università delle terre, dei luoghi e dei Casali predetti, come a ciascuna delle stesse Università ragionevolmente più e meno quindi tocca,  a ripulire di ogni marciume il predetto alveo e a togliere qualsiasi ostacolo, che impedisca il libero corso del detto Laneo, mediante imposizione di denari e la loro esazione dai dispregiatori e dai disobbedienti, e gli altri dovuti e opportuni rimedi della legge. Noi poi non volendo ulteriormente intervenire nell’esecuzione del presente editto, ti concediamo piena potestà, affinché se tu impedito da altri compiti della nostra Curia non puoi eseguire il presente, hai il potere di affidare i tuoi uffici a riguardo a qualche altro onesto uomo del quale sia ragionevolmente da fidarsi. E voi altri successori futuri allorché si manifesterà il caso di un simile impedimento, costringerete le anzidette Università nel modo premesso a ripulire il predetto alveo e a togliere pertanto qualsiasi ostacolo, con l’autorità del presente nel modo e nella forma che sono sopra espressi, rimanendo efficacemente valido d’ora in poi il presente editto, dopo una sua competente valutazione. Dato in Napoli per mano del cavaliere Bartolomeo di Capua etc. nell’Anno del Signore 1311, nel terzo giorno di Settembre della X Indizione, nell’Anno III dei nostri Regni.

Extracta est præsens copia a supradicto Regesto, quod conservatur in Regali Archivio magnæ Curiæ Regiæ Syclæ, huius inclytæ, ac fidelissimæ Civitatis Neapolis, cum quo facta collatione concordat, majori semper salva. Et in fidem kc. - Datum ex eodem Regali Archivio hac die 17. Augusti 1754. - Vidit Fiscus citra præjudicium, kc. – U. J. D. Antonius Chiarito Regius Archiviarius - Est sigillanda.

La presente copia è stata estratta dal sopradetto Registro, che si conserva nel Reale Archivio della grande Curia Regia di Sicilia di questa illustre e fedelissima Città di Napoli, con il quale eseguito il confronto concorda, salva sempre la maggiore. E in fede etc. – Dato dallo stesso Reale Archivio in questo giorno 17 di Agosto 1754. – Visto dal Fisco senza pregiudizio, etc. – U. J. D. Antonio Chiarito Archivista Regio – Deve essere dotato di sigillo.


 

Ultimo aggiornamento: 01-06-04