Documenti
per la città di Aversa, Aversa, 1801 (a cura di Michele Guerra)
Ristampa Istituto di Studi Atellani, Frattamaggiore, 2002 (a cura di
G. Libertini)
PARTE I
- D O C U M E N T O
I
Diploma
del Re Roberto dell’anno 1311, in cui si descrive il corso del
Clanio ed i luoghi di Napoli, ed Aversa, per li quali scorreva.
Ex Registro
Serenissimi Regis Roberti Sig. 1311, k 1312 X fol. 140, k a ter.
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Dal
Registro del Serenissimo Re Roberto contrassegnato a. 1311, e
1312 X foglio 140, e a
tergo.
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SCriptum
est Justitiariis Terre Laboris presentis & futuris fidelibus
suis gratia, &c. Veterum etas illa laudabilis sic curas rei
publice pretulit ejusque statum providentia studiosa promovit,
ut ipsius bonum & utile diligentia continuata produceret,
& singulari comune interesse preferret. Sane pervenit nuper
ad nostre Magestatis auditum, quod alveus per quem defluit aqua
lanei, a Turri Filli de districtu Nole, per territoria Cicale,
Nole, Mariliani, Acerrarum, NEAPOLIS, Capue & Averse,
tortuose & non libere dilabentis, ex lutuosis sordibus,
& aliis spurcitiis quas equarum mundatio producit in illo,
nec non ex palatis & aliis obstaculis factis in eo, humana
malitia procurante occupatus est adeo & repletus, quod in
eisdem territoriis sit pro tempore aquarum multiplicatarum vasta
congeries que inficiens ayrem epidimias generat, discretos &
certos possessionum terminos involuit & occupat ac culture
usum temporibus debitis, suis possessoribus prejudicialiter
interdicit. Quodque alias de mandato Curie exinde inquisitio
facta fuit, & per eam constitit evidenter quod homines
dictarum terrarum Nole, Cicale, Mariliani, Acerrarum &
Casalium earundem, NEC NON HOMINES VILLARUM AFRAGOLE DE
PERTINENTIIS DICTE CIVITATIS NEAPOLIS, Caivani, Crispani,
Cardeti, MILLETI, Casolle Valenzani, SANCTI NICANDRI, SANCTI
ARCANGELI, ET SALLANI DE PERTINENTIIS DICTE CIVITATIS AVERSE.
Homines Casalium Ayrole, Cornicelle, Campicipti, Capitirisij,
Marcianisij, Musicili novi & veteris, Vici de Gaudio, Ville
nove, Sancti Castrensis, Trentule, Loriani, & Grumi de
territorio dicte Civitatis Capue alveum dicti lanei soliti sunt
purgare & in inquisitione ipsa clare distinguitur, quantum
unaqueque dictarum terrarum, & unum quodque dictorum
Casalium, & Villarum mundare de dicto alveo consuevit. Nos
autem subjectorum nostrorum dispendia tollerare & accomoda
quelibet procurare gratis affectibus cupientes. Fidelitati
vestre presentium tenore committimus, & mandamus expresse,
quatenus tu presens si tibi vel illi quem ad hoc harum
authoritate statuendum duxeris, per inquisitionem sicut
premittitur inde factam legitimum constitit de premissis,
Universitates terrarum locorum, & Casalium predictorum,
prout ipsarum Universitatum quelibet rationabiliter plus, &
minus exinde tangitur eis ad hoc primitus convocatis, ad
mundandum & purgandum prefatum alveum, & tollendum
obstacula quelibet, que dicti lanei liberum lapsum impediunt,
per impositiones denarum, & earum exactiones a
contemptoribus, & inobedientibus, ac alia debita &
oportuna juris remedia per te vel alium coerceas et compellas.
Nos autem nullum in executione presentium more dispendium
intervenire volentes plenam tibi concedimus potestatem, ut si tu
aliis Curie nostre servitiis prepeditus presentes exequi forte
nequiveris, alicui probo viro de quo sit rationaliter
confidendum, vices tuas committere valeas in hac parte. Vosque
alii successive futuri cum similis impedimenti casus emerserit,
dictas Universitates modo premisso ad mundandum prefatum alveum,
& tollendum exinde obstantia quelibet, authoritate
presentium modo & forma qui exprimuntur superius compellatio.
Presentibus post competentem inspectionem earum remanentibus
presentati efficaciter in antea valituris. Datum Neapoli per
Bartholomeum de Capua Militem &c. Anno Domini MCCCXI. die
III. Septembris X. Indictionis Regnorum nostrorum Anno III.
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Scritto
per i Giustizieri di Terra di Lavoro presenti e futuri suoi
fedeli, grazia, etc. Quella
età lodevole degli antichi in tal modo antepose le cure della
cosa pubblica e con diligente previdenza fece progredire il suo
stato che favorì con zelo costante il buono e l’utile
collettivo e preferì l’interesse comune a quello del singolo.
Per certo poco tempo orsono venne a conoscenza della nostra
Maestà, che l’alveo per il quale defluisce l’acqua del
Laneo, da Torre Fillo del distretto di Nola, per i territori di
Cicala, Nola, Marigliano, Acerra, Napoli, Capua ed Aversa,
tortuosamente e non scorrendo liberamente, sporco di fanghi e di
altre lordure che l’azione pulente delle acque spinge in
quello, nonché per palizzate e altri ostacoli costruiti in
esso, per l’umana malizia che ne è causa tanto è occupato e
ripieno che negli stessi territori si verifica nel tempo delle
piogge un grande accumulo di acque che, avvelenando l’aria,
genera epidemie, porta via ed occupa i confini separati e certi
delle proprietà e proibisce pregiudizialmente ai suoi
possessori l’uso per la coltivazione nei tempi dovuti. E a
riguardo in altro tempo per comando della Curia fu perciò fatta
una indagine e da quella risultò chiaramente che gli uomini
delle dette terre di Nola, Cicala, Marigliano, Acerra e dei loro
casali, nonché gli uomini dei villaggi di Afragola, pertinenza
della detta città di Napoli, di Caivano, Crispano, Cardito,
Nullito,
Casolla Valenzano, San Nicandro, Sant’Arcangelo, e Sagliano,
pertinenze della detta città di Aversa e gli uomini dei Casali
di Airola, Cornicella, Campicipto, Capodrise, Marcianise,
Musicilo nuovo e vecchio, Vico del Gaudio, Villa Nova, San
Castrense, Trentola, Loriano, e di Grumo del territorio della
detta Città di Capua sono soliti ripulire l’alveo del detto
Laneo e nella stessa indagine chiaramente si distingue quanto
del detto alveo ognuna delle dette terre e dei detti Casali e
Villaggi abitualmente puliva. Noi poi desiderando sostenere le
spese dei nostri sudditi e procurare qualsivoglia cosa adatta
gratuitamente per i danneggiati, affidiamo alla vostra Fedeltà
col tenore del presente editto ed espressamente comandiamo, che,
tu presente, se a te, o a quello a cui affiderai il compito con
l’autorità di questo editto, risultasse esatto quanto detto
in premessa dall’indagine come anzidetto già fatta, con
l’azione tua o di altro, dopo averle convocate una prima volta
a tale scopo, costringi e obbliga le Università delle terre,
dei luoghi e dei Casali predetti, come a ciascuna delle stesse
Università ragionevolmente più e meno quindi tocca,
a ripulire di ogni marciume il predetto alveo e a
togliere qualsiasi ostacolo, che impedisca il libero corso del
detto Laneo, mediante imposizione di denari e la loro esazione
dai dispregiatori e dai disobbedienti, e gli altri dovuti e
opportuni rimedi della legge. Noi poi non volendo ulteriormente
intervenire nell’esecuzione del presente editto, ti concediamo
piena potestà, affinché se tu impedito da altri compiti della
nostra Curia non puoi eseguire il presente, hai il potere di
affidare i tuoi uffici a riguardo a qualche altro onesto uomo
del quale sia ragionevolmente da fidarsi. E voi altri successori
futuri allorché si manifesterà il caso di un simile
impedimento, costringerete le anzidette Università nel modo
premesso a ripulire il predetto alveo e a togliere pertanto
qualsiasi ostacolo, con l’autorità del presente nel modo e
nella forma che sono sopra espressi, rimanendo efficacemente
valido d’ora in poi il presente editto, dopo una sua
competente valutazione. Dato in Napoli per mano del cavaliere
Bartolomeo di Capua etc. nell’Anno del Signore 1311, nel terzo
giorno di Settembre della X Indizione, nell’Anno III dei
nostri Regni.
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Extracta
est præsens copia a supradicto Regesto, quod conservatur in
Regali Archivio magnæ Curiæ Regiæ Syclæ, huius inclytæ, ac
fidelissimæ Civitatis Neapolis, cum quo facta collatione
concordat, majori semper salva. Et in fidem kc.
- Datum ex eodem Regali Archivio hac die 17. Augusti 1754. -
Vidit Fiscus citra præjudicium, kc. – U. J. D. Antonius Chiarito Regius Archiviarius -
Est sigillanda.
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La presente copia è stata estratta dal sopradetto Registro, che si
conserva nel Reale Archivio della grande Curia Regia di Sicilia
di questa illustre e fedelissima Città di Napoli, con il quale
eseguito il confronto concorda, salva sempre la maggiore. E in
fede etc. – Dato dallo stesso Reale Archivio in questo giorno
17 di Agosto 1754. – Visto dal Fisco senza pregiudizio, etc.
– U. J. D. Antonio Chiarito Archivista Regio – Deve essere
dotato di sigillo.
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