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www.opartigiano.it, perché "uno dei più alti piaceri,
nella conversazione non volgare, è sentire che uno stesso grado di calore
anima tutte le intelligenze presenti. Allora soltanto, le parole prendono il
suono della sincerità e danno a chi le proferisce e a chi le ode il supremo diletto..."
State
molto attenti con i vostri sogni,
perché
corrono il rischio di avverarsi!
Leo Buscaglia
Presentazione
del libro
FELTRINELLI - Caserta, 20 Aprile
2015 ore 17,30
"Dalla Teoria alla Pratica.
Un'esperienza politica staminale a Nord di Napoli"
12 Dicembre 2014, E'
nato il Teatro Comunale "E. De Filippo"
Città di Crispano..
L'apertura
del Teatro
I Risultati del Sondaggio popolare..
Novembre 2014, nasce il
Teatro Comunale a Crispano (NA)
Partecipa anche tu al "battesimo"
..
Manifesto
Comune di Crispano
Provincia di Napoli
AUGURI 2014
A
Crispano il Centro-Sinistra
Dice basta al
Populismo becero!
Il Manifesto
Con la Farmacia Comunale si può eliminare l'IMU sulla prima casa…?!!
|
Comune di Crispano
Provincia di Napoli
Lettera aperta
Una
Scuola, la Poesia della Politica..
Manifesto del
Centro-Sinistra
COMUNE DI
CRISPANO
Convegno 25 Ottobre
2012
E-governance in Provincia di
Napoli:
Buone pratiche, Ricerca, Innovazione e Sviluppi occupazionali
Locandina
Crispano, Settembre 2012
Cambio delle deleghe di metà consiliatura
Documento del
Coordinamento del Centro-Sinistra
Lettera
di Nunzio Cennamo sul
Progetto
"La Città che Vogliamo"
Lettera
aperta al Sindaco di Crispano
COMUNE
DI CRISPANO
Caffè Letterario
in Villa Comunale - Edizione 2012
COMUNE
DI CRISPANO
Approvazione
in Consiglio Comunale
Bilancio
Partecipativo 2012
Presentazione Risultati
BILANCIO PARTECIPATIVO 2012
Interverrano:
Prof. Riccardo Realfonzo – Economista –Assessore al
Bilancio Comune di Napoli
Prof. Giuseppe Limone – Filosofo - Seconda Università degli Studi di Napoli
Prof. Alfonso Villani – Sociologo - Università degli Studi del Molise
Dott. Raffaele Del Giudice – Ambientalista - Presidente ASIA
Il
manifesto
LA RELAZIONE
BILANCIO PARTECIPATIVO
2012
|
Il Centro-Sinistra denuncia
chi con il populismo
ed una caccia alla streghe
rovina l'immagine di Crispano
Il
Manifesto
Crispano, 10 Giugno 2012
|
COMUNE
DI CRISPANO
Presentazione collana
Ministero per i beni e le attività culturali
“Alle origini di Minerva trionfante”
Venerdì 11 Maggio -ore 17,30
Sala
Consiliare "R. Galante" - CRISPANO
Il manifesto dell'iniziativa
Un articolo di giornale sull'iniziativa
Lo
speciale VIDEO
|
COMUNE
DI CRISPANO
Bilancio Partecipativo 2012
Il
questionario
Partecipare è un servizio civile!
www.crispano.gov.it
Alessandro Urzì - Crispano.
È partita la campagna per il secondo bilancio partecipativo (2012) del Comune
di Crispano. Dieci giovani, assunti attraverso borse lavoro con un compenso
di circa 1.000 euro, per due mesi sottoporranno un questionario a circa 3.500
famiglie, per conoscere bisogni, idee e proposte che saranno inserite, dopo
essere state analizzate, nel bilancio partecipativo 2012. Dopo il successo
dello scorso anno, in cui il 77% delle famiglie contattate (2.150 su un
totale di 3.500) ha partecipato con interesse alla stesura del bilancio 2011,
l’amministrazione guidata da Carlo Esposito «ha ritenuto opportuno ripetere
l’esperimento – sottolinea l’assessore alle finanze Nunzio Cennamo –
confortata dal fatto che l’intera cittadinanza ha partecipato alla campagna
dello scorso anno, con interesse, tanto è vero che due famiglie su tre hanno
chiesto di essere coinvolte anche quest’anno nelle scelte
dell’amministrazione comunale. La democrazia partecipativa, infatti, sembra
raccogliere quel disagio civico e politico che la velocità e la complessità
di questo tempo provocano nella persona in quanto cittadino. Con il bilancio
partecipativo si tenta di costruire una città dal punto di vista di chi la
vive». Anche quest’anno ci sarà un apposito capitolo in cui il cittadino,
avendo a disposizione un ipotetico fondo di 100mila, potrà indicare quali
proposte di spesa ritiene più utile per il bilancio 2012. Dalla manutenzione
della rete fognaria, all’istituzione di una navetta di servizio pubblico per
il paese, all’installazione di pannelli solari sugli edifici pubblici, ad
azioni volte al miglioramento dell’arredo urbano. Inoltre sarà sottoposto
alle famiglie un questionario con domande su come orientare le scelte
dell’amministrazione. In particolare, su come utilizzare gli spazi pubblici e
le strutture abusive, se investire in impianti energetici «puliti», se
coinvolgere i cittadini nella redazione del nuovo Puc,
se istituire o meno le strisce blu nel centro cittadino, su come destinare le
strutture della zona Pip, se convertire la Tarsu in un servizio e quindi pagarla non più a metro
quadro, ma in modo proporzionato alla produzione di rifiuti e se realizzare
«un orto sociale» per produzioni biologiche. (fonte: Il Mattino,
sabato 12 Maggio 2012)
|
Il Centro-Sinistra Unito
contro la cattiva informazione
che produce danni alla Comunità di
Crispano
Il Manifesto
Crispano, 24 Marzo 2012
|
COMUNE
DI CRISPANO
Crispano. Continua il cammino verso la
digitalizzazione
Presentazione del
libro
Caro
sindaco,
parliamo
di biblioteche.
Con l’Autrice
Antonella AGNOLI
Locandina
dell’evento
La macchina del
fango
non si ferma..
Non è facile resistere a tali
forme di attacchi che da un lato mirano ad esasperare gli animi
e dall’altro a distrarre
l’attenzione dei cittadini dai problemi reali.
I MANIFESTI DEL CENTRO SINISTRA
UNITO
La macchina del fango
La città che Vogliamo
|
Caffè Letterario
Politique, Démocratie, Révolution...
Plus ça change, plus c'est la même chose?
(Politica,
Democrazia, Rivoluzione...
Più si
cambia, più è sempre lo stesso?)
Saluti
del Sindaco CARLO ESPOSITO
Interverrano:
Dott.
Oreste Scalzone “agitatore filosofico”
Prof.
Giuseppe Limone “poeta e filosofo”
Ph.D. Leandro Limoccia
“giurista e nonviolento”
Dott.ssa
Pina Montesarchio “maestra e filosofo”
Ph.D. Nunzio Cennamo
“ingegnere di modelli sociali”
Villa Comunale -
CRISPANO
Giovedì
15 Sett. 2011 ore 20,30
Il Manifesto
…
C.V.D.
"La macchina del fango" si è
palesata
Il
Documento denuncia del Centro-Sinistra
Crispano, 16
Luglio 2011
-----------
MANIFESTO
DEL CENTRO-SINISTRA
“La passione
delle Donne nella Politica”
Crispano,
11 Luglio 2011
MANIFESTO
--------
MANIFESTO DEL CENTRO-SINISTRA
"Per
fare il vino ci vuole anche l'uva"
Crispano,
01 Luglio 2011
MANIFESTO
-------
|
LA
MACCHIA DEL FANGO
VIDEOINTERVISTA
A NUNZIO CENNAMO
SULLA
"MACCHINA DEL FANGO"
GIA'
TEORIZZATA DA ROBERTO SAVIANO
MANIFESTO POLITICO DEL CENTRO SINISTRA
Crispano,
17 Giugno 2011
|
Manifesto sul Bilancio
2011 approvato dal Comune di Crispano
Approvata
la prima finanziaria
aperta
al contributo dei cittadini
Crispano. Primo esempio di democrazia
diretta in provincia di Napoli. Il Consiglio Comunale di Crispano ha
approvato il primo bilancio partecipativo della sua storia: una finanziaria
costruita nel rispetto del patto di stabilità, con il contributo dei
cittadini. Sono state 2200 le famiglie che hanno risposto ad un questionario,
elaborato dal Comune, indicando le priorità da inserire nel bilancio 2011,
con il 70 per cento che ha chiesto all’ente locale di migliorare l’erogazione
dei servizi, mentre solo il 30 per cento ha chiesto, invece, di realizzare
grandi opere pubbliche. L’erogazione dei servizi, infatti, è stata la parte
più corposa di un bilancio di circa 10milioni di euro, di cui 9 tra spese
correnti e spese in conto capitale ed uno per servizi alla cittadinanza e
borse lavoro. La parte del leone (180mila euro) è spettata alla realizzazione
del tratto viario via Moro-via Kennedy; 60mila euro
- cifra raddoppiata rispetto all’anno scorso - per l’assistenza e al
trasporto dei disabili; 50mila euro alle scuole, 16mila euro per la
manutenzione di fognature e rete idrica, 10mila euro per l’incremento della
raccolta differenziata, 15mila euro per le Guardie ambientali, 12mila euro
per bonus alle famiglie che hanno più di 4 figli, mentre 50mila euro sono
stati destinati alle borse lavoro, con le quali saranno realizzati altri
servizi, come la costituzione di una task force per
la lotta all’evasione, la manutenzione del verde e altro. Tutte richieste dei
cittadini che l’assessore al ramo, Nunzio Cennamo, ha inserito nel bilancio
di quest’anno. Tra le opere pubbliche approvate per il 2011, il prolungamento
di via Genova ed il rifacimento di varie strade cittadine. «Tra gli obiettivi
futuri - ha affermato il sindaco, Carlo Esposito - la realizzazione di un
edificio scolastico per la scuola superiore, di una centrale di energia
alternativa e di una fattoria biologica su due lotti della zona Pip, da dare in comodato d’uso gratuito ai giovani».
«Questo bilancio - ha sottolineato l’assessore Cennamo - è il frutto di una
partecipazione democratica della cittadinanza che, con la formula del
bilancio partecipativo, si è resa protagonista del governo del territorio».
(29/06/2011,
Il Mattino)
|
E'
OPERATIVA LA RETE WIFI
Crispano – Con la convenzione stipulata con
alcune ditte della zona, è partito ufficialmente il servizio “Internet
gratis per tutti”. Lo ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa,
l’assessore all’innovazione tecnologica, Nunzio Cennamo. Una rete
internet, senza filo (wireless) che offre gratuitamente il servizio d’accesso
alla rete comunale a tutta la cittadinanza. Due i punti di diffusione del
segnale: il palazzo municipale e la torre dell’acquedotto, nei pressi del
cimitero. Da queste antenne partirà un segnale a 360 gradi che potrà essere
captato dalle abitazioni, attraverso un ricevitore, che sarà consegnato dalla
Maxfon Campania srl, che ha curato il servizio per
il costo di 20mila euro, alle tre ditte che hanno stipulato la convenzione
con il Comune: Novinet, via Cavour 9, Elettrotelefonia, via Provinciale e Digital
Technology, via Provinciale Crispano-Fratta.
Il cittadino, che non pagherà alcun canone, potrà ritirare, ad un costo di 95
euro l’attrezzatura, presso le ditte convenzionate, dopo aver compilato
una scheda con i dati personali, ed installarla o farsela installare nella
propria abitazione, nel caso di villette mono o bifamiliari, o nel
condominio. Inoltre, la Maxfon, in via
sperimentale, ha installato anche tre Hot Spot, liberi e gratuiti nella
villa comunale, in piazza Falcone e Borsellino ed in piazza Trieste e Trento,
in modo da consentire ai cittadini, muniti di telefonino, di collegarsi via
internet. Ma non è finita qui, perché il Comune, per consentire l’accesso
anche a chi non possiede un computer, ha istituito degli internet point presso il Municipio e la biblioteca comunale. Sul
portale del Comune, infine, saranno indicate le caratteristiche del servizio,
i nomi e gl’indirizzi delle ditte concessionarie, nonché le istruzioni per
l’uso e la relazione tecnica di conformità alle norme antinquinamento
elettromagnetico. “Si tratta di un passo indispensabile – ha commentato
l’assessore Cennamo – per superare quelle barriere digitali che troppo spesso
dividono le fasce sociali più deboli dal mondo di Internet. Non esiste,
infatti, un’idea di servizi in rete per i cittadini, senza l’erogazione di
Internet gratis per tutti. Si tratta di un salto tecnologico per il Comune di
Crispano che sta continuando con un processo di ottimizzazione tecnologica,
curato sempre dalla Maxfon, che prevede la
riduzione degli sprechi inerenti le bollette telefoniche ed una nuova grande
rete comunale di fonia e dati, per alimentare la casa comunale, la biblioteca
e le due scuole del territorio, con un abbattimento dei costi per l’Ente di
circa settemila euro l’anno”. Inoltre, a breve, dovrebbe partire un progetto
simile, per ridurre i costi legati alla pubblica illuminazione ed al servizio
di erogazione elettrica di tutte le strutture comunali.
(18/06/2011,
Il Mattino)
|
DOCUMENTO POLITICO
Osservazioni
volte alle dimissioni dal Consiglio Comunale – Comune di Crispano
Crispano, 3 Giugno 2011
Intervento
di Libera Democrazia -Consiglio Comunale del 27/10/2010
|
Auguri,
1° Maggio 2011
Il manifesto
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COMUNE
DI CRISPANO
Relazione
del Primo Bilancio Partecipativo
Assemblee Rionali e Convegno
per presentare i risultati del
Primo Bilancio Partecipativo
CONVEGNO
Domenica 17 Aprile 2011 - Ore 11,00
Sala Consiliare “Raffaele Galante”
Via Pizzo delle Canne – Crispano
(NA)
------
ASSEMBLEE RIONALI CON I CITTADINI
-
Martedì 19 Aprile 2011 – Ore 19:30 – Rione Madonnelle
- Via Firenze;
-
Mercoledì 20 Aprile 2011 – Ore 19:30 – Rione Cappuccini - Centro Sportivo
Campioni del Mondo;
-
Martedì 26 Aprile 2011 – Ore 19:30 – Rione Acquedotto - Via Venezia;
-
Venerdì 29 Aprile 2011 – Ore 19:30 – Centro - Piazza Falcone e Borsellino
Locandina
|
Antenne sul municipio:
Internet gratis per i cittadini
Crispano. Dopo la realizzazione del nuovo portale
web, continua il salto tecnologico del Comune di Crispano, con Internet
gratis per tutti. A fine mese partirà la realizzazione di una rete internet
senza filo (wireless) che offrirà gratuitamente il servizio d’accesso alla
rete internet a tutta la cittadinanza. Il gestore delle telecomunicazioni che
garantirà il servizio, per un costo di circa 20mila euro, è la Maxfon Campania. Il progetto prevede l’installazione di
un centro base presso la casa comunale, più cinque antenne ponte per la
captazione del segnale che saranno dislocate in alcune strade e piazze della
cittadina a nord di Napoli. Gli interessati potranno fornirsi di un
ricevitore da applicare al proprio computer o a una rete. Inoltre, il Comune,
per consentire anche l’accesso a chi non possiede un computer installerà
presso il Municipio, nella biblioteca e in alcuni punti strategici della
cittadina degli internet point, accessibili a
tutti, sempre gratuitamente. «Si tratta di un passo indispensabile - commenta
l’assessore alle innovazioni tecnologiche, Nunzio Cennamo - per superare
quelle barriere digitali che troppo spesso dividono le fasce sociali più
deboli dal mondo di Internet. Per questo abbiamo pensato di creare una rete
di servizi per i cittadini grazie all’erogazione di Internet gratis per
tutti». Ma non è finita qui, perché, nei prossimi mesi, saranno attuati,
attraverso la Maxfon, processi di ottimizzazione
tecnologica, per ridurre gli sprechi inerenti le bollette telefoniche. Si
realizzerà una nuova grande rete comunale di fonia e dati per alimentare la
casa comunale, la biblioteca e le due scuole del territorio, con un
abbattimento dei costi per l’Ente di circa settemila euro all’anno. Un
progetto simile sarà anche realizzato per ridurre i costi legati alla
pubblica illuminazione e al servizio di erogazione elettrica di tutte le
strutture comunali. In pratica l’amministrazione comunale sta cercando di
utilizzare tutte le nuove tecniche a disposizione sul mercato per ottimizzare
le spese. Questa linea porterà anche la realizzazione, verso al fine di
febbraio, di una «serra» informatica-fotovoltaica dove verranno illustrate
tali tecniche agli studenti e a chi ne voglia sapere di più. Intanto, tra
alcune settimane, i cittadini che non hanno un computer o l’accesso a
Internet, potranno usufruire gratuitamente del servizio grazie ad alcuni
«punti» organizzati dall’amministrazione comunale.
(19/01/2011, Il Mattino)
|
Comune di
Crispano
Provincia di Napoli
Consiglio Comunale Straordinario
05 Gennaio 2011
A Crispano un giovane
di 39 anni, Carmine Cannillo, è stato ucciso
durante i festeggiamenti di Capodanno e un ragazzo 17enne, Francesco, è stato
ferito alla gamba. Il Consiglio Comunale ha deliberato all'unanimità un
documento che condanna l'uso delle armi e ogni forma di violenza ed
illegalità. Il documento è stato anche affisso come manifesto sulle mura
della Città.
Una breve osservazione in CC di Libera Democrazia
|
Crispano: Conferenza del sindaco di
inizio anno
Informatizzazione
Crispano. È un sette il voto che il sindaco
di Crispano, Carlo Esposito, dà ai primi otto mesi della sua amministrazione.
In pratica un’autopromozione. Alla conferenza di inizio anno che si è tenuta
nell’aula consiliare del palazzo municipale, il primo cittadino ha illustrato
le attività messe in campo dal suo esecutivo per rispondere ai bisogni dei
cittadini e migliorare la qualità della vita. Il clou della conferenza ha
riguardato il salto tecnologico che il Comune ha fatto in questi otto mesi
con il contributo tecnico dell’assessore Nunzio Cennamo. «Quattro - ha
detto il sindaco - sono gli obiettivi già raggiunti in questa prima fase: la
realizzazione a costo zero per il Comune di sistemi di arredo urbano
tecnologicamente avanzati con l’installazione di pannelli fotovoltaici e
videocamere nei punti principali della città, corredati da orologi
elettronici, cestini, lampade a Led e panchine, in modo da creare un sistema
ecosostenibile e armonioso». «Quindi - ha continuato a enumerare il sindaco -
la realizzazione del nuovo portale web; l’attuazione di processi di
ottimizzazione tecnologica per ridurre gli sprechi, come nel caso delle
bollette telefoniche, con un risparmio di circa 7000 euro all’anno e la
digitalizzazione dei servizi amministrativi, a partire, per esempio, dal
protocollo informatico e da tanti altri software utili per offrire ai
cittadini servizi in tempi celeri».
(04/01/2011, Il Mattino)
|
C O M U N E D I CRISPANO
Provincia
di Napoli
BORSE
DI STUDIO PER STUDENTI UNIVERSITARI
“LA CITTA’ DEL SOLE”
Anno Accademico 2009/2010
- Avviso
-
Bando (Scadenza 28-1-2011)
-
- - - - - - -
Messaggio Augurale 2011 -Amministrazione
Comunale -
|
Auguri,
Buon Natale e Felice 2011..
Leggete, se potete,
la lettera che questo partigiano ha
scritto alla figlia
Manifesto di Auguri -
Libera Democrazia
|
Telecamere in
strade finanziate dai privati
Si garantiranno tanti
servizi in cambio di spazi pubblicitari
Crispano. Un servizio di videosorveglianza,
a costo zero per il Comune, attraverso la concessione, a titolo sperimentale,
di ventidue spazi pubblicitari «intelligenti» ed «ecosostenibili» da
disseminare su tutto il territorio comunale, è stato approvato dalla giunta
municipale, guidata dal sindaco Carlo Esposito. Con questo provvedimento
l’amministrazione vuole realizzare, da un lato, un innovativo motivo di
arredo su tutto il territorio, dall’altro, erogare servizi integrati alla
cittadinanza a costo zero. Con questi spazi pubblicitari, tecnologicamente
avanzati ed energeticamente autonomi, il Comune di Crispano intende garantire
alla città diversi servizi, come la pubblicità istituzionale, un capillare
servizio di video-sorveglianza wireless, un servizio aggiuntivo di raccolta
dei rifiuti, il potenziamento della rete della pubblica illuminazione e, nel
contempo, intende sensibilizzare la cittadinanza verso l’uso delle fonti
rinnovabili e delle nuove tecnologie, per ottenere servizi nuovi per il
territorio. L’iniziativa, che sarà realizzata a costo zero per
l’amministrazione, è il frutto della collaborazione tra l’assessore
all’innovazione tecnologica e alle fonti rinnovabili, Nunzio Cennamo e
l’assessore al decoro urbano Giuseppe Frezza. «I rivoluzionari impianti,
ideati dall’Ente locale - ha commentato l’assessore Cennamo - conterranno un
pannello fotovoltaico, completo di sistema di accumulazione, un orologio, un
cestino, una lampada led, uno spazio pubblicitario e una telecamera wireless.
Il progetto sarà realizzato da un soggetto privato che si occuperà della
costruzione e della gestione di questi spazi pubblicitari e in cambio l’ente
locale rinuncerà sia alla tassa sulla pubblicità che a quella sull’occupazione
del suolo pubblico. Questo è il primo caso di una pubblica amministrazione
che, con intelligenza gestionale, mira a realizzare servizi complessi e
costosi, senza nessun onere per l’amministrazione e quindi per i
contribuenti».
(7/12/2010, Il Mattino)
|
Il Comune promuove il censimento dei
bisogni.
Crispano. Al via il progetto: «Cittadinanza attiva». Una campagna di
sensibilizzazione dei cittadini, volta al censimento di bisogni, idee e
proposte che verranno inserite all’interno del primo bilancio partecipativo
del Comune di Crispano. Dodici studenti universitari, reclutati attraverso un
bando pubblico, lavoreranno per tre mesi, con un compenso di 400 euro
mensili, per 4 ore al giorno, girando casa per casa e sottoponendo un
questionario a tutte le famiglie di Crispano, circa 5mila su una popolazione
di 15mila abitanti. Il questionario, diviso in tre sezioni riguarda test
sull’indice di gradimento dei servizi erogati dal Comune, sulle priorità
strutturali della cittadina, utile ai fini dell’elaborazione delle strategie
d’intervento dell’amministrazione e sul come vincolare una specifica voce di
spesa, pari a 50mila euro, attraverso un’opera pubblica o l’erogazione di un
servizio particolare. I questionari, inoltre, potranno essere compilati anche
in via telematica sul portale del Comune. «Questo è il primo esperimento, in
provincia di Napoli, di democrazia diretta, in cui il cittadino - ha
affermato l’assessore all’innovazione ed al bilancio, NUNZIO Cennamo -
contribuisce all’orientamento politico-amministrativo del Comune, per
realizzare una città a misura di chi la vive. Le proposte, le idee, ricavate
dai test faranno parte del bilancio 2011, che dovrà essere uno strumento
partecipato e condiviso da tutti i cittadini. Con quest’esperimento - ha
aggiunto l’assessore Cennamo - proveremo a costruire nuove forme di governo,
dove le scelte, come ad esempio una variante al piano regolatore o la
destinazione d’uso di un edificio pubblico, saranno sempre partecipate e
condivise». Il progetto rientra nel più vasto programma, che coinvolge circa
70 persone, e che mira a dare l’opportunità a tutti coloro che sono fuori dal
mercato del lavoro di avvicinarsi allo stesso, attraverso la realizzazione di
progetti di pubblica utilità.
(28/10/2010, Il
Mattino)
Mappatura
del territorio (fonte Comune di Crispano)
Test Bilancio partecipativo
(fonte Comune di Crispano)
|
Crispano,
Crisi
economica e Città eco-sostenibile
Gruppo
Consiliare PD, 16 Ottobre 2010
|
Crispano
Sottotetti illegali, il Comune blocca le vendite
Crispano.
D’ora in poi i
sottotetti non abitabili non saranno più autonomamente commerciabili, perché
è stato inserito l’obbligo del vincolo di pertinenzialità
con l’immobile cui sono funzionali. Lo ha deciso all’unanimità il consiglio
comunale, che ha modificato l’articolo 34 del regolamento edilizio, per
«evitare - ha detto il sindaco Carlo Esposito - qualsiasi forma di
speculazione edilizia. La modifica dell’articolo 34 - ha aggiunto il primo
cittadino - è stato il frutto di un buon lavoro svolto con il concorso di
tutti i gruppi consiliari che con serietà e impegno hanno provveduto alla
stesura del nuovo regolamento in materia di sottotetti. Una bella novità per
i cittadini, che avranno un nuovo regolamento edilizio - ha aggiunto
l’assessore Nunzio Cennamo - moderno, funzionale, concertato,
condiviso, sintesi di anni di lavoro, all’insegna della legalità e della
trasparenza e contro ogni forma di speculazione edilizia, che ci consente di
dire che quest’amministrazione è stata capace di trovare la giusta sintesi
tra le istanze del territorio e la norma legislativa». Con la modifica
dell’articolo 34, sono state anche aumentate d’alcuni centimetri le
dimensioni dei sottotetti, sempre restando nei limiti prescritti dalla legge.
Infine, nell’articolo 34 è stata inserita anche una norma per le nuove
costruzioni e cioè che le stesse, per avere l’abitabilità, dovranno
rispondere a criteri di sostenibilità ambientale ed ecologica. Insomma, con
la modifica dell’articolo 34, che era una delle priorità del programma
elettorale del sindaco Carlo Esposito, si è posto un freno alla
commercializzazione dei sottotetti, indipendentemente dall’immobile di
pertinenza. Un fenomeno molto diffuso a Crispano, che spesso sconfinava nella
mera speculazione edilizia.
(11/10/2010, Il
Mattino)
|
Crispano
Una
settimana tra spettacoli e cultura
Una settimana di
eventi culturali e per il tempo libero è stata organizzata
dall’amministrazione comunale di Crispano guidata dal sindaco Carlo Esposito.
La kermesse «Vivi la villa» rientra nelle manifestazioni programmate
nell’ambito del «Settembre a Crispano», che vede coinvolte una decina
d’associazioni ambientaliste e culturali. Si comincerà lunedì 13 con il
torneo di bocce e le eliminatorie del torneo di calcetto, per proseguire la
sera con una sfilata di moda dei migliori stilisti campani. La kermesse
proseguirà martedì 14 con l’elezione di miss Crispano e mercoledì 15 con
un’estemporanea di pittori locali e la presentazione
del libro del filosofo Rino Malinconico dal titolo «Brindisi a don Giovanni», con la partecipazione di
Giuseppe Limone, docente di filosofia del diritto della Sun,
e di Eduardo Roccatagliata, presidente della
biblioteca locale. Chiuderanno la serata due partite del torneo di calcetto
ed una serata teatrale, a cura dell’associazione «Talita
Kum». Si proseguirà giovedì 16 con la rappresentazione
di una serie d’antichi mestieri in via d’estinzione; venerdì 17 ci sarà un
revival con fotografie e canzoni delle feste del Giglio degli ultimi
cent’anni. La manifestazione si concluderà sabato 18 e domenica 20 con le
finali del torneo di calcetto, con spettacoli dedicati ai bambini e con il
cabaret dei noti volti televisivi: Rosalia Porcaro ed il duo Antonio e
Michele. Costo della manifestazione, circa 20mila euro. Ideatore della
kermesse il sindaco Esposito che, insieme alla giunta ed al consiglio
comunale, ha voluto unire «tutte le intelligenze al suo fianco e l’intera
città per creare un evento in un luogo fortemente identificativo per la
comunità».
(10/09/2010, Il
Mattino)
|
Crispano
Addio vecchi lampioni,
arrivano gli impianti fotovoltaici
Volta pagina il Comune
di Crispano in materia di risparmio energetico. Da settembre saranno
installati sugli edifici pubblici della cittadina impianti fotovoltaici. Non
solo, sempre a fine estate, il Comune parteciperà ai progetti dell’Enea «Lumìere e Smart city» che prevedono un risparmio
energetico sull’illuminazione pubblica del 50%, con la diminuzione, nelle ore
notturne, dell’illuminazione sostituendo le attuali lampade con quelle a
basso consumo. Lo ha annunciato l’assessore alle politiche energetiche e
all’innovazione Nunzio Cennamo durante i lavori del convegno, promosso dal
Comune di Crispano, sul tema: «La città futura: innovazione tecnologica,
sviluppo sostenibile e ricerca di nuovi modelli di civiltà». Si sono
confrontati: Giuseppe Limone, fondatore dell’associazione: «AmicaSofia» e docente della Federico II; Mario
Annunziato, coordinatore del progetto «Lumiere e Smart city» dell’Enea;
Raffaele Del Giudice di Legambiente Campania. Per tutti i partecipanti un
solo messaggio: impegnarsi a creare città sostenibili.
(30/07/2010, Il
Mattino)
|
Vorrei che la vita
Vorrei che la vita da oggi regalasse a ciascuno di noi, nel segno della
speranza, l´intelligenza dei bordi. L´intelligenza dei bordi è la capacità di
guardare le cose non nella piattezza del presente ma nello sviluppo
complessivo e radicale che ci riguarda come esseri umani indissolubilmente
intrecciati. L´intelligenza dei bordi non è miope e non è egocentrica: essa
guarda contemporaneamente vicino e lontano e sa della rete inestricabile che
ci tiene insieme, a turno, nel presente e nel futuro. Essa virtuosamente sa
della catastrofe. Essa rastrema l´inutile e restituisce l'essenziale.
L´intelligenza dei bordi è intelligenza della rotazione delle cose che ci fa
sentire uguali non per omologazione ma per turnazione di esseri umani
distinti che passano tutti, in tempi diversi, per i medesimi luoghi. In
questo tempo di crisi epocale ci è più facile, forse, capire che cos´è
l'intelligenza dei bordi e l´intelligenza della rotazione. Essa scava nella
vicenda il modello, nell´involucro il nucleo, nel temporale l´intemporale e nella complessità indistinta la semplicità
dei nessi radicali che si erano celati. Essa può sembrare farci apparire solo
l´effimero ma, all´opposto, potenzia la percezione delle cose che, nel loro
effimero, si caricano all´improvviso di una luce più profonda e più grande.
L´intelligenza dei bordi e della rotazione è, nel fondo, l´intelligenza della
semplicità. Forse la crisi può avere oggi, se riusciamo a far maturare la
virtù ad essa adeguata, la capacità di farci cogliere nel tempo una perenne
struttura e nelle vicende che mutano il senso permanente della nostra
appartenenza a una condizione comune. Forse, la radice della crisi è stata di
tutto ciò la dimenticanza essenziale. Forse la sua possibile riscoperta oggi
è come il vento di tramontana, che spazza il superfluo e fa stagliare
improvvisamente dal vivo le cose e le loro connessioni. L´intelligenza dei
bordi e della rotazione può farci estrarre, per tutti e per sempre, dalla
miseria la ricchezza e dalla accumulazione cieca dei rapporti la civiltà.
Forse, nel tempo della velocità, una raffinata e moderna coscienza
epistemologica può esserci ora essenziale. Forse, nel tempo degli sprechi
insipienti, una lontanissima tradizione francescana, in senso laico e
credente, non ci è mai stata tanto stranamente vicina. Forse, la più recente
sapienza vichiana dei nessi fra i tempi e le
generazioni non ci è stata mai così straordinariamente connaturale, noi
malgrado e nonostante ciò che pensiamo di noi. Occorre un lampo improvviso
per illuminare, nella notte, i rapporti fra le cose. In questa nostra
stagione epocale forse questo lampo è avvenuto. Ciò significherà, se ne siamo
capaci e se un´adeguata intelligenza dei bordi ci aiuta, l´apertura possibile
di una civiltà della speranza per poter generare, forse davvero, una speranza
della civiltà. Con questo augurio dato a noi tutti e a ciascuno di noi, uno
per uno guardati, esprimo il mio affetto e il mio legame.
Giuseppe Limone
(Seconda Università degli Studi di Napoli)
|
La città futura è "la città che
Vogliamo"
A Crispano alcune tra le più prestigiose
“intelligenze” locali e nazionali proveranno a costruire insieme alla
cittadinanza un incontro educativo-riflessivo sul
tema: “La città futura: innovazione tecnologica, sviluppo sostenibile e
ricerca di nuovi modelli di civiltà”.
Sarà un giorno particolare per
Crispano che vedrà tra le mura della sua Sala Consiliare concorrere la
Seconda Università di Napoli, l’ENEA, la Fondazione per lo Sviluppo
Sostenibile, Legambiente e AmicaSofia nel disegnare
quella che, uno dei protagonisti dell’evento, il Prof. Giuseppe Limone,
definirebbe “la città interetnica”. L’evento politico-culturale si terrà
giovedì 15 luglio 2010 alle ore 19,00 nella Sala Consiliare intitolata a
“Raffaele Galante”. Si discuterà del progetto dell’ENEA chiamato “smart city”, delle nuove strategie definite in ambito
europeo per favorire interventi mirati allo “sviluppo sostenibile”, di
innovazione tecnologica, di fotovoltaico e, più in generale, di nuovi
“modelli di civiltà”. Introdurrà i lavori il Sindaco della città Carlo
Esposito cui va attribuita, insieme a Nunzio Cennamo, la paternità
dell’evento. Tra i relatori ci saranno, appunto, il Prof. Giuseppe Limone –
Seconda Università di Napoli e Socio Fondatore di “AmicaSofia”-,
il Dott. Mauro Annunziato – ENEA – Coordinatore Progetto Lumière e Smart
City-, il Dott. Raimondo Orsini – Direttore della Fondazione per lo Sviluppo
Sostenibile –, il Dott. Raffaele Del Giudice - Direttore di Legambiente
Campania – e i due Ingegneri Carlo La Sala e Nunzio Cennamo che si
confronteranno sulla loro diversa visione del come progettare “la città
futura”.
Comune di
Crispano
Provincia di Napoli
Giovedì
15 Luglio 2010 - Ore 19,00
Crispano,
Sala Consiliare "R. Galante"
Incontro
con la cittadinanza sul tema
“La città
futura: Innovazione tecnologica,
sviluppo
sostenibile e ricerca di nuovi modelli di civiltà”
Relatori:
Prof.
Giuseppe Limone –
Seconda Università di Napoli e Socio Fondatore di “AmicaSofia”-
Dott.
Mauro Annunziato
– ENEA – Coordinatore Progetto Lumière e Smart City-
Dott.
Raimondo Orsini –
Direttore della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile –
Dott.
Raffaele Del Giudice
- Direttore di Legambiente Campania -
Ph.D. Nunzio Cennamo - Seconda Università di Napoli -
Ing.
Carlo La Sala -
IPIA "Niglio" Frattamaggiore
-
Introduce
i Lavori
Il
SINDACO Geom. Carlo Esposito
Coordina
i Lavori
Dott.
Antonio Iazzetta – Direttore di Cogito -
Scarica il Manifesto
La
città interetnica di Giuseppe Limone
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Un incendio
brucia l’attività commerciale
del Sindaco Carlo
Esposito
L’altra notte si è incendiato
il capannone industriale dove la famiglia del Sindaco Carlo Esposito operava
da diversi anni nel settore della classificazione degli stracci. Nell’attesa
di una qualunque risposta alle diverse ipotesi avanzate da parte degli organi
inquirenti, in nome delle forze politiche che rappresentiamo, e sicuramente a
nome dell’intera comunità locale, non ci resta che esprimere la nostra piena
solidarietà ed essere vicini al primo cittadino Carlo Esposito, alla sua
famiglia e agli operai che lavoravano in tale attività.
Ci auguriamo che non
sia così, ma l’idea di una eventuale aggressione toglie il respiro
democratico a questa Città e spinge la discussione politica in luoghi
geometrici più complessi. Se l’incendio dovesse essere di natura dolosa,
infatti, ciò significherebbe che fare politica attiva, in paesi come i
nostri, oltre a richiedere generosità d’animo e passione, impone ai Partiti
sempre più determinazione politica e solidarietà nell’esercizio della carta
costituzionale.
La calda e “violenta”
parentesi politica locale di questi mesi si è chiusa in un fuoco, divampato
all’improvviso, forse appiccato da qualcuno, nella sede dell’esercizio del
lavoro. Sicuramente l’accaduto sarà presto chiarito e speriamo che non si
tratti di quella vile violenza perpetrata contro la legalità, la democrazia e
quindi contro chi la rappresenta.
Auguri a Carlo Esposito, alla sua famiglia e ai suoi operai.
13,
Luglio 2010
Crispano.
Quattro anni fa gli incendiarono
l'auto. L'altra notte è andato a fuoco il capannone industriale per la
lavorazione di stracci dell'azienda di famiglia del sindaco di Crispano Carlo
Esposito, una lunga militanza nelle file del Pci , dei Ds e ora nel Pd,
eletto per la seconda volta nelle ultime consultazioni. L'allarme è scattato
poco dopo le tre della scorsa notte, quando alcuni residenti della zona di
via Gramsci, svegliati da un fumo denso e da un odore nauseabondo che aveva
invaso decine di abitazioni, vicine al capannone della azienda « Fratelli
ESPOSITO di Francesco & C. sas» , hanno
tempestato di telefonate la centrale operativa dei vigili del fuoco. In pochi
minuti sono accorse le squadre dei distaccamenti di Afragola, Napoli e
Scampia. I pompieri hanno impiegato circa due ore per avere ragione delle
fiamme e hanno dovuto lavorare fino alle undici del mattino per spegnere i
continui focolai. Sul posto i carabinieri della caserma di Crispano, diretta
dal luogotenente Vincenzo Capoluongo. I fratelli del sindaco, da quando il
primo cittadino è impegnato in politica, gestiscono da soli tutta l'attività
di selezione e lavorazione degli stracci, inviati poi ai poli tessili. I
danni sono ingenti. Le fiamme hanno carbonizzato, oltre a tutte le balle di
stracci anche due muletti e diversi macchinari. E solo oggi, dopo la verifica
dei vigili del fuoco, si potrà conoscere se anche le strutture portanti del
capannone abbiano subiti danni tali da renderlo inagibile. La struttura è
stata posta sotto sequestro dal magistrato che coordina le indagini. « Siamo
distrutti - commenta Carlo ESPOSITO - trenta anni di lavoro in fumo. È vero
che la struttura è coperta da una polizza assicurativa, ma questo non basta a
farci stare sereni ed avere la voglia di continuare». Appassionato di
jogging. fisico asciutto, passato indenne dallo scioglimento del consiglio
comunale per la storia del boss Antonio Cennamo e della festa dei gigli,
Carlo ESPOSITO si era ripresentato candito a sindaco nelle ultime elezioni,
vincendo al primo colpo. «Non abbiamo ricevuto ne richieste estorsive e
nemmeno minacce: le avrei denunciato subito. Quanto è accaduto mi lascia
perplesso. Vorrei solo che i carabinieri facessero presto a scoprire, se
incendio doloso c'è stato, i mandanti e i responsabili. Non credo, nel caso
del dolo, che la pista porti a quella politica. Davvero non riesco a
spiegarmi tutto questo». Diverse le ipotesi degli inquirenti. Pur non
escludendo la pista della criminalità organizzata, seguono anche quella della
gelosia del mestiere. L'azienda del sindaco, è infatti una delle tre a
livello regionale, ad essere in possesso di tutte i permessi e autorizzazioni
per il trattamento degli stracci, che pur essendo materiale di scarto muove
un giro di affari davvero molto appetibile.
(m.d.c.
Il Mattino, 11 luglio 2010)
|
Comune di
Crispano
Provincia di Napoli
Consiglio
Comunale 16 Giugno 2010
Approvazione
del bilancio di previsione 2010
Relazione
Sul sito del Comune di Crispano
è Pubblicato il Bilancio di previsione 2010
approvato in C.C.
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NEWS
COMUNE
DI CRISPANO
BANDO INSERIMENTO LAVORATIVO
E'
indetto un bando per n° 58 disoccupati
/inoccupati e 12 studenti universitari cui sarà erogato un contributo di inserimento
per la realizzazione dei seguenti progetti di pubblica utilità:
1.
Sistemazione e arricchimento sito web comunale, rete informatica,
servizi integrati per la cittadinanza
2.
Sorveglianza ambientale
3. presa
in cura verde pubblico
4. abbellimento
edifici pubblici
I
selezionati percepiranno un contributo di € 400,00 forfettarie
mensili, per una durata di tre mesi, a fronte dell’espletamento delle
attività di cui al bando.
(Data di scadenza 17/06/2010)
Ufficio: SETTORE N. 6
Responsabile del Procedimento:
Esposito Maria Teresa - TEL
081/8341954
SCARICA
IL BANDO
Modello di domanda
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L'omertà...
(Crispano,
7 Giugno 2010)
Diceva
Voltaire “Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il
tuo diritto di dirlo”.
A Crispano
invece sono anni che attraverso esposti anonimi si esercita un locale potere
politico omertoso che mira alla conquista del potere. Vorrei dire ai cari amici
"extra-consiliari" che la Politica, quella del fare, quella che
mira all'elaborazione, quella che ti chiede di "lavorare sodo",
quella della ricerca di nuove soluzioni per migliorare la qualità della vita,
quella che è "Madre" de la città Vogliamo.... Quella stessa Politica che chiede
di metterci "la faccia" e di chiedere i voti su quella stessa
faccia, quella non striscia come un verme velenoso.
Di seguito
si riporta integralmente una lettera scritta alla Commissione Straordinaria
nel 2007:
Alla
Commissione Straordinaria
COMUNE
DI CRISPANO
Ai
Partiti tutti di CRISPANO
In questo paese assistiamo da
diversi anni ad un “fenomeno” che sta minando l’attuazione dei valori e dei
diritti Costituzionali. E’ un agire sistematico, ovvero che si ripete con
continuità nel tempo, che di fatto riduce, empiricamente, il “linguaggio
democratico” e separa, con l’assenza della comunicazione, la certezza del
diritto dall’azione di governo della città.
Se si analizza la successione di
questi dati, raccolti e correlati, si evidenzia nel “linguaggio democratico”
un attacco alle primitive regole di sintassi e di semantica. L’assenza delle
più elementari regole di sintassi, quelle tipiche degli atti amministrativi,
è già stata rivelata in modo evidente dai processi giuridico–amministrativi
che hanno condotto allo scioglimento del Consiglio Comunale. Non così
evidente è invece l’assenza nel “linguaggio democratico” usato in
questa città delle regole “semantiche”. Infatti, a differenza delle regole di
“sintassi” queste non sono di facile analisi e/o constatazione. In questi
casi si richiedono dati che spesso sono distinti nel rapporto causa-effetto
ma fortemente correlati tra loro per “semantica democratica”. E’ un agire
“anticostituzionale” che quasi sempre si esplicita nell’allontanamento
diretto di soggetti politici “critici” attraverso l’uso di un consolidato
agire, fatto di condizionamenti e/o attacchi alla persona, agli affetti.
Incarna un “linguaggio antidemocratico”
ma non è un complotto o una congiura da sventare ma una forza che raffigura
poteri forti. Allora, bisogna analizzare questi poteri forti, analizzarli
scientificamente.
Il problema nel ripristino di un
“linguaggio democratico” nella gestione “straordinaria” di una città è allora
quello di individuare esattamente il loro punto di forza per contrapporsi in
campo aperto. Nel senso che riconosciuto il fondamento della loro posizione,
si pensa di sconfiggerli perché si propone un punto di vista più alto, più
forte: quello della “democrazia”.
Crispano, 15 Marzo 2007
|
Comune di Crispano
AVVISO
sul Bilancio di Previsione
2010
Comunicato stampa
|
Ufo?
NAPOLI (30
maggio) - Un video pubblicato su YouTube mostra tre
strane luci nei cieli di Casoria. Documento vero o una delle tante bufale del
web? Ecco la descrizione al filmato fornita dall'autore : «Data 27/05/2010
alle ore: 01:01 dal balcone di casa mia notiamo questo fenomeno mai visto
prima...capisco subito che non sono elicotteri, tantomeno aerei...volano in
un modo strano e per essere così vicino strano che non facciano
rumore...Saranno Caccia?? non credo...sono UFO!!!! Il giorno dopo mi fanno
sapere che in una terra a Crispano hanno lasciato i segni in una terra
abbandonata!!».
GUARDA
IL VIDEO
(Fonte
Il Mattino)
Ufo,
continua il mistero a Crispano
Trenta segni nel mirino. Aperta inchiesta
NAPOLI (30
maggio) - Il mistero dell’incontro ravvicinato con gli ufo a Crispano.
Sarebbero una trentina le figure geometriche, tra le quali una decina di
cerchi, realizzate tre notti fa, in due campi di erba medica e fieno nella
zona del campo sportivo di Crispano.
Il dato è emerso dai rilievi fotografici effettuati a bordo dell’elicottero
dei carabinieri, che venerdì pomeriggio ha sorvolato in lungo e in largo
tutta la zona interessata dal fenomeno dell’avvistamento di due sfere di
colore arancione. Sulla vicenda, i militari della compagnia di Casoria,
coordinati dal capitano Luigi Lubello, hanno aperto
un fascicolo che, una volta completo, verrà inviato alla squadra speciale
dell’aereonautica militare che si occupa di questi fenomeni nell’ambito del
piano della sicurezza nazionale.
Una doccia fredda agli entusiasmi dei tifosi degli extraterrestri, però, è
arrivata dall’Enav di Capodichino. Le
apparecchiature radar dell’aeroporto napoletano non hanno rilevato nessuna
anomalia nel periodo di tempo indicato dai tre operatori ecologici, che nella
notte tra 26 e 27 maggio hanno dichiarato di aver visto quelle due sfere
luminescenti sospese nel cielo di Crispano.
Pura allucinazione? Nemmeno per sogno. Nei blog degli esperti Ufo impazza una
feroce polemica. Se la tecnologia umana è arrivata a realizzare un aereo
invisibile ai radar, figuriamoci chi compie viaggi interstellari cosa è
capace di fare. In città, la percentuale di chi crede alla visita dallo
spazio, sfiora il 90%. E il numero di chi è stato testimone di avvistamenti
cresce in modo esponenziale.
«Due sere prima dell’avvistamento a Crispano - racconta N.L.,
14 anni, di Frattamaggiore - ho visto dal balcone
di casa mia, quelle due sfere luminose». Anche la signora Claudia D’Ambrosio
ha la sua testimonianza. La sua abitazione confina con uno dei campi.
«Quella notte ho notato una luce intensissima attraversare le tapparelle che
erano tutte abbassate. Credevo che si trattasse del solito incendio di
copertoni e plastica. E invece...».
Nella Crispano «on the space», gli eroi del giorno
sono i tre operatori ecologici che hanno dato inizio a tutta la vicenda, che
ha preso tutta la città, facendo addirittura trascurare i preparativi per la
festa del Giglio. E allora davvero credi che qui siano arrivati i
marziani.
Marco Di Caterino
(Fonte
Il Mattino)
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Napoli, sfere rosse e cerchi nel prato
Giallo su avvistamento Ufo
NAPOLI (28
maggio) - In cielo ha visto due grandi sfere di fuoco, poi a terra sono stati
trovati cerchi concentrici. È giallo sul possibile avvistamento, da parte di
un operatore ecologico, a Crispano, nel Napoletano, di oggetti non
identificati in aria. La notizia ha fatto il giro del paese e molte persone
si sono riunite nella zona, che ora viene transennata da carabinieri e
polizia municipale, dove sono stati scoperti i «reperti»
dell'avvistamento.
Protagonista della vicenda un operatore ecologico di 42 anni che, alle 2 di
notte, mentre stava raccogliendo i rifiuti in via Cancello ha visto - almeno
questo ha riferito ai carabinieri - ad alta quota due sfere di colore rosso
vivo di un metro ciascuna che, dopo essere rimaste immobili, hanno
successivamente preso, con manovre veloci, direzioni opposte.
In seguito ad un sopralluogo, i militari del nucleo radiomobile della
compagnia di Casoria hanno trovato a terra, nella zona vicina allo stadio di
Crispano, dei cerchi concentrici e tracce di schiacciamento dell'erba.
Visionate
le immagini di alcune telecamere di sorveglianza presenti in zona. Gli occhi
elettronici puntati sul campo hanno registrato tutta la notte. Il giallo
continua.
(Fonte
Il Mattino)
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Prende corpo il
progetto de “La Città che Vogliamo”
di Arcangelo Munciguerra
“Nata a Crispano perché la Politica non è un comitato d'affari, ma Scienza
applicata capace di edificare un domani migliore per i nostri figli”. Queste
le parole poste a margine del libro “La Città che vogliamo” divenuto il programma
del centro-sinistra di Crispano. Queste le parole che l’attuale assessore al
bilancio ed all’innovazione Nunzio Cennamo aveva in mente già due anni fa,
quando diventò per la prima volta consigliere nell’amministrazione del
compianto Raffaele Galante. Queste le parole che lo stesso Sindaco Carlo
Esposito ha fatto proprie rendendole essenza del programma politico. Il
passaggio dalle parole ai fatti è sempre cosa alquanto ardua ed è nella
concretizzazione delle stesse che ci si rende conto di quanto un’amministrazione
sia capace di “edificare un domani migliore per i nostri figli”.
L’iniziativa tenutasi venerdì 21 maggio, nell’aula consiliare del comune di
Crispano tende a testimoniare proprio l’impegno che l’amministrazione sta
cercando di profondere per la costruzione di una società diversa. Il Convegno
dal titolo “Principi di organizzazione e orientamenti politici in previsione
di spesa ed entrata” ha avuto come perno fondamentale della discussione il
Bilancio Partecipato. Fortemente voluto dall’assessore Nunzio Cennamo, il
quale ha offerto una spiegazione tecnica sull’importanza del bilancio
partecipato e sul ruolo di sensibilizzazione e di condivisione che
l’amministrazione ha il dovere di ricoprire : “E’ necessario partire da
un’analisi sistemica degli elementi che possono permettere una migliore
gestione delle entrate pubbliche in funzione degli obiettivi di spesa. In
questi momenti di crisi è necessario che la macchina amministrativa funzioni
al meglio per riuscire ad erogare servizi migliori con uno spreco minore di
soldi pubblici. E’ necessario altresì che siano gli stessi cittadini,
attraverso apposite consultazioni a stabilire quali siano i loro bisogni
principali”. Dello stesso parere il Presidente della Commissione
Pianificazione - Contabilità Economica, Vincenzo Cennamo: “E’ necessario
riuscire ad essere virtuosi nella gestione dei fondi. Il fatto di dover
produrre un bilancio a giugno ci impedisce però di avere una visione più
ampia, tuttavia abbiamo previsto alcune innovazioni capaci di farci fare un
salto in avanti, parlo del wi-fi pubblico, gratis
per tutti i cittadini e del bonus universitario”. Entusiasta il Sindaco Carlo
Esposito che nonostante sia consapevole del periodo difficile al quale vanno
incontro le famiglie del nostro hinterland è ottimista riguardo alle capacità
della sua giunta di poter risollevare Crispano: “Quest’anno la nostra città
avrà 400.000 euro in meno da gestire,a causa dei tagli della Finanziaria del
Governo Centrale, nonostante ciò cercheremo di farcela e di organizzare delle
assemblee di quartiere nelle quali cercheremo di individuare i bisogni
primari, in modo tale da soddisfare questi per primi. Fortunatamente possiamo
gestire un fondo di risparmio di 300.000 euro dell’ambito n. 7. Fondi che
devono essere destinati al sociale ma che invece di conferire sottoforma di
un umiliante reddito di cittadinanza, saranno distribuiti attraverso progetti
mirati.”
" Pazienza e lavoro, perché il compito è gigantesco e nient'altro ci può
salvare. ", queste le parole di Gadamer con
cui si apre “la Città che Vogliamo”, queste le parole che sembrerebbero
aprire la nuova amministrazione targata Esposito.
( Fonte www.napolinord.com
-Sabato 22 maggio 2010- )
|
Comune di
Crispano
Provincia di Napoli
Incontro con la cittadinanza sul
tema
”Bilancio Comunale 2010 a Crispano:
I Principi di Programmazione e gli orientamenti
politici
in previsioni di spesa ed entrata”
Carlo Esposito – Sindaco di Crispano
Nunzio Cennamo – Assessore alla Programmazione Economica – Bilancio -
Innovazione
Vincenzo Cennamo – Presidente della Commissione Pianificazione - Contabilità
Economica
Venerdì 21 Maggio 2010 - Ore 19,30
Sala Consiliare “Raffaele Galante”
Una sintesi dell'incontro
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Resistenza-Liberazione
25 Aprile 2010
Per entrare nel significato
del 25 aprile non si può non costruire un nuovo binomio
Resistenza-Liberazione.
Il concetto di Resistenza, oggi, va inteso come conflitto non violento verso
una società ingiusta e poco equa; “c’è sempre da resistere a qualcosa, a
certi poteri, a certe promesse, a certi servilismi...” (Enzo Biagi).
Direbbe Giorgio La Pira occorre allargare il concetto di Resistenza
per definire una “nuova grande guerra”, pienamente compatibile con la
“famiglia umana”, volta a sradicare dalla faccia della terra i mali della
fame, delle miserie, delle malattie, delle diverse forme di tirannie e
dell’ignoranza.
Alla “Resistenza” segue la “Liberazione” che quindi diviene la
predisposizione di complessi e operativi strumenti di giustizia e di equità.
Da qui la genesi del progetto “La Città che Vogliamo”.
In un piccolo paese come Crispano, l’idea di Liberazione si trasforma nella
volontà politica del Centro-Sinistra di realizzare un laboratorio
politico-culturale in cui sperimentare nuovi strumenti di governo per
realizzare quella che Antonio Gramsci definiva “l’attività della città
futura”.
Libera
Democrazia
Il
volantino
|
Risultati delle Elezioni Comunali
28 e 29 Marzo 2010
PD 75,21 %
CRISPANO PER LA LIBERTA' 24,78 %
Totale VOTANTI 82,47 %
Adesso
possiamo sperare
di poter
vedere i nostri figli
camminare
a piedi nudi
per le
strade de
"La
città che Vogliamo"
Consiglieri
Comunali Eletti
Sindaco
Carlo Esposito
Maggioranza
Barra Antonio
Capasso Luigi
Casaburi Sossio
Castiello Anna
Cennamo Marina
Cennamo Nunzio
Cennamo Vincenzo
De Luca Annunziata
Esposito Vincenzo
Frezza Giuseppe
Mazzara Enrico
Vitale Michele
Vitale Pasquale
Minoranza
Cennamo Pietro
Di Micco
Renato
Di Micco
Roberto
Granata Antonio
La Sala Carlo
Nocera Giuseppe
Trasparente Mariangela
MAI contro le
persone,
SEMPRE per
"La Città che
Vogliamo"
CRISPANO
Elezioni Comunali 28 e 29 Marzo
2010
Manifesto
del Centro-Sinistra
per
"La Città che Vogliamo"
IL MANIFESTO POLITICO
Crispano,
27 Febbraio 2010
Il Centro-Sinistra
per
"La Città che Vogliamo"
Blaise Pascal
"Democrazia:
non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte,
si è fatto
in modo che quel che è forte fosse giusto."
Crispano, 20 Febbraio 2010
Amministrative 2010
A Crispano il clima politico è ansioso, ricco di
probabili colpi di scena, nulla è già prestabilito! A tenere alta la tensione
in questi giorni è il documento politico di Rifondazione Comunista
indirizzato al PD, che di seguito riportiamo integralmente, il quale
sostanzialmente pone il PD di fronte ad una scelta: optate per una sigla
partitica da cartello elettorale oppure per un’icona ricca di contenuti,
progetti e uomini?
Documento politico relativo agli incontri bilaterali
PD - Rifondazione Comunista
Crispano,
9 Febbraio 2010
|
Auguri
a chi cerca il cielo e intanto lavora la
terra..
Il manifesto
ODIO
IL CAPODANNO
"Ogni
mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per
me è capodanno.
Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello
spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo
bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso
della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio
che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una
novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc.
ecc. È un torto in genere delle date.
Dicono che la cronologia è l’ossatura della storia; e si può ammettere. Ma
bisogna anche ammettere che ci sono quattro o cinque date fondamentali, che
ogni persona per bene conserva conficcate nel cervello, che hanno giocato dei
brutti tiri alla storia. Sono anch’essi capodanni. Il capodanno della storia
romana, o del Medioevo, o dell’età moderna. E sono diventati cosí invadenti e cosí fossilizzanti
che ci sorprendiamo noi stessi a pensare talvolta che la vita in Italia sia
incominciata nel 752, e che il 1490 0 il 1492 siano come montagne che
l’umanità ha valicato di colpo ritrovandosi in un nuovo mondo, entrando in
una nuova vita. Cosí la data diventa un ingombro,
un parapetto che impedisce di vedere che la storia continua a svolgersi con
la stessa linea fondamentale immutata, senza bruschi arresti, come quando al
cinematografo si strappa la film e si ha un intervallo di luce abbarbagliante.
Perciò odio il capodanno. Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno.
Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno.
Nessun giorno preventivato per il riposo. Le soste me le scelgo da me, quando
mi sento ubriaco di vita intensa e voglio fare un tuffo nell’animalità per
ritrarne nuovo vigore. Nessun travettismo
spirituale. Ogni ora della mia vita vorrei fosse nuova, pur riallacciandosi a
quelle trascorse. Nessun giorno di tripudio a rime obbligate collettive, da
spartire con tutti gli estranei che non mi interessano. Perché hanno
tripudiato i nonni dei nostri nonni ecc., dovremmo anche noi sentire il
bisogno del tripudio. Tutto ciò stomaca.”
(Antonio Gramsci, Gennaio 1916, l’Avanti!)
|
Stabilizzazione
LSU
Rosalba Avitabile Frattamaggiore. È
scesa in campo la Regione per finanziare per tre anni consecutivi,
l’assunzione in sei Comuni della provincia di Napoli e uno della provincia di
Avellino la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. Ieri mattina nell’aula
consiliare del comune di FRATTAMAGGIORE c’è stata la firma in calce al
protocollo d’intesa, tra gli enti locali e l’assessore regionale, Corrado
Gabriele, che da via libera all’assorbimento di cento lavoratori socialmente
utili nelle piante organiche municipali. Per ogni lavoratore assunto, la
Regione, verserà ventimila euro all’anno per tre anni. Si è cominciato la
settimana scorsa con i comuni acerrani, ieri
mattina con quelli dell’area frattese, che prevede
la stabilizzazione di 50 lsu, di Frattamaggiore, 15 lsu di Bacoli, 10 lsu di Melito, 5 lsu di Calvizzano, 6 lsu di Procida,
11 lsu di Montoro
Superiore in provincia di Avellino e 10 lsu di
Sant’Antimo. Gli Lsu da stabilizzare ieri dovevano
essere 177, invece Frattaminore e Grumo Nevano, hanno deciso di non firmare per il momento il
protocollo d’intesa per motivi burocratici. Mentre Crispano e Cardito hanno rifiutato categoricamente a priori il
patto, perché su 44 lsu che ha Crispano, l’ente
regionale ha proposto di stabilizzarne solo quattro lavoratori. «Una
battaglia che gli lsu di Crispano portano avanti da
anni» ha spiegato il consigliere Nunzio Cennamo. A FRATTAMAGGIORE il
nodo degli lsu non è completamente risolto,
nonostante la stabilizzazione. Ne resterebbero fuori altri 40. La copertura
finanziaria di quarantacinque milioni di euro per tutta la regione Campania è
prevista solo per tre anni, dopo saranno i Comuni a far fronte alle spese e
alle nuove assunzioni. All’iniziativa erano presenti, oltre il sindaco di Frattamaggiore, Francesco Russo e l’assessore regionale,
Corrado Gabriele, il consigliere provinciale, Enzo Del Prete, il sindaco di Calvizzano, Giuseppe Granata, il sindaco di Melito, Antonio Amente, il
sindaco di Montoro Superiore, Franco De Giovanni -
l’unico ad aver avuto i complimenti dai suoi lsu -
il vice sindaco di Sant’Antimo, Massimo Natale, il commissario prefettizio di
Bacoli, rappresentanti sindacali di Procida.
Fonte
Il Mattino, 15 dicembre 2009
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Comune di Frattamaggiore
Progetto "Pedagogia in piazza"
16, 17 e 18 Dicembre 2009
"Pedagogia
in piazza", nella sua prima edizione, rappresenta il desiderio da parte
dell’Amministrazione di Frattamaggiore di costruire
un momento di riflessione cittadina sull’esperienza educativa, già alta sul
territorio cittadino.
Scrive il
prof. Bruno Schettini, della Seconda Università degli studi i Napoli e
Direttore di Pedagogia in piazza: "La Pedagogia, come la Filosofia, ha
una domanda paradossale, e perciò imperitura, alla quale nessun secolo potrà
mai dare risposta definitiva, perché è come un comando interiore indipendente
dal colore, dalla fede, dall’etnìa, dalle idee, dal
genere, dal grado di istruzione e cultura, dalla latitudine e dalla
longitudine: Come essere libro, essere autonomi, essere se stessi
responsabilmente" Ma, la libertà, l’autonomia, la crescita sono processi
che rispondono ad una domanda di senso: come posso io, qui e ora, «essere
libero», «essee autonomo», «essere in crescita»,
quindi cambiare? Queste sono domande che devono porsi tutti: gli educatori,
gli insegnanti, i genitori, gli amministratori, i ricercatori, i sindacalisti
perché questo vuol dire nutrire il desiderio di proporre continuamente la
democrazia del sapere e della vita per sé e per gli altri."
"Pedagogia
in piazza" vedrà per tre giorni alternarsi tavole rotonde, seminari,
spettacoli teatrali e proiezione di film. Saggiando...Teatrando
il Sud…Memorando…Canzonando…Educando…Navigando…Filmando
il sud...
E'
un'iniziativa che fa onore a Frattamaggiore e, quel
che più conta, si inserisce bene in quel "Rinascimento del
Meridione" che acquista valore e credibilità quando non è un’operazione
di vertice ma qualcosa che sale dal territorio. Frattamaggiore
è uno splendido esempio di mobilitazione di energie positive, tanto più che
la geografia colloca Frattamaggiore, in quella
periferia a nord di Napoli, ad appena 22 km da Casal di Principe , dunque in un
contesto difficile.
Orbene, se
tale è il contesto, a maggior ragione ha risalto la capacità di Frattamaggiore di guardare avanti e lontano, una capacità
che, d'altronde, non è nata ieri.
Invito fronte
Invito retro
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Intervento del Gruppo Consiliare
"Libera Democrazia"
alla Cerimonia di Intitolazione della
Sala Consiliare
al Sindaco Raffaele Galante
Per ricordare la vita di Raffaele
Galante,
volevamo andare oltre, con voi, avanzando una tesi.
La tesi mira a dimostrare che in una piccola Città come Crispano, esiste un
unico filo conduttore tra la politica, la poesia e il primo cittadino.
La parola chiave che li unisce è “sintesi”
1. La Politica
La Politica non è un comitato d'affari, ma Scienza applicata che edifica un
domani migliore per i nostri figli. Come spesso dice zio Biagio, la politica
è un’arte nobile.
La politica, quindi,
è la sintesi tra la teoria e la pratica operatività.
2. La Poesia
La Poesia è l'arte di usare, per trasmettere il proprio messaggio, tanto il
significato semantico delle parole quanto il suono ed il ritmo che queste
imprimono alle frasi; la poesia ha quindi in sé alcune qualità della musica e
riesce a trasmettere emozioni e stati d'animo in maniera più evocativa e
potente di quanto faccia la prosa.
La lingua nella poesia, infatti, ha una doppia funzione di vettore sia di
significato che di suono, di contenuto sia informativo che emotivo.
A questi due aspetti della poesia se ne aggiunge un terzo, la sintesi,
quando una poesia, invece che letta direttamente, viene ascoltata: con il suo
linguaggio del corpo e il modo di leggere, il lettore interpreta il testo,
dandogli, inevitabilmente, una dimensione teatrale.
3. Il primo cittadino
Il Sindaco, una volta eletto, non è più l’espressione di una sola parte
politica, ma diviene il primo cittadino, l’uomo che si fa garante della carta
dei diritti di cittadinanza.
Il Sindaco è quindi la sintesi politica di un governo che agisce, in
ogni caso, nel rispetto delle regole e della pluralità delle idee
rappresentate in Consiglio Comunale.
Raffaele Galante, era la sintesi.
Era un politico, era il nostro Sindaco,
era il verso e l'armonia che lo governa.
Libera
Democrazia
Crispano,
5 Dicembre 2009
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Manifesto
Politico
Libera
Democrazia
Avanziamo l'idea di un
cantiere per
"La Città che
Vogliamo"
11 Novembre 2009
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Programma
Libera
Democrazia, che nel 2008
ha pubblicato e distribuito gratuitamente alla
cittadinanza circa quattromila copie del libro “La Città che Vogliamo”,
ancora una volta usa il Libro come elemento chiave nel suo agire
istituzionale.
Come mai
ancora una volta il Libro?
Il Libro è
Lumaca, perché la lettura è sapore del viver lento.
Ci
incoraggia l’idea di farvi partecipe di un’iniziativa che vuole fornire
un’ulteriore occasione di crescita culturale sia per i nostri giovani che per
quanti a loro beneficio profondono tutte le proprie energie.
La Cultura è un bene prezioso e lo è ancor di più quando perde la sua
dimensione statica e diviene un modo d’essere. Anche i Luoghi della Cultura
acquistano vitalità quando sono attraversati da fremiti e stimoli
intellettuali diversi da quelli che sono loro istituzionalmente associati,
per questo l’iniziativa è stata inserita anche tra gli eventi Ministeriali
legati al progetto "Ottobre, piovono libri 2009" (Codice:
A10B8356).
Per questi
motivi, ci pregiamo di invitarvi alla Festa del Libro ove si terranno dibattiti,
incontri con gli autori, caffé letterari e una
fiera del libro. Il tutto si svolgerà nella palestra della Scuola
Elementare dell'IC “S. Quasimodo” di Crispano (Na),
sita in via Cardito, nei giorni di sabato 24 e
domenica 25 ottobre 2009.
Gruppo
Consiliare
Libera
Democrazia
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CRISPANO
"Area Pip, il Comune vuole l'immobilismo"
In qualità di ex Presidente
ed oggi componente del Consiglio di Amministrazione della Società Consortile
"Sviluppo Crispano" -consorzio di imprenditori interessati alla
zona PIP di Crispano- voglio ribadire alcune
considerazioni dopo il reportage sul degrado della zona Pip
di Crispano e sull'immobilismo del consorzio, pubblicato da
"Mosaico" sul numero del 5 settembre 2009 a cura del direttore
Giovanni De Cicco.
Il
consorzio "Sviluppo Crispano" si trova nel totale immobilismo, è
privo di quel necessario e utile lavoro di squadra che serve per il
definitivo decollo dell'area. In questi giorni c'è da definire anche il suo
futuro; infatti, attualmente il consorzio è composto da 37 soci, di cui solo
13 risultano assegnatari e proprietari dei lotti di terreno nella zona Pip, ciò comporta una difficoltà di funzionamento
nell'assemblea dei soci, visto che i 13 soci non rappresentano certamente la
maggioranza e quindi non possono prendere iniziative immediate né possono
progettare soluzioni per il decollo del Piano di Insediamento Produttivo.
Ad oggi l'organismo è rimasto così come l'ho lasciato quando ero Presidente e
nonostante le numerose sollecitazioni il Comune non delibera la revoca della
graduatoria che comporterebbe l'esclusione dal consorzio degli imprenditori
che hanno rinunciato all'assegnazione del terreno.
Inoltre, non è stato ancora deciso nulla sulla superficie da edificare,
sull'indice di copertura, sugli oneri concessori e sulla tipologia dei
manufatti. Tutti noi proprietari già di un lotto siamo i primi a chiedere il
rinnovo dei vincoli urbanistici, ormai scaduti da tempo, affinché
l'Amministrazione presto possa indire un nuovo bando di partecipazione a
disposizione di quegli imprenditori realmente interessati ad investire in
città e quindi al decollo della nostra area Pip.
La mia
storia è emblematica. Ho presentato una richiesta di concessione edilizia a
Giugno e non ho ancora ottenuto una risposta dall'Ufficio Tecnico. Eppure, in
un periodo di forte difficoltà economica, bisognerebbe incentivare e premiare
imprenditori che, nonostante tutto, mostrano coraggio e determinazione nel
realizzare un progetto di sviluppo che, tra le altre cose, aiuterebbe anche
numerosi giovani crispanesi con la nascita di nuovi
posti di lavoro.
Tutti noi,
già proprietari dei lotti, chiediamo quindi una valida collaborazione
all'Ente Comune, che invece mostra di non aver nessun interesse a realizzare
quel progetto che potrebbe diventare in poco tempo l'unica vera realtà
economica e produttiva del nostro paese.
20
Settembre 2009
Biagio Cennamo
Componente
CdA di "Sviluppo Crispano"
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Raffaele Galante, la memoria
Raffaele
Galante era come uno sguardo dolce ma forte, di quelli che poi ricordi e su
cui pensi, rifletti e poi non dormi. Testa dura, disponibile con e per tutti.
Spesso faceva lezione in silenzio, dava l’esempio, era per palati fini.
Sapeva anche ascoltare in silenzio e successivamente ne faceva tesoro. A chi
non manca Raffaele Galante? Noi di Libera Democrazia alla sua morte gli
donammo una poesia, ma ora, come già abbiamo proposto in Consiglio Comunale,
avanziamo la richiesta di decretare tra le azioni istituzionali dell’Ente
Comune una “Scuola” per Pubblici Amministratori intitolata a lui. Lui, amava
la Politica.
Crispano, 20
Settembre 2009
Nunzio
Cennamo
A Raffaele
In silenzio,
ti sei alzato in punta di piedi,
come un gabbiano ipotetico.
In silenzio,
questa città ti è stata vicina,
come in una corrispondenza d’amorosi sensi,
celeste dote degli umani.
In silenzio,
sol chi non lascia eredità d’affetti
poca gioia ha dell’urna.
In silenzio,
ti vogliamo bene.
Libera Democrazia,
20
Maggio 2009
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Crispano,
Amministrative del 2010:
La svolta
E’ il caldo delle passioni che
rende oramai i tempi maturi per dare una svolta alla politica locale.
A Crispano, la politica, resa ancora più debole dal dolore, è stata offesa,
strappata, tirata da un lato dall’ignoranza dominante tra la classe politica
locale e dall’altro da un popolo ormai distante.
Considerato il contesto, la via potrebbe risiedere nel determinare una
soluzione elastica che tenga conto delle turbolenze che verranno da qui a
breve, nel pieno della campagna elettorale.
Quindi, nessun corpo politico “meccanico”, rigido, chiuso nei suoi schemi, ma
una soluzione elastica di avanguardia che porti brevemente al governo del
paese nuove intelligenze capaci di disegnare un futuro sia da un punto di
vista macro e micro-economico che culturale.
Crispano, 6 Luglio 2009
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Modello e realtà
"Modello è lo schema tipico
di un determinato fenomeno, di una determinata legge. Il succedersi in modo
uniforme dei fatti permette di fissarne le leggi, di tracciarne gli schemi,
di costruirne i modelli. Purché non si diano a queste astrazioni
dell'intelletto valori assoluti, esse hanno una ragguardevole utilità
pedagogica: servono mirabilmente per riuscire a collocarsi nel centro stesso
dell'atto fenomenico che si svolge e va elaborando tutte le sue possibilità,
tutte le sue tendenze finalistiche. E quando si è riusciti a compiere questo
atto iniziale, il più è fatto: l'intelligenza riesce ormai a sorprendere il
divenire del fatto, lo comprende nella sua totalità e quindi nella sua
individualità. Il modello, la legge, lo schema sono in sostanza espedienti
metodologici che aiutano a impadronirsi della realtà; sono espedienti critici
per iniziarsi alla conoscenza e al saper esatto...."
(MODELLO
E REALTÀ, Antonio Gramsci)
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ELEZIONI
EUROPEE 2009
Facciamoci
del male da soli!
Nessuna
delle due supera il 4%
Rifondazione 3,4%
Sinistra e Libertà 3,1%
Risultati
Europee
Comune di
Crispano
Elettori:
9.216
Votanti:
5.571 60,44%
Schede
bianche: 206 3,69
%
Schede
nulle:
208 3,73 %
IL POPOLO
DELLA LIBERTA'
2.140
41,49 %
------------------------------
PARTITO DEMOCRATICO
1.810
35,09 %
-------------------------------
DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
443
8,59 %
------------------------------
UNIONE DI CENTRO
359
6,96 %
-------------------------------
RIFOND.COM.
174 3,37 %
-------------------------------
SINISTRA E LIBERTA'
99 1,91 %
--------------------------------
LA DESTRA-MPA
51 0,98 %
-------------------------------
FIAMMA TRICOLORE
36
0,69 %
---------------------------------
LISTA MARCO PANNELLA -
EMMA BONINO
23
0,44 %
-------------------------------
LEGA NORD
14
0,27 %
---------------------------------
LIBERAL DEMOCRATICI -
MAIE
7
0,13 %
---------------------------------
FORZA NUOVA
1
0,01 %
---------------------
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Quando
il rimedio è peggiore del male
Crispano,
4 Giugno 2009
Nel libro “La Città che Vogliamo”,
pubblicato nella precedente elezione comunale, noi abbiamo proposto che la
spazzatura doveva essere pagata a peso o a persone come avviene in tutti i
paesi Europei civilizzati, perché non sono le abitazioni a produrre la
spazzatura ma le persone. Pertanto, in virtù del principio di buona fede,
correttezza e ragionevolezza, riteniamo inapplicabile la normativa presa a
riferimento dal PD e dal PDL, non solo per la sua difformità alla normativa
Europea, ma perché a Crispano, moltissime abitazioni non dispongono del
certificato di abitabilità, e parecchie fogne non sono state ancora
collaudate dall’ufficio tecnico; pertanto le abitazioni non possono essere usate
come parametro di riferimento fino a quando non saranno munite del
certificato di abitabilità.
Rifondazione Comunista, invita i cittadini e le forze produttive, ad
“armarsi” sempre di più delle ragioni giuridiche per difendersi dagli abusi e
dai soprusi, in applicazione all’art.1341 del codice civile, e invita la
popolazione tutta a non lasciarsi dividere dagli inganni e dalle calunnie che
si mercificano durante la campagna elettorale.
L’Alternativa è provare a votare insieme affinché questa farsa elettorale si
trasformi in una grossa occasione per spezzare la spirale del cattivo
infinito, dove il rimedio si rileva peggiore del male stesso:
• Alla mancanza di parcheggi adeguati a norma, si rimedia multando i
cittadini in difficoltà a parcheggiare la propria auto.
• Alla mancanza di criteri e di indirizzi nella gestione della Pubblica
Amministrazione, si rimedia con l’effimero e con i volti dei candidati, a
discapito delle idee e dei programmi.
• Nel campo della sanità, alla degenerazione delle cellule nel tessuto umano,
si rimedia bombardando l’intero tessuto umano, provocando la morte delle
cellule sane prima delle cellule degenerate.
• All’aumento della disoccupazione si rimedia con i licenziamenti e con la
chiusura di fabbriche.
• Alla mancata attuazione della Costituzione si rimedia proponendone il
cambiamento.
Per questo, Rifondazione Comunista ti invita ad una Nuova Unità, finalizzata
ad edificare un nuovo modello sociale e civile, già esistente in altri paesi
Europei, per la piena attuazione della Carta Costituzionale, per
l’emancipazione degli oppressi, per una società di liberi e uguali.
Vota
Comunista !!!
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CRISPANO
ALESSANDRO URZÌ Crispano. Profondo
cordoglio ha suscitato nella cittadinanza e nelle istituzioni locali, provinciali
e regionali la dipartita di Raffaele Galante, sindaco di Crispano.
Quarantasei anni, crispanese doc, lascia la giovane
moglie: Maria Capasso e tre figli, di 8, 16 e 21 anni. Sindaco di CRISPANO
dall'aprile 2008, a
capo di una coalizione di centrosinistra, ha ricoperto la carica di assessore
all'urbanistica dal '98 al 2005. Lunga la carriera politica, cominciata negli
anni '90, quando fu eletto capogruppo consiliare dei diesse,
che all'epoca erano all'opposizione. Dirigente regionale e leader locale del
Pd, Lello, come lo chiamavano gli amici, è stato stroncato da un male
incurabile, che lo ha colpito già da qualche tempo e che ha sempre affrontato
con grande forza, coraggio e determinazione, dedicandosi completamente alla
famiglia, al mandato di primo cittadino e di dirigente politico, cercando
sempre nelle sue azioni di guardare innanzitutto al benessere dei suoi
cittadini ed al rilancio del suo paese. Funzionario dell'Ansaldo da oltre 20
anni, si era messo in aspettativa, per dedicarsi completamente alla sua
missione, cercando di fare uscire CRISPANO dal periodo grigio del
commissariamento. I funerali, oggi 21 maggio, alle 10,30, nella chiesa di San
Gregorio Magno, in via Lutrario.
il Mattino, 21
maggio 2009
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Consiglio Comunale
Comune di Crispano
28 Aprile 2009
Documento
sull'ordine Pubblico
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Crispano, 25 Aprile 2009
ALLE
FRONDE DEI SALICI
E come potevano noi cantare
Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Salvatore Quasimodo
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Elezioni Provinciali
6 e 7 Giugno 2009
Pasquale
Grimaldi,
Astrofisico, Docente.
E’ lui il candidato di Rifondazione Comunista alle Elezioni Provinciali del 6
e 7 Giugno nel collegio Frattamaggiore, Frattaminore, Crispano. Lo comunicano in una nota
congiunta i segretari dei tre circoli, Angelo Salomone, Pietro Capuano e
Nunzio Cennamo. “Il nostro candidato, Pasquale Grimaldi, garantisce una
proposta alternativa per la Provincia di Napoli e pone l'attenzione sui temi
del lavoro e della scuola”.
“Abbiamo chiesto a Grimaldi di contribuire con la sua candidatura –
aggiungono i tre segretari - poichè rappresenta una
scelta identitaria e di continuità nel percorso
della Rifondazione del Partito. Il candidato di Rifondazione in questo
collegio come il candidato alla Presidenza, Tommaso Sodano, rappresentano la
vera alternativa per battere questa destra ultraliberista, populista,
trasformista e autoritaria.”
Pasquale Grimaldi classe 1959 è laureato in Fisica, con specializzazione in
Astrofisica ha collaborato con l’ Università di Napoli e con il National Solar Observatory (New Mexico,
USA). Attualmente insegna Matematica e Fisica, presso l’Istituto Superiore Polispecialistico "Gandhi"di Casoria.
Grimaldi, da sempre vicino alla corrente della sinistra ingraiana
del Pci, ha aderito sin dal 1991 al Movimento della Rifondazione Comunista
poi Partito della Rifondazione Comunista, ricoprendo il ruolo di
coordinatore, prima, e di segretario, poi, della sezione di Frattamaggiore del Partito.
Secondo Pasquale Grimaldi, “C'è bisogno di una ripresa del protagonismo
sociale, quel protagonismo che deve essere la vera risorsa alternativa non
solo rispetto a Berlusconi ma rispetto alle politiche delle destre chiunque
le pratichi”.
“Dunque alla Provincia di Napoli e in Europa il 6 e 7 giugno - continua
Grimaldi - con la Lista Comunista Anticapitalista costruita con Rifondazione
Comunista, Comunisti Italiani, Socialismo 2000 e Consumatori, insieme,
proviamo a riaccendere la partecipazione, la speranza, la politica nel suo
senso più alto di agire culturale, di percorso di liberazione umana e
sociale”.
COMUNICATO STAMPA
PRC Frattamaggiore, Frattaminore, Crispano
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Volantone
delle MINORANZE
Zona PIP a
Crispano
Consiglio Comunale del 20 marzo 2009
Il PD propone lo scioglimento del
Consorzio
Volantino congiunto delle minoranze consiliari
21 Marzo 2009
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Dalla critica
dell’economia politica
all’orizzonte della
liberazione
sette
riflessioni sull’identità comunista
di Rino Malinconico
Documento-Manifesto
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INVIDIA
di Giuliana Proietti
L'invidia è anzitutto un
sentimento doloroso, che si impone spesso contro la propria volontà e del
quale è difficile liberarsi attraverso riflessioni di tipo razionale.
L'invidia comporta infatti
sentimenti negativi, che sfiorano il rancore, l'odio, l'ostilità verso chi
possiede qualcosa che l'invidioso non ha. L'invidia agisce allora come un
meccanismo di difesa, come un tentativo di recuperare la fiducia e la stima
di sé stessi, attraverso la svalutazione di chi ha di più: in termini di
fortuna, di successi personali, di possibilità economiche ecc…
Il sentimento dell'invidia è
sempre stato condannato dalla società, tanto che essa è considerata, dal
punto di vista morale, un 'vizio'. L'invidioso infatti ha il 'vizio' di
svalutare le persone che percepisce come 'migliori' di sé e spesso non si
limita al pensiero o alle fantasticherie di tipo aggressivo e distruttivo, ma
cerca di danneggiare oggettivamente l'invidiato, ostacolandolo in ogni suo
progetto o iniziativa. Egli infatti è 'colpevole', agli occhi dell'invidioso,
per essere apprezzato e stimato dalla società più del dovuto, e comunque più
di quello che l'invidioso desidererebbe, anche in confronto a sé stesso. La
consapevolezza che il soggetto odiato a causa dell'invidia non nutra alcun
sentimento negativo nei confronti dell'invidioso non migliora in quest'ultimo
il rancore e l'ostilità provata. Quasi nessuno ammette di essere invidioso.
Pochissime persone ne parlano apertamente, perché svelare questo sentimento è
come rivelare al mondo la parte più meschina e vulnerabile di sé stessi, cosa
che non fa piacere a nessuno, nemmeno a chi tende ad autodenigrarsi
o a svalorizzarsi continuamente. Per questo motivo è più frequente osservare
e analizzare l'invidia negli altri, piuttosto che nei propri pensieri e
comportamenti.
Esistono poi due tipi di invidia :
quella buona e quella cattiva.
L'invidia buona rappresenta
comunque un sentimento doloroso, lacerante, che si prova nel vedere qualcun
altro riuscire dove e come noi vorremmo per noi stessi, ma in questo caso non
si provano sentimenti negativi di odio e rancore per l'invidiato, non si
cerca di ostacolarlo, o di togliergli ciò che possiede o ha ricevuto in
premio. L'invidia 'buona' corrisponde all'emulazione: un desiderio profondo
di arrivare allo stesso livello dell'altro, anziché abbandonarsi allo
scoramento o alla maldicenza e alla denigrazione dell'altro più fortunato.
L'invidia positiva è dunque uno stimolo, una motivazione verso l'automiglioramento: colmando le proprie lacune e
valorizzando i propri punti di forza, si cerca di somigliare sempre di più al
modello vincente rappresentato dall'altro. Nella cultura americana questi
comportamenti di emulazione, di invidia positiva, sono perfettamente
accettati e vi è anzi una incitazione esplicita ad identificarsi con il vincitore.
Ciò non accade nelle culture
latine, dove invece chi è più bravo o ha più fortuna non fa che umiliare gli
altri, mettendo in evidenza l'altrui insufficienza, l'altrui sfortuna,
generando malumori, complessi di inferiorità e desideri di rivalsa, anche con
mezzi illeciti o illegali. L'invidia 'cattiva' è infatti quella che non
prevede e non auspica null'altro che il male, la sfortuna e la definitiva
sconfitta dell'odiato rivale.
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Manifesto
Politico
Libera Democrazia
Crispano, 30 Gennaio 2009
La Lumaca,
simbolo
della Scienza della Politica della non violenza, non vive più sull'onda
dell'entusiasmo come qualche mese fa, certa che il guaio non è che al mondo ci
sono troppi sognatori, ma che ce ne sono troppo pochi. Come noi la pensava
anche John Dewey che in tal senso diceva:
“Ogni passo avanti nella scienza è partito da un nuovo spunto
dell’immaginazione”.
Noi
crediamo che la Politica non sia comitato d'affari, ma Scienza applicata che
edifica un domani migliore per i nostri figli.
Noi
crediamo in queste calde utopie e, come disse Gramsci, abbiamo il
"brivido della passione".
Noi
oggi siamo un gruppo di minoranza e quindi non realizzeremo la città che
vogliamo:
· Legalità e questione morale;
· Internet senza filo gratis per
tutti;
· Laboratori cognitivi e spazi
autogestiti;
· La qualità totale nella Pubblica
Amministrazione;
· Il Bilancio Partecipativo come
esempio di Democrazia partecipata;
· Sviluppo occupazionale e
culturale;
· Riassetto del territorio e
questione abitativa;
· Metodo Thor e Nettezza urbana;
· Una città con nuove architetture
per una “diversa” normalità
Noi però
siamo giovani e quindi abbiamo una accezione positiva della variabile
“tempo”, e quindi siamo certi che realizzeremo nel prossimo futuro quello in
cui crediamo; ma per ora, data la nostra posizione di minoranza, vi possiamo
solo promettere, come diceva Don Milani,
“che vi diremo sempre la verità di ogni cosa, sia che faccia comodo alla
nostra ditta, sia che le faccia disonore.”
La Lumaca
continuerà a vivere la vita con la serenità di chi ha con se ciò che serve:
Equilibrio,
Ali e Amore
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Ancora… riflessioni e
bilanci
sul governo della
città!
Questa giunta Municipale spesso si
vanta di nascere e di voler crescere nel segno della continuità con la Giunta
Esposito.
E’ vero, ci somiglia, ma forse è
ancora peggio!
Una premurosa nota vogliamo porgerla
anche all’Assessore ai Lavori Pubblici.
Sig Assessore, Vi vantate di aver
espletato in data 25 novembre 2008 una gara di appalto per il rifacimento di
strade e marciapiedi cittadini. Ma la determinazione di questa gara non era
dei Commissari?
I Commissari sono andati via dal
mese di aprile e Voi avete impiegato ben sette mesi per espletare una gara,
le cui opere ancora non sono state realizzate, complimenti per
l’efficienza e l’efficacia!
Sempre nel segno della continuità
amministrativa, facciamo notare alle SSLL che ci sono ancora diverse strade
che da venti lunghi e bui anni aspettano una semplice pubblica illuminazione,
vergognatevi!
Perché non smantellare quel
“mostro erto” in Via Cardito che paralizza mezzo
paese?
Tanto quella bella idea non
serve più per adornare il palazzo Vitale, perche è stato distrutto!
Datevi da fare per la costruzione
di case popolari, lo stato ha stanziato fondi ed a Crispano ci sono
bisogni e zone per realizzarle!
Evitate di pensare soltanto
all’edilizia speculativa, il comune di Crispano ha bisogno di strutture ed
infrastrutture efficienti e non di essere ricolmato di colate di cemento.
Forse faremo la fine di un paese vicin…O..rta?
Alla Giunta ed al Sindaco Raffaele
Galante consigliano di prendere, se non altro, spunto dal Comune di
Sant’Antimo, che ha stanziato un Fondo Speciale per la creazione di nuove
imprese artigiane e per l’incremento dell’occupazione (150.000
euro) ed ha esentato per tre anni i piccoli artigiani dal pagamento della
TARSU
Mentre a S.Antimo
si pensa a come incentivare l’Economia e l’Occupazione
a Crispano
le minoranze aspettano ancora che
il Sindaco si decida a convocare il Consiglio Comunale per discutere
della Zona Industriale!!!
I GRUPPI DI
OPPOSIZIONE CONSILIARE
24
Gennaio 2009
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FESTE, FESTINI E
FESTICCIOLE
Neanche questo è
più arte Vostra!
Le feste sono passate e quasi
nessuno si è accorto che la Giunta Comunale ha speso più di 20.000,00 euro in
Presepe vivente, auto-celebrazioni e altre piccole feste e festini.
Intanto sono trascorsi più di otto
mesi di amministrazione e gli assessori comunali non hanno dato alcun segno
della loro presenza.
CHI
LI HA VISTI?
E ci riferiamo all’Assessore alla Pubblica
Istruzione che oltre a non capire le dinamiche interne alle Istituzioni
Scolastiche è perfino incurante dei piccoli problemi della scuola: lascia la
scuola elementare della ex casa del fascio senza riscaldamento, la scuola
media con i topi, qualche lavandino rotto e qualche aula che bisogna
frequentare solo con l’ombrello!
Ci riferiamo all’assessore al Commercio
al Decoro ed all’Arredo Urbano. Neanche ricordiamo più il suo nome. I
cittadini si aspettavano almeno qualche fioriera per le strade, invece le
strade fanno bella mostra solo di erbacce, buche e pozzanghere.
E ci riferiamo all’assessore alla Cultura
che forse non sa che una ricostruzione della cultura va condotta in
cooperazione critica con gli altri, in una rete cittadina che si alimenta di dubbi
e di domande, dove si innescano meccanismi utili ad una paziente operazione
di scomposizione e ricostruzione delle nozioni-saperi. Questo è l'unico
antidoto ad una tendenza che ci fa apparentemente più istruiti ma in verità
più fragili nella conoscenza e nella capacità di interpretazione della
realtà.
Degli altri parleremo nei prossimi
manifesti, ma intanto riteniamo doveroso rappresentare alla cittadinanza che
neanche ciò che interessa alla maggioranza consiliare P.D.,
ovvero l’edilizia, riesce a decollare e non certamente per colpa delle
minoranze.
Signori della maggioranza,
Vi invitiamo a governare, perché il Comune, che viene da una gestione
commissariale, non ha bisogno di amministratori in “stallo” ma di
rappresentanti dello Stato operativi, efficaci ed efficienti.
……. E se Diogene cercava “l’uomo di notte con
una lanterna in mano”, i cittadini tutti cercano amministratori validi sul
Comune di Crispano.
I GRUPPI DI
OPPOSIZIONE CONSILIARE
Gennaio 2009
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A Crispano, finalmente, hanno strappato la coperta dell’omertà
Sono ormai anni che Noi di
“www.opartigiano.it” enunciamo: "NO all’omertà e alla diffamazione in
rete".
La nostra consapevolezza viene
anche dalla lettura della parola di Isaia: "Trasformeranno le loro spade
in falci, le loro lance in vomeri: un popolo non muoverà più guerra contro un
altro popolo e non si eserciterà nell'arte della guerra".
A Crispano, nei blog locali, pieni di anonimia, omertà e diffamazioni di ogni
genere, manca il "brivido della passione". Lì, in quei luoghi
virtuali, si sono consumati cittadini che non sanno soffrire, con-patire, con-gioire. A
Crispano, da sempre, esistono diverse "pettegole" che lavorano al
servizio di qualcuno o qualcosa. Spesso sono capaci di incidere sullo strato
debole della popolazione concertando "musiche" orchestrate ad arte.
Tutto questo non deve meravigliare, visto che l’intervento di frange
reazionarie è tipico dei piccoli centri di provincia quando insistono azioni
di riscatto o rinascita.
“www.opartigiano.it” vuole semplicemente dirvi: amici miei, non abbiate paura
di scaldarvi alle calde utopie. Da vecchi vi scalderete alla brace del fuoco
che è divampato nella vostra giovinezza. Prenderete le molle per togliere la
cenere e troverete qualche carboncino ancora acceso, quello che è divampato
nella vostra giovinezza al "brivido della passione", per scaldarvi
un pochino.
Crispano, 9 Gennaio 2009
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Auguri
Auguri ai bambini,
Auguri a chi ha perso il
lavoro e a chi non l’ha mai trovato,
Auguri agli emigranti
portati dagli scafi e dalle zattere,
Auguri a chi fa i
turni di notte e ha sempre sonno,
Auguri a chi è solo e
senza ombrello e fuori piove a dirotto e non sa dove andare,
Auguri ai pensionati
al minimo e alla loro minima esistenza quotidiana,
Auguri a chi aspetta
il risultato della Tac,
Auguri a chi si fa le
pere e si sente come un libro mai scritto,
Auguri a chi si sente
un pesce rosso prigioniero della piccola vasca,
Auguri a chi è depresso
e si sente come una penna senza inchiostro,
Auguri a chi prende
partito, a chi sceglie di schierarsi,
Auguri a chi governa e
non si dimentica delle troppe ferite inferte dal potere,
Auguri a noi,
Auguri a voi e alle vostre
passioni.
Crispano, 25 Dicembre
2008
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Il
consumismo ci rende analfabeti
Con frequenza
ossessiva uno spot televisivo ci ricorda il nostro modello di vita. “Le
tue marche, la tua storia”. Una sintesi che racconta quanto sia diventata determinante
nella costituzione della nostra identità la relazione, reale o immaginaria,
con il mondo delle merci. Una condizione che accomuna ogni condizione e
classe sociale, sia che il consumo sia reale sia che agisca
come desiderio.
Non esiste sistema
educativo, né luogo di trasmissione di valori e di comportamenti tanto
pervasivo quanto l'esposizione al sistema complesso e articolato delle merci.
Nasciamo in quel
reticolo simbolico e dalle merci riceviamo le gerarchie di valore, i nessi
interpretativi delle cose e degli altri esseri umani.
Un tempo
l’educazione era un portare con mano dal non sapere alla conoscenza le
persone, soprattutto i piccoli. Oggi questo non è più, siamo da sempre
collocati nel mezzo di un sapere e di una cultura organizzata, non solo
nell’occidente consumista; consumare e/o desiderare hanno dimensione
globale, costituiscono un linguaggio universale.
Per questa ragione
il moderno
analfabetismo deriva più dall’eccedenza delle informazioni e
dei simboli che dalla loro privazione. I saperi, come le merci, ingorgano e
creano un rumore di fondo in cui non è facile acquisire un sapere utile e
critico.
Una pedagogia
efficace dovrebbe, in ogni epoca della vita, decostruire criticamente questo
ambiente affollato di saperi
e simboli.
Forse in questo contesto va cercato il nodo cruciale della crisi “educativa”
della famiglia, della scuola e di ogni altro soggetto che intenda, in ogni
epoca della vita, comunicare un suo sistema di interpretazione del mondo.
Non solo quindi le
merci, consumate e/o desiderate, insegnano molte cose del mondo e regolano
l'orizzonte della realtà, ma esse stesse veicolano un senso e stabiliscono
relazioni tra le persone. Si aggiunga anche che la cultura, in quanto
merce, posseduta, acquistata, scambiata, non sfugge a questa dimensione
“totalitaria” dei processi di formazione del senso comune.
Per reagire
all'analfabetismo da eccedenza si deve considerare la cultura come una
paziente operazione di scomposizione, ricostruzione delle nozioni,
ricomposizione critica delle informazioni, risistemazione delle gerarchie di
valori, un'abitudine a considerarne la
genealogia. Per capire perché ho un'opinione, devo sapere
come e perché si è formata.
La magia, e la miseria, delle merci sta nell'essere realtà senza svelare il
processo di produzione, il lavoro, la sofferenza, lo sforzo, il costo che ne
permettono l'esistenza.
I processi di
formazione della cultura, come il vero sapere critico, devono fare i conti
con la genealogia, la storia e l'origine, della realtà presente, unica
condizione per non subirla e poterla liberamente cambiare e determinarla. La
crisi della democrazia ha molto a che vedere con questo stare acriticamente
in un mondo già tutto dato, in cui le informazioni e i saperi, per il fatto
stesso che sono trasmessi, assumono verità e credibilità. Sempre più il
potere sta nelle mani di chi riesce a manipolare e governare l'universo dei
simboli e delle merci.
Una ricostruzione dei saperi condotta in cooperazione critica con gli altri,
in una rete che si alimenta di dubbi e di domande è l'unico antidoto ad una
tendenza che ci fa apparentemente più istruiti ma in verità più fragili nella
conoscenza e nella capacità di interpretazione della realtà. Anche il
ricorrente bisogno di trovare un'identità nel sacro e nella trascendenza è un
segno di un indebolimento generale della conoscenza critica e dell'opprimente
mercificazione del sapere. Quanto lo è l'asservimento della scienza al
mercato.
Così, nel declino
della curiosità e dell'indagine critica, viene a mancare alla società una
possibilità fondamentale di liberazione e autodeterminazione.
Scipione Semeraro
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Zona PIP: La
storia infinita
ALESSANDRO URZÌ (Il Mattino).
Crispano, 25 Novembre 2008.
Via libera al decollo dell'area Pip. Sono stati assegnati agli imprenditori aventi
diritto, davanti al notaio, in base alla graduatoria stilata dai commissari
prefettizi, i primi 13 lotti sui 39 previsti. Entro 60 giorni, dovrebbero
essere rilasciati i permessi a costruire e per l'estate prossima, le prime
aziende potrebbero già essere operative. Soddisfatto il presidente del
consorzio dell'area Pip, Gaetano Cennamo: «Questo
momento è un passo in avanti per consentire a laboratori artigianali e
piccole aziende del centro cittadino di trasferirsi in locali più idonei sia
dal punto di vista logistico, che igienico-sanitario». Dello stesso avviso,
il sindaco Raffaele Galante che parla di «una risposta positiva di
un'Amministrazione da poco insediata, accusata di immobilismo, che sta
cercando di operare nell'interesse della collettività. Abbiamo in programma -
aggiunge il primo cittadino - di procedere alla riqualificazione dell'area e
in particolare del centro servizi, inserendo, con la collaborazione di «Città
del fare», un'agenzia territoriale di sviluppo, che consenta di rilanciare
l'intero territorio». Critico, invece, l'ex presidente del consorzio, Biagio
Cennamo, il quale ritiene che «non solo la stipula davanti al notaio è
stata effettuata con notevole ritardo, l'accordo era stato sottoscritto con i
commissari ad aprile scorso, ma anche che ci sono stati errori nelle
procedure di espropriazione dei terreni e che l'indice di copertura del 20%
andrebbe portato al 50%, come previsto in tutta la regione, altrimenti si
corre il rischio di vanificare il progetto». Centoquarantunomila i metri
quadrati, 39 gli opifici che ospiteranno aziende tessili, calzaturiere e per
la macellazione di polli, un centro per le imprese, dotato di sala convegni,
area ristoro e sale per la formazione professionale. Un complesso, che a
regime dovrebbe dare lavoro a circa 500 persone. Con la zona PIP è
stata offerta a molte piccole aziende che operano nel centro storico, in
locali angusti ed inadeguati, la possibilità di migliorare la loro produzione
e le condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza sul lavoro. L'area del
piano di insediamento produttivo fu individuata nel 1978 con decreto
regionale. Il provvedimento prevedeva nuovi insediamenti produttivi e a
carattere artigianale, per il potenziamento delle attività esistenti sul
territorio di Crispano. Il progetto, per molti anni finì nel dimenticatoio,
per poi essere ripreso nel 1998 dalla giunta, guidata dall'ex sindaco Carlo
Esposito, che lo integrò, attraverso un finanziamento regionale, realizzando
un centro servizi e due capannoni per giovani imprenditori con idee
innovative.
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Crispano, 19 Novembre 2008
Documento
congiunto delle Minoranze Consiliari
Scarica il Documento
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Stabilizzazione L.S.U.
Comune Crispano
Documento1
Documento2
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Ciao Miriam,
le tue canzoni, la tua forza sono entrate ormai per sempre in questa terra e
nel cuore delle donne, degli uomini e dei bambini che ti hanno incontrato e ascoltato
in questi giorni qui con noi. Ma daranno forza e voce a tutti quelli che,
sempre più uniti e numerosi, continueranno il tuo cammino contro ogni
razzismo, contro ogni sopraffazione e segregazione e contro tutte le mafie.
Grazie Mama
Africa.
Corrado Gabriele
L'Assessorato all'Istruzione, Formazione e Lavoro
Le Scuole Aperte della Campania
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Auguri, OBAMA
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L'Istruzione è la
più alta difesa della Libertà.
Stati
Generali delle Scuole del SUD
7-8-9 Novembre
2008 Castelvolturno
www.scuoledelmezzogiorno.com
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Seduta
straordinaria del
Consiglio
Comunale
10 Ottobre 2008
odg. Atto intimidatorio contro
l'Ass. Salvatore Esposito
Documento
comune votato da tutti i gruppi consiliari
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Il PD così vota
in Consiglio Comunale
A Crispano, durante il Consiglio
Comunale del 15 Settembre 2008, su un ordine del giorno di interesse generale
in materia URBANISTICA, su una decisione che può cambiare la faccia di questo
paese, è venuto meno l'esercizio democratico.
Si trattava di deliberare sull'abbattimento e la ricostruzione nel centro
storico, ovvero sul volto del paese in cui vivranno i nostri figli. I
gruppi di minoranza hanno dato la loro piena disponibilità ad entrare nel
merito della questione, chiedendo un rinvio dell'ordine del giorno, questo
per analizzare bene la questione e correlarla ad una visione di insieme del
territorio.
Il risultato è sotto gli occhi di
tutti: hanno deciso di votare subito e comunque su una questione assai
delicata che, se non inserita in una visione di interventi più ampia,
potrebbe favorire solo grosse speculazioni edilizie.
Come mai, solo su questa
questione, tanta fretta nell'agire?
I gruppi di minoranza, al cospetto
dell'arroganza e della prepotenza dimostrata in aula da questa maggioranza, si sono
visti costretti ad abbandonare l'aula consiliare.
Il documento depositato agli atti
Manifesto
Crispano, 16 Settembre 2008
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LA
SCONFITTA DELLA POLITICA CHE GOVERNA
CHI AVEVA DETTO CHE ERANO MEGLIO
PESSIMI POLITICI
CHE PIUTTOSTO OTTIMI COMMISSARI
PREFETTIZI ?
Manifesto congiunto dei gruppi di minoranza
Crispano, 7 Settembre 2008
Il Manifesto
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VII
Congresso
Partito
della Rifondazione Comunista
Giovedì 10 Luglio
ore
19,00
Via Provinciale - Sede
PRC
CRISPANO
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Documento
Politico
di Libera
Democrazia
Consiglio
Comunale
8 Luglio 2008
Scarica
|
Fare politica in
questo paese
E’ malinconico, grottesco o
disperato quell’esperimento estroverso che da mesi, a mezzo “pennivendolo”,
cerca di divulgare nella nostra Città messaggi distorti e demenziali su quel
giornalaccio locale?
Insomma, ancora una volta,
giocando su un probabile incarico, hanno asservito e guidato o trattasi di un
gioco divertente per bambini cretini?
Fatto sta che da mesi si stampa un
“giornale” per narrare, con messaggi distorti, menzogne e volgarità contro
determinate persone.
Come mai? La domanda nasce
spontanea.
Si, come mai tanto accanimento, se
poi, tutto sommato, sono anche probabili componenti di una lista “civetta”,
gente che, tra le altre cose, non conta nulla. Come mai non hanno
neanche il coraggio di scriverle in prima persona certe cose?
La questione, evidentemente, non è
banale. In questo paese, assai piccolo, non è semplice fare politica.
Esistono dinamiche complesse promiscue ad interessi economici forti. Quindi, se
sei contro il “sistema”, nella migliore delle ipotesi, quando sei
fortunato, comprano un “pennivendolo” e gli danno l’incarico di divulgare
menzogne. All’uopo è bene anche ricordare il significato etimologico del
termine menzogna: “volontaria deformazione del vero, affermazione contraria a
ciò che è o si crede corrispondente a verità, pronunciata con l’intenzione di
ingannare.”
Per esperienza vissuta, vi
assicuro che può andarvi anche peggio!
Fare politica “contro”, in questo
paese, significa ricevere esposti anonimi dettati da inimmaginabili e
variopinte fantasie, vedere la propria auto danneggiata e sbattuta su tutti i
giornali, ricevere minacce e raccomandazioni calde di starsene a casa, etc etc..
Allora, forse, non vi
sorprenderete se prenderanno talune decisioni anziché altre, non
perché complesse indagini territoriali hanno indicato quella particolare
linea quale elemento centrale all’interno di un sistema complesso che miri
allo sviluppo armonico di una comunità, ma forse, semplicemente, perché si
vuole colpire, come in una faida.
Allo stesso modo non vi
sorprenderete più se è stato “punito” un artigiano che, gratuitamente
e con passione, ha difeso la zona PIP in questi tre anni. L’unica
nomina della Giunta Esposito che non è stata revocata dalla
Commissione Straordinaria. Un artigiano che è stato nominato non in quanto “trombato”
alle precedenti elezioni ma in quanto assegnatario di un lotto e
sempre in prima linea per l’attuazione della zona PIP.
Ma tutto ciò non deve spaventare,
poiché, come ricorda Gandhi, ogni movimento valido passa sempre
per cinque stadi: l’indifferenza, lo scherno, le ingiurie, la repressione e
quindi il rispetto (o il successo).
Un giorno sarà veramente bello
fare politica in questo paese, speriamo solo che questo giorno non sia assai
lontano.
Crispano, 14 Giugno 2008
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Crispano, Zona
PIP ?
Sono mesi che 14 imprenditori
su 39, quelli responsabili e desiderosi di realizzare nuovi impulsi
socio-economici in questa città, dopo aver versato l’intera somma per
l’esproprio dei suoli sulla zona PIP, non sanno più nulla!
Le domande nascono spontanee: Perché
in questo paese non si vuole realizzare la zona PIP ? Come mai si
vuole dare il nuovo incarico di Presidente del Consorzio a qualche candidato
del PD non eletto (trombato) invece di confermare chi è assegnatario di un
lotto e ha lavorato bene, tanto e gratis ?
Crispano, 10 Maggio 2008
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9 Maggio 2008
Trent'anni fa il barbaro assassinio del giovane di Cinisi.
L'attualità di Peppino Impastato è la sua antimafia sociale
"Ci sono molte
cose per cui sarei disposto a morire,
nessuna per cui sarei disposto a
uccidere" (Gandhi)
Grazie Peppino
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I
computer avranno nuove e potenti funzioni simili al cervello umano
Memristor, un chip che non dimentica.
Scoperto un nuovo tipo di circuito
di GIOVANNI GAGLIARDI
ROMA - Potrebbe essere l'attesa
rivoluzione dell'elettronica: un nuovo tipo di circuito, considerato una
sorta di anello mancante, è stato messo a punto nei laboratori della Hp. E' in grado di ridurre sia i consumi che i tempi
morti, poiché non perde dati una volta tolta l'energia. Ma non solo. Il Memristor, così è stato battezzato questo nuovo tipo di
memoria no-stop, darebbe nuove funzioni ai computer, rendendoli sempre più
simili al cervello umano.
L'esistenza del Memristor era stata teorizzata nei
primi anni Settanta dal professore universitario Leon Chua.
Dopo quasi quarant'anni, grazie alle nanotecnologie applicate
all'elettronica, gli Hp Labs
ora annunciano di essere riusciti a crearne un modello matematico e un
esemplare fisico. Il resistore della memoria, da qui il nome, è stato
realizzato partendo da un composto di due strati di biossido di titanio
attraverso cui è stata fatta passare corrente elettrica e consente di creare
memorie che non perdono i dati una volta tolta l'alimentazione. Chua lo aveva definito come quarto elemento di un
circuito passivo, insieme alla resistenza, al condensatore e all'induttore.
"Riuscire a scoprire qualcosa di nuovo e completamente innovativo nel
campo ormai maturo dell'ingegneria elettronica è estremamente raro" ha
affermato il capo delle ricerche Stanley Williams. I Memristor
integrati sui chip, ha spiegato Williams, funzionerebbero come una memoria
flash, cioè non perdendo il contenuto quando si spegne il computer. Inoltre
richiederebbero meno silicio e consumerebbero meno energia. L'unico neo è la
velocità, che secondo i ricercatori per ora è di dieci volte inferiore a
quella delle attuali Dram, memorie non in grado,
però, di conservare i dati senza alimentazione.
Le memorie basate su Memristor potrebbero sostituire quelle a cambiamento di
fase usate per realizzare dispositivi di memorizzazione a stato solido.
Integrate in un computer consentirebbero di tornare, nel momento
dell'accensione, al punto in cui si era un istante prima dello spegnimento.
Altro impiego interessante potrebbe essere nel cloud
computing, che coinvolge migliaia di server e
sistemi di archiviazione.
Da non sottovalutare, poi, le aspettative che si aprono sul fronte del
risparmio energetico: notevoli, sul fronte casalingo, di tutto rispetto per
quanto riguarda gli enormi server dei colossi dell'informatica e della
ricerca.
Nei laboratori della HP sono riusciti a compattare 100 Gigabit di capacità su
un singolo chip, un salto enorme, se confrontato con i 16 Gigabit disponibili
sulle memorie flash attualmente esistenti.
Ma la prospettiva più affascinate è quella che riguarda l'intelligenza
artificiale. Il Memristor permetterà di creare
computer con funzioni molto evolute di riconoscimento della capacità visiva.
Le nuove, equipaggiate con i nuovi nanocircuiti,
sarebbero in grado di riconoscere volti e oggetti, imparare e associare
eventi passati, apprendendo dall'esperienza e prendendo decisioni.
Esattamente come fa il cervello umano o le intelligenze artificiali di cui da
anni ci parla la fantascienza.
(La Repubblica,
5 Maggio 2008)
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Crispano,
comincia una nuova stagione politica
Sono passati pochi giorni dai
risultati elettorali. Nella nostra comunità c’è stata una scossa di terremoto,
eppure nessuno sembra essersene accorto. In silenzio, lentamente, è mutato lo
scenario politico-culturale. Gli attori politici locali dell’ultimo
ventennio, candidati e non, lasciano la scena istituzionale: Carlo
Esposito, Enrico Mazzara, Giuseppe Di Nola, Carlo
La Sala, Antonio Tanzarelli, Giuseppe Galante,
Pasquale Capasso, Gaetano Cennamo, Sossio Casaburi,
Antonio Cimmino e tanti altri ancora…
Cos’è accaduto di così forte da rovesciare
le carte in tavola? E’ stata la lumaca? Come la delicata
architettura della sua conchiglia, aggiungendo una dopo
l'altra delle spire sempre più grandi, ha influito?
L’analisi del voto è complessa,
non è banale, e non è questa la sede opportuna.
Si ringrazia la Città di Crispano
per l’adesione democratica e civile alla competizione elettorale, dimostrata
con una partecipazione che ha superato il 90% degli aventi diritto al voto.
Si ringraziano, inoltre, i 1534 sostenitori che hanno con il proprio voto
aderito al progetto politico-culturale che ha di fatto già trasformato il
volto politico di questa comunità.
Parteggio e sento nella coscienza
già pulsare l’attività della città futura, “La Città che Vogliamo”.
Nel Paese e nel Consiglio Comunale
Michele Galante e Nunzio Cennamo, insieme al gruppo di Libera Democrazia,
porteranno avanti, per l’intera legislatura, quelle idee e quei valori che li
hanno sostenuti.
Grazie di cuore.
Nunzio Cennamo
Crispano, 28 Aprile 2008
|
Crispano, 25
Aprile 2008
"Sono partigiano, vivo,
sento nelle coscienze della mia
parte già pulsare l’attività della città futura..."
Antonio Gramsci
|
Comune di
CRISPANO
Risultati
Elezioni
Amministrative 2008
PARTITO
DEMOCRATICO Voti 3.301 (41,98%) 13 Seggi
RADICI
DEMOCRATICHE Voti 3.028 (38,51%) 5 Seggi
LIBERA DEMOCRAZIA
Voti 1.534 (19,51%) 2 Seggi
(Eletti in Libera
Democrazia: Nunzio Cennamo e Michele Galante)
|
Libera
Democrazia
Manifestazione di
chiusura
della campagna
elettorale
Giovedì
10 Aprile 2008 alle ore 20,00
Piazza
Falcone e Borsellino
Crispano
(NA)
|
Presentato
il libro della svolta:
"La
Città che Vogliamo"
2 Aprile 2008. “ La Città che
Vogliamo”, così si presenta la coalizione Libera Democrazia a Crispano,
con un libro che non è solo un programma elettorale, ma è anche strumento
politico di costruzione sociale. Di una società che debba basarsi sui
capisaldi della legalità, della giustizia sociale e della libertà dei saperi.
Il libro è stato presentato dinanzi ad una folta platea interessata alle
proposte innovative espresse nel documento. L’incontro è stato moderato dal
nostro vicedirettore Arcangelo Munciguerra e dal giornalista Rocco
Sessa, ed ha avuto come relatori gli autori del libro il dott. Michele
Galante (candidato Sindaco di Libera Democrazia), Pasquale Barra, Pasquale
Savino e l’ing. Nunzio Cennamo (capolista di Libera Democrazia).
La discussione si è
svolta attraverso un’analisi approfondita delle tematiche espresse nel libro,
tematiche che hanno affrontato un percorso molto lungo e tortuoso, le stesse
infatti sono state discusse in primis con la cittadinanza, che ha
offerto spunto di riflessione nella programmazione ma anche nella stesura.
Tra quelle più interessanti vi è senza dubbio quello della legalità come
questione morale, visto come assioma imprescindibile del buon governo. Di
particolare impatto è ovviamente anche la sezione dedicata alla nettezza
urbana, che presenta le soluzioni ideali, ma soprattutto possibili, per
risolvere il problema rifiuti senza inquinare. Insomma potrebbe sembrare il
libro dei sogni, ma non lo è, “La Città che Vogliamo” è il “come”, il
“quando” e il “perché” si vuole agire per il bene della Città. Non è quindi
una fantasiosa e bellissima utopia, ma un programma concreto e realizzabile
che la coalizione Libera Democrazia si impegna a portare avanti. Un programma
frutto di anni di intenso lavoro svolto sul territorio crispanese,
da parte di Rifondazione Comunista ma riconosciuto ed arricchito nei
contenuti, in primis dal territorio stesso e poi anche dal candidato Sindaco
Michele Galante e dall’area moderata che lo stesso esprime. Il candidato
Sindaco, come dichiarato nella stessa conferenza, sposa in pieno le
tesi espresse nel libro ed è determinato a portarle avanti.
Il libro contiene anche una particolare poesia dell’ing. Nunzio Cennamo che
recita: “Crispano, giglio bianco, non è l’anello di congiunzione tra il male
e l’indifferenza, è culla di anelli generazionali figli di storie di lotte
per la libertà”. Una dedica alla propria città figlia della forte
appartenenza che l’autore sente verso la stessa.
Massimo Caponetto, www.napolinord.com
|
Avete chiesto nel
Comitato Elettorale
sito a Crispano
in via Provinciale
una copia del
Libro "La Città che Vogliamo"
?
E' gratuito, è
per Te!
"La
Città che Vogliamo"
Dopo più di un anno di
lavoro, raggiunta è la meta, il cuore è contento.
Il libro “La Città che Vogliamo” è finalmente nelle case dei
cittadini di Crispano!
Non è il libro dei sogni ma il “come”, il “quando” e il “perché”
si vuole agire per il bene della Città. Racchiude nove capitoli, una serie di
tematiche processate, utilizzando sempre la stessa “architettura
strutturale”, che attribuisce identità forte e forma organica ad un’idea di
governo priva di demagogia. “La Città che Vogliamo” è come una retta che, nel suo
incidere lungo infiniti punti in uno spazio, riesce a creare un disegno
unitario di valori e principi. E’ così che “Libera Democrazia” ha progettato
il governo e lo sviluppo della città. Abbiamo costruito forti ed armoniche
architravi su cui poggiare questa eredità di un futuro incerto e pieno di
pericoli.
Nunzio
Cennamo
|
Manifesto Politico
Crispano, 20 Marzo 2008
Lentamente siamo giunti alla meta.
Ora il nostro cuore è sereno.
Abbiamo disegnato, un capitolo
dopo l’altro, l’immagine di un’altra faccia della politica: una politica più
trasparente, più efficace, più a misura delle donne e degli uomini che
concretamente vivono in questa nostra città, la Politica delle Scienze.
Abbiamo ideato nella città e per
la città un programma condiviso e partecipato. Oggi, dopo più di un anno di
lavoro attorno al progetto di Città che vogliamo, consegniamo a Voi,
cittadine e cittadini, un libro che esplicita il “come”, il “quando” e il
“perché” di una serie di azioni tese al bene comune.
Si tratta delle possibili
soluzioni di problemi gravi e reali, che tutti ben conosciamo e che rendono
difficile la vita a Crispano. Sono proposte costruite da noi in circa un anno
di lavoro ma condivise e arricchite anche da altri soggetti, provenienti
dalla migliore cultura cattolica della nostra comunità.
Queste progetto sarà adesso
affidato nelle mani di una lista di avanzamento democratico che si chiamerà
“Libera Democrazia”. Il candidato a Sindaco sarà il primario Michele Galante,
persona di chiara moralità ed onestà, che potrà essere sicuro garante anche
per il lavoro svolto in questi anni dal nostro Partito. La lista, che avrà
per logo “la lumaca”, sarà nel segno della discontinuità con il passato, in
quanto non presenterà nessun candidato proveniente dal vecchio consiglio
comunale sciolto. In essa saranno presenti diversi iscritti del nostro
Partito.
Per le Elezioni Politiche,
ovviamente, Rifondazione Comunista è proiettata oggi, anche nel nostro
territorio, verso la costruzione della “Sinistra l’Arcobaleno”. Vi chiediamo,
pertanto, di votare per il simbolo della “Sinistra l’Arcobaleno”. Questo voto
mantiene aperta l’idea della trasformazione e del cambiamento: occorre
contrastare le regole-capestro di questa società ingiusta, troppo ricca di
mercato e troppo povera di umanità.
www.liberademocrazia.it
|
Una lista di
"avanzamento democratico"
discontinua
rispetto al Consiglio Comunale sciolto.
Con Noi NESSUNO del vecchio Consiglio Comunale!
Candidato
Sindaco
Dott.
MICHELE GALANTE
1. CENNAMO NUNZIO anni 32
RICERCATORE UNIVERSITARIO
2. ACERRA FRANCESCO anni 37
ARCHITETTO
3. AURIEMMA ANTONIO anni 35 ASS. CAPO POLIZIA
4. BARRA PASQUALE anni 35 GESTORE DI UN’IMPRESA
5. CAPASSO TOBIA anni 19 STUDENTE
6. CASTELLANO PASQUALE anni 62
TEAM MANAGER
7. CENNAMO GREGORIO detto RINO
anni 50 IMPIEGATO
8. CENNAMO PIETRO anni 31
IMPRENDITORE
9. COPPOLA SILVIO anni 50
FUNZIONARIO COMM. TRIB.
PROV.
10. D’AGOSTINO GIANPIERO anni 21
STUDENTE
11. FRANZESE DOMENICO anni 24
IMPRENDITORE
12. GALANTE ANTONIO anni 32
OPERAIO
13. GALLO MICHELE anni 27
CONSULENTE FISCALE
14. GAROFALO GIUSEPPE anni
39 MECCANICO
15. LUPOLI ANTONIO anni 43 GEOM. AGENZ. DEL TERRIT
16. MIELE NICOLA annI 46 GUARDIA GIURATA
17. SARNO SALVATORE anni 19 PERITO
INDUSTRIALE
18. SETOLA GIUSEPPE anni 36 OTTICO
19. VITALE CARLO anni 36
ISTRUTTORE SCUOLA GUIDA
20. VITALE PASQUALE anni 26
RAGIONIERE
www.liberademocrazia.it
Ora l'alternativa
c'è!
Elezioni
Politiche 2008
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il 13 e 14 Aprile...
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Perché mi
candido?
di Salvatore Sarno
La civiltà di una comunità passa anche
attraverso tutte quelle pratiche che si mettono in atto per garantire
l’uguaglianza tra le razze, tra i sessi, tra le religioni, tra le diverse
abilità. Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e
diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni
verso gli altri in spirito di fratellanza. Questo è quanto recita l’art. 1
della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
In questo nostro paese una persona
diversa nelle abilità vive in una situazione di costante disagio, incontra
nel quotidiano ogni forma di difficoltà per la mancanza di strutture e
servizi capaci di offrire autonomia e dignità.
Io, diversamente abile, in un
paese così, non posso che dipendere da un altro e quindi non potrò mai fare
una vita piena e libera in dignità e progresso.
Basti pensare al manto stradale,
un’eterna condanna di buche e barriere che per una persona anziana o in
carrozzina, o per un bambino in passeggino, può diventare veramente mortale.
Si rischia la tragedia: ti puoi ribaltare con la carrozzina ed essere
investito da qualche autovettura.
I marciapiedi, poi, che al 90% non
sono a norma, non hanno scivoli e quei pochi che ne hanno uno, davanti alla
discesa ci trovi segnali stradali, pali della luce o piante. Così, quando in
carrozzina cammino per le strade della mia città, spesso, mi trovo a
percorrere marciapiedi dissestati. Allora, torno indietro o scendo in strada
rischiando di essere travolto da qualche autoveicolo che veloce passa. Senza
parlare poi delle geniali ed ultime pavimentazioni fatte di marmo liscio,
quelle in cui si rischia costantemente di scivolare.
Le istituzioni a Crispano, su
tutto questo, hanno sempre chiuso un occhio negando di fatto la dichiarazione
universale dei diritti dell’uomo.
In questo paese un diversamente
abile non potrà mai andare a prendersi un caffè da solo, non potrà andare in
pizzeria, non potrà comprarsi delle sigarette, non potrà andare in farmacia,
ecc.
Non c’è un attraversamento
pedonale per ciechi, non ci sono parcheggi per disabili nelle vicinanze di
scuole, chiese, poste, farmacie, ecc. Perfino le scuole a Crispano non sono
attrezzate per accogliere i bambini disabili.
Allora, per lottare contro questo
sistema di egoismi e diritti negati, ho deciso di candidarmi con la lumaca.
Credetemi, un disabile ha 1000
difficoltà nella vita ma 10.000 buoni motivi per viverla. Per questo Tu, uomo
che osservi, impara veloce ad andar piano, poiché le mie PROPOSTE, come
illustrato nel Capitolo 9 della Città che Vogliamo, saranno:
1. abbattimento delle barriere
architettoniche;
2. adeguamento delle scuole con
l’ideazione di nuovi spazi cognitivi per le diverse abilità;
3. sostegno psicologico per le
famiglie che hanno un disabile in casa;
4. creazione di parcheggi per
disabili nelle vicinanze di scuole, farmacie, ecc;
5. rivedere la legge 328 del 2000.
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Due domande a Nunzio
Cennamo,
Segretario di
Rifondazione Comunista
ed ideatore del
progetto “La Città che Vogliamo”
In un contesto così difficile come
Crispano, a poche ore dalla consegna delle liste, come si sente un Segretario
alla sua prima esperienza di elezioni amministrative?
Sono segretario della Sezione del
Partito della Rifondazione Comunista da circa quattro anni. La figura di un
Segretario di partito deve, per forza di cosa, essere una figura autorevole
ma mai autoritaria. E’ un’esperienza forte che mi ha messo duramente alla
prova.
In queste ore sento,
costantemente, un forte senso di responsabilità verso i compagni di partito,
ma soprattutto verso la cittadinanza.
Un uomo politico non deve mai
dimenticare che i partiti hanno un ruolo primario nella vita democratica di
un paese. Essi sono lo strumento con il quale viene condotto un programma che
deve continuamente allargare la sua condivisione alla base per non apparire
mai sogno e prerogativa di un singolo.
State lavorando da diversi anni al
vostro progetto politico a Crispano, come finirà questo “cammino”?
Il problema della candidatura a
Sindaco per noi è stato sempre un falso problema. Quello che conta per noi è
il progetto ispirato dalla campagna “La Città che Vogliamo”. Il suo logo, la
lumaca, è divenuta nel tempo l’icona di un nuovo scenario politico-culturale,
l’essenza di una trama che proietta, lentamente, un’altra Crispano possibile.
Allora, se la domanda indiretta è
chi farà il candidato a sindaco, le rispondo che un eventuale passaggio di
testimone alla guida del progetto politico-culturale che abbiamo ideato, non
deve assolutamente essere letto come un passo indietro bensì come una stretta
di mano in una comune intesa
che, nell’arricchimento di forze per il raggiungimento degli obiettivi
proposti, forti e maturi di un senso di responsabilità verso il paese,
realizza quella concreta possibilità di attuare tutto quanto abbiamo proposto
e nel quale crediamo.
Il nostro augurio è che ci sia la
costituente per una Libera democrazia.
Cogito n. 243, Sabato 8 Marzo 2008
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Michele
Galante, sposato con tre figli.
Primario
emerito, si è laureato in medicina e chirurgia alla Federico II di
Napoli.
Si
è specializzato in chirurgia generale e chirurgia d’urgenza e pronto
soccorso.
Uno
dei primi sindaci in Italia a guidare una giunta PCI-DC.
"Torno grazie alla spinta dei
giovani"
Torna sulla scena politica.
Perché?
Sono diversi anni che a Crispano
opero un’osservazione attiva della politica locale. Le deformazioni politiche
a cui tutti abbiamo assistito negli ultimi anni hanno orientato il governo
della Città verso la costituzione di poteri consolidati e forti che hanno
condotto allo scioglimento del Consiglio Comunale. I movimenti
politico-culturali che a Crispano i giovani delle diverse formazioni, sia
cattoliche-moderate che di sinistra, hanno condotto in questi tristi anni mi
hanno dato quello slancio necessario a rimettermi in gioco.
I giovani di Crispano hanno dato
origine a nuove condizioni politico culturali che fanno ben sperare per
l’attuazione di una “libera” politica di riscatto. Devo confessare che si
sente una strana aria in giro per il paese e forse questo voto amministrativo
sorprenderà chi è abituato a considerare i cittadini come dei meri numeri al
suo servizio.
La sua è un’aggregazione variegata
ma unita dalla mancanza di persone coinvolte con la precedente
Amministrazione e da un programma chiaro e particolareggiato. A tre anni di
distanza, era giusto lo scioglimento del Consiglio comunale e cos’è cambiato
rispetto a tre anni fa?
Esistono, a mio parere, due cause
che hanno portato allo scioglimento del Consiglio Comunale. Una di natura
amministrativa, che non mi sento di analizzare, vista l’esistenza
costituzionale di un organo preposto qual’è la
magistratura. Il secondo, invece, è di natura politica e quindi più di mio
interesse. Politicamente, il governo a Crispano ha prodotto, negli ultimi
otto anni, una serie di azioni che hanno concorso nel determinare una forte
depressione sociale, culturale ed economica. Si è investito molto sulle opere
pubbliche, forse di facciata, per creare tanto rumore pur di distogliere
l’attenzione da quelle difficoltà politico-programmatiche che hanno sempre
caratterizzato in tutto il suo agire la Giunta Esposito, mai capace di
costruire strategie per una crescita organica, equa e solidale della nostra
comunità.
La nostra lista per le
amministrative, che più che “civica”abbiamo definito di “avanzamento
democratico”, sarà composta prevalentemente da quei giovani che si sono
impegnati negli ultimi anni per un’azione di “rinascita crispanese”
e da tutti uomini e donne slegati dal vecchio consiglio comunale sciolto,
questo anche per dare un chiaro segno di discontinuità rispetto a tutto
quanto è accaduto.
Quali sono le priorità per
Crispano?
Crispano ha bisogno di un governo
locale che sia capace di ripristinare la certezza del diritto. Occorre
mettere in atto una strategia generale che, operando attraverso una serie di
iniziative, possa migliorare nel medio e lungo periodo la qualità della vita
a Crispano. Quindi punteremo sullo sviluppo occupazionale e culturale, sulla
qualità totale nella Pubblica Amministrazione, sulla ideazione di laboratori
cognitivi e di spazi autogestiti, sulla sperimentazione di progetti rivolti
alla Democrazia partecipata, sull’uso delle nuove tecnologie come strumento
di integrazione e sviluppo, sulla legalità e sulla questione morale. Tutto
quanto sarà descritto nei dettagli in un libro che consegneremo alla città.
Che campagna elettorale sarà?
Noi punteremo sul gioco di squadra
per distribuire a tutta la cittadinanza di Crispano questo libro in cui sarà
esplicitato il “come”, il “quando” e il “perché” si vuole agire per il bene
comune. Occorre "Pazienza e lavoro, perché il compito è gigantesco
e nient'altro ci può salvare." Noi stiamo lavorando per creare una seria
alternativa democratica, che sicuramente sarà capace di portare il paese
fuori da questa crisi sociale, culturale ed economica. Poi il 13 e 14 aprile
saranno gli elettori che, agendo secondo coscienza, decideranno le sorti
della città.
Cogito n. 243, Sabato 8 Marzo 2008
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Crispano,
reagisci
di Cennamo Biagio
Crispano, insieme, dobbiamo ridare
volto ai nostri natali.
Negli ultimi anni, ed oggi ancora,
assistiamo, inerti, ad un degrado sociale, culturale ed economico che
spaventa e squarcia l’ordinario.
Tu che sei la nostra città,
Crispano, alzati e ribellati.
Tu che sei cittadinanza, promuovi
un rinnovamento basato su valori ed idee che ci portino oltre questo inciucio
e queste cattiverie, oltre questo squallore che diventa
sempre più volgare. Questo tuo ventre, oramai, sembra popolato solo da
quell’assurdo mito che è il potere.
Crispano, reagisci e
mai più dovrà succedere che il tuo Consiglio Comunale sia sciolto da un
Prefetto per malaffare. Oggi, è triste ammetterlo, ma non è cambiato molto da
quel lontano-vicino 2005. Non ci sono stati grossi slanci di rinascita nella
nostra comunità locale.
La Politica, non è un
comitato d’affare ma il motore che ci porterà “oltre lo scioglimento”. In
questi giorni nella tua sede Comunale, in un convegno, si è commemorato
Alberto Lutrario, un grande uomo ma che è solo nato
in questa tua terra e poi, come tanti altri, è scappato via.
Perché dobbiamo
scappare tutti da questa tua terra?
Crispano mia,
Cittadinanza tutta, noi siamo una piccola comunità che vive in meno di due Km
quadrati e siamo stati sempre brava gente e lavoratori. Allora, dobbiamo
pretendere una classe politica che ci faccia sentire “grande” come un tempo,
quando eravamo famosi al mondo per il commercio di uova e pollame. Mai più
una classe politica che ci possa infangare, ostacolandoci in quei civili e
naturali processi di crescita culturale, sociale ed economica, tipici delle
società mature e democratiche.
All’indomani dello
scioglimento del Consiglio Comunale, si poteva ripartire dalla sviluppo
occupazionale ed economico della città ed invece la zona PIP, a
Crispano, è stata ostacolata da imprenditori e politici locali, come
dimostrano i fatti. Questo ha ulteriormente aggravato la nostra depressione
finanziaria e sociale al punto di toccare i minimi storici per “senso” di
instabilità.
Queste sono
responsabilità che vanno analizzate e valutate; infatti, solo grazie ad una
Commissione Straordinaria, forse, riusciremo a vedere la prima pietra nella
zona PIP a Crispano prima di questa primavera.
Crispanesi, svegliatevi, reagite
e siate partecipi del vostro imminente futuro, non arrendetevi. Il bene dei
nostri figli non lo facciamo solo cercando di lasciare loro in eredità una
casa, ma, soprattutto, dobbiamo vigilare e partecipare per costruire una
città in cui possano vivere come felici, sani e onesti cittadini.
Crispano, 9 Febbraio
2008
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Rifiuti:
arriva Thor,
il
sistema di riciclaggio "indifferenziato"
Quanto sia oneroso e
problematico il trattamento dei rifiuti, lo dimostra la “tragedia” della
Campania alla quale media e istituzioni stanno prestando la loro allarmata
attenzione in questi giorni. Ma i rifiuti solidi urbani, com’è noto, possono
rappresentare anche una risorsa. In questa direzione va Thor, un sistema
sviluppato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche insieme alla Società ASSING
SpA di Roma, che permette di recuperare e raffinare tutti i rifiuti e
trasformarli in materiali da riutilizzare e in combustibile dall’elevato
potere calorico, senza passare per i cassonetti separati della raccolta
differenziata.
Un passo oltre la
raccolta differenziata e il semplice incenerimento, con cui i rifiuti
diventano una risorsa e che comporta un costo decisamente inferiore a quello
di un inceneritore. Thor (Total house waste recycling - riciclaggio completo dei rifiuti domestici) è
una tecnologia ideata e sviluppata interamente in Italia dalla ricerca
congiunta pubblica e privata, che si basa su un processo di raffinazione
meccanica (meccano-raffinazione) dei materiali di scarto, i quali vengono
trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose
o inservibili.
Come un ‘mulino’ di
nuova generazione, l’impianto Thor riduce i rifiuti a dimensioni
microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro. Il risultato
dell’intero processo è una materia omogenea, purificata dalle parti dannose e
dal contenuto calorifico, utilizzabile come combustibile e paragonabile ad un
carbone di buona qualità.
“Un combustibile
utilizzabile con qualunque tipo di sistema termico”, aggiunge Paolo Plescia, ricercatore dell’Ismn-Cnr
e inventore di Thor, “compresi i motori funzionanti a biodiesel, le caldaie a
vapore, i sistemi di riscaldamento centralizzati e gli impianti di
termovalorizzazione delle biomasse. Infatti, le caratteristiche chimiche del
prodotto che viene generato dalla raffinazione meccanica dei rifiuti solidi
urbani, una volta eliminate le componenti inquinanti sono del tutto analoghe
a quelle delle biomasse, ma rispetto a queste sono povere in zolfo ed esenti
da idrocarburi policiclici”. E’ possibile utilizzare il prodotto sia come
combustibile solido o pellettizzato oppure produrre bio-olio
per motori diesel attraverso la ‘pirolisi’. L’impianto è completamente
autonomo: consuma infatti parte dell’energia che produce e il resto lo cede
all’esterno.
Il primo impianto
THOR, attualmente in funzione in Sicilia, riesce a trattare fino a otto
tonnellate l’ora e non ha bisogno di un’area di stoccaggio in attesa del
trattamento; è completamente meccanico, non termico e quindi non è necessario
tenerlo sempre in funzione, anzi può essere acceso solo quando serve,
limitando o eliminando così lo stoccaggio dei rifiuti e i conseguenti odori.
Inoltre, è stato progettato anche come impianto mobile, utile per contrastare
le emergenze e in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti
velocemente, senza scorie e senza impegnare spazi di grandi dimensioni, con
un costo contenuto: un impianto da 4 tonnellate/ora occupa un massimo di 300 metri quadrati
e ha un costo medio di 2 milioni di euro.
L’impianto può essere
montato su un camion o su navi. In quest’ultimo caso, la produttività di un
impianto imbarcato può salire oltre le dieci tonnellate l’ora e il
combustibile, ottenuto dal trattamento, reso liquido da un ‘pirolizzatore’, può essere utilizzato direttamente dal
natante o rivenduto all’esterno.
“Un impianto di
meccano-raffinazione di taglia medio-piccola da 20
mila tonnellate di rifiuti l’anno presenta costi di circa 40 euro per
tonnellata di materiale”, spiega Paolo Plescia. “Per
una identica quantità, una discarica ne richiederebbe almeno 100 e un
inceneritore 250 euro. A questi costi vanno aggiunti quelli di gestione, e in
particolare le spese legate allo smaltimento delle scorie e ceneri per gli
inceneritori, o della gestione degli odori e dei gas delle discariche,
entrambi inesistenti nel Thor. Quanto al calore, i rifiuti che contengono
cascami di carta producono 2.500 chilocalorie per chilo, mentre dopo la
raffinazione meccanica superano le 5.300 chilocalorie”.
Un esempio concreto
delle sue possibilità? “Un’area urbana di 5000 abitanti produce circa 50
tonnellate al giorno di rifiuti solidi”, informa il ricercatore. “Con queste
Thor permette di ricavare una media giornaliera di 30 tonnellate di
combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non
ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione
ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il
combustibile”. Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma di
vapore durante il processo di micronizzazione. Il
prodotto che esce da Thor è sterilizzato perché le pressioni che si generano
nel mulino, dalle 8000 alle 15000 atmosfere, determinano la completa
distruzione delle flore batteriche, e, inoltre, non produce odori da
fermentazione: resta inerte dal punto di vista biologico, ma combustibile”.
Un’altra applicazione
interessante di Thor, utile per le isole o le comunità dove scarseggia
l’acqua potabile, consiste nell’utilizzazione dell’energia termica prodotta
per alimentare un dissalatore, producendo acqua potabile e nello stesso tempo
eliminando i rifiuti soldi urbani.
Roma, 7 gennaio 2008
Osservazioni
sui "termovalorizzatori"
Vista la gravità della
situazione campana e l'opera di disinformazione attuata dai principali media,
vi invito a riflettere sulle considerazioni che riporto di seguito.
- Il termine "termovalorizzatore" viene utilizzato solamente in
Italia per dare un'accezione positiva all'impianto. In Europa vengono
semplicemente chiamati "inceneritori"
- In Italia godono di finanziamenti pubblici mediante il meccanismo dei CIP6
sottraendo il 7% della bolletta ENEL che noi paghiamo che dovrebbe andare
alle fonti rinnovabili ed assimilate. Purtroppo nelle
assimilate hanno fatto rientrare anche i termovalorizzatori. In Europa non
vengono finanziati ma addirittuira tassati (Austria
e Belgio)
- Essendo equiparate a fonti rinnovabili godono anche del meccanismo dei
cosiddetti "certificati verdi" per rivendere l'energia elettrica
prodotta a prezzo maggiorato
- Il processo termico avviene a temperature elevate (sopra i 1000
C) per cui oltre ai gas serra , alle diossine ed ai furani ecc. ,
vengono prodotte milioni di nanoparticelle, mille volte piu'
piccole delle piu' note PM10, ma molto piu' pericolose in quanto capaci di entrare nelle parti
basse dei polmoni, entrare nel circolo sanguigno e poi stazionarsi
all'interno di un organo, non essendo biocompatibili possono produrre
un'infiammazione che col tempo "potrebbe " trasformarsi in quelle
che la moderna letteratura medica chiama "nanopatologie"
che comprendono tumori, malformazioni fetali e malattie cardiocircolatorie a
distanza di anni dall'esposizione.
(Per approfondire vedi http://www.nanodiagnostics.it/Nanopatologie.aspx)
- Essendo cosi' piccole NON esistono filtri in
grado di poterle bloccare, per cui finiscono nell'ambiente. Inoltre la legislazione
e' assolutamente arretrata in quanto non le prende in considerazione
- Circa il 30% di cio' che entra in ingresso ad un termovalorizzatore costituira' delle ceneri solide che costituiscono
"rifiuti speciali" da smaltire in discariche speciali (in campania nelle discariche abusive hanno trovato anche i
residui degli inceneritori del Nord!!!) quindi comunque si avra' bisogno di discariche a valle del processo e per
giunta di tipo speciale. Il restante 70% va nell'ambiente (anche se una
piccola parte rimane nei filtri che comunque dovranno essere smaltiti in
discarica!)
- I termovalorizzatori per funzionare bene hanno bisogno di grossi
quantitativi di rifiuti con elevato potere calorifero (plastiche, legno ecc.)
e quindi tendono ad ostacolare lo sviluppo della raccolta differenziata
spinta
Per approfondire: http://www.inceneritori.org/
Le alternative gia' ci sono ma non vengono diffuse
dai media tradizionali. Tutte prevedono la strategia delle R (riduzione,
riciclo, riuso) con una raccolta differenziata spinta che puo'
essere attuata col "porta a porta" (da non confondere con la
trasmissione diseducativa di vespa) portandola a valori elevati e da cio' che si raccoglie effettuate il compostaggio della
parte umida ed il riciclo/riuso del vetro, plastica ecc..
Per
approfondire: vedi il CAPITOLO 3° del Progetto "La Città che Vogliamo"
Il rimanente
indifferenziato puo' essere trattato con
degli impianti che lavorano "a freddo" e vengono indicati con la
sigla TMB (Trattamento Meccanico Biologico, come ad esempio il
"Thor") che effettuano la digestione anaerobica della parte
organica e la vagliatura delle parti secche. In tal modo si riduce di molto
il quantitativo dei rifiuti destinati alla discarica ottenendo un rifiuto
INERTE che non sprigiona ne' gas serra (in quanto recuperati e riutilizzati)
ne' percolato che inquinerebbe le falde acquifere e non sono neanche infiammabili.
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Rione cappuccini: l'ennesima rapina
Il rione cappuccini a Crispano,
come del resto ogni quartiere periferia dell'interland
napoletano, purtroppo, deve fare i conti con una microcriminalità sempre più
violenta e devastante.
Si ha
l’impressione di aver perso ogni diritto di cittadinanza: non si è più liberi
di vivere il proprio quotidiano o di esercitare una normale attività
commerciale. Si vive solo guardandosi le spalle con il timore di essere, se
si è "fortunati", solo rapinati.
Durante
le festività natalizie nel quartiere cappuccini si sono verificati gli
ennesimi episodi di rapina che da anni squarciano la normalità minando
equilibri sociali e morali. Rapine e sempre rapine, questo è l’orologio
civico, installato dalla microcriminalità, che scandisce il tempo che passa.
Le “lancette” dei malviventi, approfittando del periodo di maggiore incasso
associato alle festività, hanno scandito, con continuità, anche le
giornate natalizie, battendo quelle poche attività commerciali che
“resistono” nel quartiere.
Ad
incrementare la rabbia e la rassegnazione dei cittadini e dei commercianti
contribuisce anche l’ente Comune che, nonostante i continui solleciti, ancora
oggi non provvede ad illuminare adeguatamente alcune strade del rione
cappuccini.
Del
resto, sarebbe utopico pensare ai nostri figli che giocano felici tra le vie
e gli spazi del quartiere, ma spaventa il pensiero di vederli far balzi tra
pallottole e rifiuti.
Pasquale
Vitale
Crispano,
14 Gennaio 2008
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Auguri,
Crispano
Perché...nonostante
tutto,
questo può
ancora essere
un mondo meraviglioso...
Il Manifesto
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Intervista
al Segretario di Rifondazione Comunista di Crispano
"Corriere
delle Città", Annabella Barra, 22/12/2007
A due anni dallo scioglimento
dell’ultimo Consiglio Comunale, quali sono, secondo lei, le ragioni e le
responsabilità politiche di una simile disfatta?
Noi di Rifondazione, pur non
avendo nessun rappresentante sia in Consiglio Comunale che in Giunta dal lontano
1991, anno della costituzione di Rifondazione Comunista, stiamo lavorando per
cambiare questo centro-sinistra dal 2004, anno della fondazione del sito
www.opartigiano.it. Da allora, ininterrottamente, abbiamo lavorato ad un
progetto politico-culturale rivolto alla trasformazione del centro-sinistra a
Crispano, creando le premesse per spingerlo “oltre lo scioglimento”, questo
addirittura prima che esso arrivasse nell’autunno del 2005.
Abbiamo continuato la nostra
azione centripeta fino alla fine dell’anno 2006, quando convocammo nella
nostra sede tutti i Partiti del centro-sinistra proponendogli di istituire
una Commissione permanente capace di elaborare in circa un anno “diverse”
politiche di governo, quelle politiche indispensabili per una campagna capace
di garantire a tutti i cittadini di Crispano tutti i diritti costituzionali.
Constatata l’indisponibilità di quasi tutte le forze politiche, considerata
la notevole mole di lavoro stimata, avevamo dato un ultimatum; quello che poi
eluso ci ha portato alla ideazione del Progetto-Fondazione “la Città che
Vogliamo”. Evidentemente fattori come il
conflitto di interessi, l’assenza di opinioni e di norme comuni, e il
tipo di personalità arrogante ed ostinata di alcuni esponenti nel
centro-sinistra hanno contribuito ad aumentare il divario tra i gruppi
politici creando una forte “polarizzazione”.
A Crispano, oltre ai partiti
tradizionali, c’è un’Associazione culturale che si candida alla guida della
città. Anche Lei faceva parte di Radici, poi ne è uscito perché? Cosa era per
Lei radici e cos’è oggi?
L’Associazione Radici nasce
dall’esigenza politico-culturale di andare oltre i confini dei partiti per
costruire “idee” per il bene comune. Noi di Rifondazione eravamo quattro soci
fondatori su quindici e ci siamo tutti dimessi. Credo che a breve arriveranno
forse anche altre lettere di dimissioni. Le nostre dimissioni manifestano
semplicemente che l’Associazione Radici, nata come espressione critica a “ciò
che è stato”, non ha saputo realizzare le premesse e le condizioni per porsi
come avanguardia politico-culturale in questo paese. Le perplessità nate sul
progetto sono dovute soprattutto all’assenza di un orientamento politico-culturale-programmatico.
Si dice che lei voglia partecipare
da candidato sindaco alle elezioni, con una sua lista, anche alla luce della
diminuzione dei consiglieri, sa che c’è il pericolo di non essere eletti?
Io sono il segretario di
Rifondazione Comunista e nel nostro Partito le scelte sono sempre collegiali.
Quindi, sarà il Partito che deciderà alleanze e candidature. Noi di
Rifondazione vogliamo costruire un “cantiere” per il futuro fatto di “come,
quando e perché” si vuole intervenire per il “bene comune”, attivando nelle
diverse Istituzioni processi che possano concorrere tra loro lungo una
strategia generale comune e risolutrice. Proponiamo da quattro anni un metodo
“scientifico” che miri allo studio sistematico, controllato, empirico e
critico di ipotesi sulle relazioni intercorrenti tra i vari fenomeni sociali,
economici, politici e culturali per produrre “nuovi” processi deduttivi ed
induttivi che propongano la risoluzione dei problemi reali.
Dopo tre Feste di Liberazione, su
questa visione alta del ruolo della politica, a Crispano, il 17 Febbraio
2007, è nato il nostro progetto-fondazione dal titolo “La Città che
Vogliamo”. Un capitolo dopo l’altro si è sviluppata una complessa
partecipata successione di argomentazioni conveniente alla crescita di
un’identità politico-programmatica che partecipa e rinnova. Una retta che
incide e guida, un disegno organico, capace di comporre architravi su
cui poggiare progetti di governo e sviluppo, che nel mese di Dicembre
perverrà all’ottavo Capitolo. Questi capitoli che diverranno un libro sono
consultabili anche sul sito www.opartigiano.it nella sezione “La Città che
Vogliamo”.
In altre Parole per Noi di
Rifondazione vengono prima i principi costituzionali, poi le idee, il metodo
e le regole e infine si scelgono i rappresentanti, gli uomini.
Perché non entra nel PD?
Perché credo in un altro mondo
possibile, credo e combatto per l'indipendenza e la libertà, per la
valorizzazione della personalità umana, per la pace tra i popoli e per il
socialismo. Perché, come direbbe Hans-Georg Gadamer, occorre “Pazienza e lavoro, perché il
compito è gigantesco e nient'altro ci può salvare." Perché nonostante
tutto, questo può ancora essere un mondo meraviglioso. Perché noi
comunisti non siamo moderati, come direbbe Dario Fo, non siamo forti con i
deboli e deboli con i forti. Noi non fingiamo di risolvere i problemi senza
affrontarli. Noi non ci comportiamo in modo da non dispiacere ai cittadini
che contano, senza mai concedere la parola a quelli che non hanno voce.
Ha già un programma, ma non è possibile
nessuna sintesi con il Pd?
Le divisioni che oggi si avvertono
all’interno del Centro-Sinistra sono la pura raffigurazione di un confronto
sterile finalizzato alla sola prevaricazione diretta alla conquista della
candidatura a Sindaco.
Noi riteniamo che la lotta tutta
interna al Centro-Sinistra per la determina della candidatura a Sindaco sia
tuttora l’immagine di una politica ancora troppo gonfia di atteggiamenti
individualistici che, minando il ruolo costituzionale dei Partiti, ha
condotto allo scioglimento del Consiglio Comunale.
Noi, in altre parole, crediamo
nelle primarie tra idee più che in quelle tra uomini. Aspetteremo, quindi, i
“contenuti programmatici” del Partito Democratico, strumento utile in quel
processo caratterizzante, indispensabile mezzo di confronto ed aggregazione,
principio etico per la programmazione del governo di una Città.
Quali dovrebbero essere le
priorità programmatiche della prossima amministrazione?
Un’idea potrebbe essere anche
quella di promuovere un processo di riforma di Governo delle Città, in senso
“partecipativo”, di alcuni suoi settori organizzativi strategici, con la
triplice motivazione di valutare meglio necessità ed energie sociali presenti
nella popolazione, di rifondare la relazione di fiducia fra i cittadini e le
Istituzioni, e di ridare “rappresentanza” a tutti quei cittadini che negli
anni precedenti non si sono sentiti difesi dalla classe politica al governo
della città. Per fare questo occorre anche effettuare, necessariamente, una
riforma dello Statuto Comunale che preveda una Giunta separata dal Consiglio
Comunale, ovvero una Giunta con tutti Assessori esterni. Questo per almeno
tre motivazioni concorrenti:
·
I
Partiti devono tornare a fare da elastico tra Consiglio e Giunta;
·
Non
sempre le persone che possono aiutare il governo di questa città hanno un
forte elettorato e viceversa;
·
Riducendo
gli stipendi agli assessori ed al sindaco ed aumentando il gettone di
presenza ai consiglieri comunali si potranno garantire anche le attività politiche
di chi sta all’opposizione e quindi offrire le premesse per un paese più
democratico.
Il Consiglio Comunale e la Giunta
in questo modo potranno mettere in atto reali ed efficaci processi di
monitoraggio e valutazione.
Cosa pensa della proposta di un
megastore sull’area PIP?
Il Governo di questa Città deve
promuovere lo sviluppo socio-economico partendo dal valorizzare soprattutto
le risorse che il nostro paese possiede in termini di dinamismo
imprenditoriale, voglia di fare e di imparare, impegno nel lavoro, per dare a
tutte queste potenzialità ciò che “manca loro” per farle affermare come
“Sistema economico strutturato”. La Politica Economica di Crispano deve
quindi orientare le attività economiche locali all’Innovazione,
all’Internazionalizzazione e
all’Occupazione.
Chi ha seguito strade diverse,
come ad esempio Afragola, favorendo megastore come Ikea, Le Roy Merlin e
Castorama, si trova a fare i conti con una realtà vergognosa: sfruttamento
della manodopera, devastazione del territorio e delle piccole realtà
commerciali e perdita nei giovani dello spirito artigianale e creativo.
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Assemblea degli Iscritti PRC
Nuova
sede
Domenica 2
Dicembre ore 12,00
Via Provinciale,
Crispano (Na)
Lettera del
Segretario PRC
Circolo"G.
Pajetta" Marano di Napoli
Cari Compagni e Compagne,
innanzitutto devo ringraziare il Vostro segretario e Voi tutti
perché avete voluto condividere con noi questo momento così importante per il
nostro Partito qua a Crispano (NA).
Oggi non si inaugura, semplicemente la nuova sede, perché i
nostri circoli non sono mai, banalmente, “luoghi fisici”, ma spazi di
aggregazione, confronto, condivisione, progettazione ed immaginazione di un
altro mondo necessario. Da un po’ non mi piace parlare più di altro
mondo possibile, non mi piace perché ritengo che ci avviamo sempre più verso
un punto di non ritorno, e che sia sempre più vera l’affermazione “o
comunismo o barbarie”. La barbarie è quella a cui assistiamo nel piccolo
quotidiano di ciascuno di noi: territori violentati, sogni rapinati, speranze
frantumate.
Nel 1964 Mario Tronti, nella sua opera
“Operai e capitale” sintetizzava il pensiero di Marx
e la concezione del materialismo storico: lo sviluppo capitalistico è
provocato dalle lotte degli operai, in un processo dialettico tra azione e
reazione, le lotte ed i processi di avanzamento della classe determinano le
trasformazioni, le mutazioni del capitale. Il compito di un’organizzazione
politica, cioè del partito, diremmo noi, è quello di giudicare, mediare e
riportare ad un livello generale le esperienze particolari. Questo deve
essere il compito di un giornale operaio.
Credo che il nostro progetto di "giornale di area" dovrebbe
ispirarsi a questa idea: dare risalto alle esperienze ed alle problematiche
dei singoli territori ma, attraverso una struttura di livello superiore,
sovra-comunale, o volgarmente un coordinamento, sintetizzarle in un discorso
più generale dal quale far derivare un progetto politico. Un progetto pilota
che si articoli in fasi di avanzamento per presentare "la Politica
delle Scienze" come una successione di Analisi, Progettazione,
Realizzazione e Verifica.
Credo che sia indispensabile riappropriarsi di questi strumenti,
ritengo che nel nostro partito la più grande colpa dei nostri gruppi
dirigenti sia stata quella di aver costituito un apparato “leggero” a cui è
stato affidato il compito di affrontare l’artiglieria pesante! Non si indaga,
non ci si approfondisce, non si studiano i fenomeni, non si produce nulla che
sia avanguardia, ciascuno va seguendo una linea politica più o meno
tracciata, c’è approssimazione e superficialità. Il giornale non è certo la
soluzione a tutto ciò, può rappresentare, però, un utile esercizio per
riabituarci ad osservare, riflettere, confrontarci, progettare, ma soprattutto
ricominciare a farlo insieme.
Quando Nunzio mi ha chiesto di presentare ai compagni di
Crispano l'idea del giornale di area sono stata contenta, credo sia un primo
importante passo verso il riconoscimento tra noi, il riconoscimento l’ho imparato
dall’esperienza femminista, ti riconosci nell’altro attraverso la narrazione
della sua vita.
Comunque, mi auguro che a partire da stamattina, si possa creare
una maggiore cooperazione tra noi "poveri diseredati" dell’area
nord, c’è tanto da fare e realmente “il compito è gigantesco e nient’altro ci
può salvare”. Vorrei concludere con un bellissimo aforisma di Paulo Coelho
“Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di
correre il rischio di vivere i propri sogni.”
Auguri compagni, auguri Crispano.
Tina Liccione
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La Città che Vogliamo
Capitolo
7°
Wi-Fi Municipale:
Internet gratis per tutti
Crispano, 24 Novembre 2007
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Internet gratis e
wireless per tutta Pordenone
A Pordenone un
progetto per il superamento del digital divide porterà
Internet gratis nelle case di tutti i residenti. Primo caso in Italia di
copertura a tappeto con Wifi
Internet gratis per tutti gli abitanti di Pordenone. La
disponibilità di connessione wireless a costo zero per gli abitanti della
città friulana è frutto di un accordo tra la Regione e il comune di Pordenone
i cui termini sono contenuti in un Protocollo d'Intesa firmato alla fine
della scorsa settimana e che mira a creare un articolato sistema di e-governement e di e-democracy.
L'infrastruttura di base a banda larga, realizzata sulla
base di un programma pluriennale il cui primo stralcio prevede la copertura
sperimentale di parte del centro storico entro pochi mesi e della restante
parte del territorio comunale nel corso del 2008, si trasformerà per l'utente
finale in una rete Wifi di libero accesso per
portare Internet gratuitamente in tutte le case di coloro che disporranno
semplicemente di un computer compatibile con questo standard.
L'impegno diretto del Comune di Pordenone è notevole: ogni anno
vedrà la messa a bilancio di circa 400 mila euro per il servizio; prezioso è
stato e sarà il sostegno della Regione. "La logica è quella
dell'inclusione perché tutti possano godere delle opportunità che la società
offre", ha detto il sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello
"Questo impegno per Pordenone e la sua rete WiFi - ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo
Illy - rientra nel programma generale della Regione per dotare tutto il
Friuli Venezia Giulia delle infrastrutture necessarie per accedere in modo
veloce ed economico alla rete informatica. Per questo abbiamo costituito la
Società Mecurio Fvg per portare
la banda larga su tutto il territorio utilizzando tecnologie diverse a
seconda delle caratteristiche del territorio stesso".
Il Friuli tenta di chiudere il 'digital
divide' in maniera completa, con corsi
dedicati a categorie come anziani e casalinghe e per contributi per
l'acquisto dei pc. "Il successo è stato molto superiore alle aspettative
e con le variazioni di bilancio abbiamo reperito nuove risorse per rispondere
a tutte le domande", ha detto ancora Illy.
26-09-2007
|
Vivi come se
dovessi morire domani.
Impara come se
dovessi vivere in eterno
(Gandhi)
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Continua il
dibattito sulla necessità
di un ricambio
nella politica a Nord di Napoli
(Lettera al
Direttore di Cogito Antonio Iazzetta)
Egregio
Direttore,
sul numero di
Cogito del 27 ottobre ho letto una lettera indirizzata a lei sulla necessità
di un ricambio generazionale per cambiare la politica. La lettera era molto
interessante, ma è la risposta e il suo editoriale che mi hanno indotto
osservazioni che vorrei condividere con lei e con i lettori.
Anch’io, come
lei direttore, nonostante la mia giovane età, credo che i mali della politica
non possano ridursi ad una questione di età. La questione è assai complessa e
volendo usare un termine tecnico potremmo dire che siamo dinanzi ad una crisi
“strutturale”.
A tutti è ormai
chiaro quel distacco sempre più profondo e intrinseco alle politiche
neoliberiste che si è creato tra la società e il mondo politico; un distacco
che non si registra solo nel momento elettorale, ma anche nell’accettazione
diffusa di tutti quei processi politici e istituzionali che peggiorano le
condizioni di vita stesse del soggetto.
In un contesto
politico-culturale simile, l’assenza partecipativa e la costituzione di
poteri forti hanno prodotto in questi nostri territori effetti devastanti per
l’idea di “bene comune”: si sono create le condizioni affinché, in Campania
specialmente, la politica nelle istituzioni entrasse in rapporti di
connivenza e/o condizionamento con la criminalità organizzata.
Questa crisi
strutturale della politica, come in un effetto a valanga, ha immesso nella
società sempre più sfiducia e disaffezione verso l’idea di “bene comune”.
Pertanto, credo che la linea direttrice dell’età anagrafica non possa essere
risolutrice, ma forse solo indicatrice di una necessità nella politica di
nuovi saperi e quindi culture. La politica deve ri-divenire cerniera tra saperi
e culture, ovvero indurre modelli comportamentali che implementino i saperi
acquisiti e consolidati, cioè le scienze.
Un fenomeno
resta inspiegabile finché il campo di osservazione non è abbastanza ampio da
includere il contesto in cui il fenomeno si verifica. Se l’osservatore,
infatti, non si rende conto dell’intreccio di relazioni tra un evento e la
matrice in cui esso si verifica o è posto di fronte a qualcosa di
“misterioso” oppure è indotto ad attribuire al suo oggetto di studio certe
proprietà che l’oggetto può non avere.
Per fare ciò
occorre, preliminarmente, una visione sistemica dei problemi, occorre cioè
usare nella risoluzione dei problemi le nozioni matematiche di “funzione” e
di “relazione”, così come quelle di “informazione”, “ridondanza” e di
“retroazione”.
Un’idea potrebbe
essere anche quella di promuovere un processo di riforma di Governo delle
Città, in senso “partecipativo”, di alcuni suoi settori organizzativi
strategici, con la triplice motivazione di valutare meglio necessità ed
energie sociali presenti nella popolazione, di rifondare la relazione di
fiducia fra i cittadini e le Istituzioni, e di ridare “rappresentanza” a
tutti quei cittadini che negli anni precedenti non si sono sentiti difesi dalla
classe politica al governo della città.
Allora, potremmo
dire, come diceva Albert Einstein, “Il mondo è quel disastro che vedete,
non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti
che se ne accorgono e stanno lì a guardare.”
Alla luce di
questa prospettiva, provo ad immaginare che tra le intelligenze multiple che
costituiscono la nostra area metropolitana ci sia, da subito, una sorta di
confronto sui metodi e le metodologie da applicare per indurre nel sistema
pubblico un insieme di regole (protocolli) utili ed indispensabili nell’agire
quotidiano. Dunque, in questo confronto, o sfida, l’uno potrebbe dimostrare
all’altro come o dove si è sbagliato o anche se non si è sbagliato affatto.
Come in una sorta di laboratorio si potrebbe realizzare un esperimento
cognitivo rivolto all’educazione politico-amministrativa per una nuova
“alternativa democratica" che assicuri alla cittadinanza l’attuazione
delle norme e quindi la certezza del diritto. In altre parole, ad esempio, la
pratica concreta che vige nella macchina comunale potrebbe essere monitorata,
sottoposta ad analisi e fornire la base per proposte ed interventi di
“avanzamento”.
Si potrebbe costruire
quindi un “cantiere” per il futuro fatto di “come, quando e perché” si vuole
intervenire per il “bene comune”, attivando, finalmente, nelle diverse
Istituzioni processi che possano concorrere tra loro lungo una strategia
generale comune e risolutrice. Un metodo scientifico che miri allo studio
sistematico, controllato, empirico e critico di ipotesi sulle relazioni
intercorrenti tra i vari fenomeni sociali, economici, politici e culturali
per produrre “nuovi” processi deduttivi ed induttivi che propongano la
risoluzione dei problemi reali.
Su questa
visione alta del ruolo della politica, a Crispano, il 17 Febbraio 2007, è
nato un progetto-fondazione dal titolo “La Città che Vogliamo”. Un
capitolo dopo l’altro si è sviluppata una complessa partecipata successione
di argomentazioni conveniente alla crescita di un’identità
politico-programmatica che partecipa e rinnova. Una retta che incide e guida,
un disegno organico, capace di comporre architravi su cui poggiare
progetti di governo e sviluppo, che nel mese di novembre perverrà al 7°
Capitolo nel segno della continuità con i sei capitoli già pubblicati: Riassetto
del territorio e questione abitativa (17 Febbraio 2007); Spazi e servizi
pubblici: sviluppo occupazionale e culturale (25 Marzo 2007); Nettezza
urbana: sintesi e disegni di una civiltà (20 Aprile 2007); Qualità totale
nella Pubblica Amministrazione (27 Maggio 2007); Biblioteca: laboratori
cognitivi e spazi autogestiti (22 Settembre 2007); Il Bilancio Partecipativo:
Un esempio di Democrazia partecipata (27 Ottobre 2007).
Questi capitoli
che diverranno un libro sono consultabili anche sul sito www.opartigiano.it
nella sezione “La Città che Vogliamo”.
Concludo ponendo
alcuni interrogativi a lei direttore, a me stesso e alla nostra comunità: E’
possibile tale via? In noi “giovani” devono vivere due persone in una? Da una
parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a
una “specie” che vuole spiccare il volo per cambiare veramente la vita?
Nunzio
Cennamo,
"Cogito",
Anno XIV n. 236, sabato 10 Novembre 2007
Si, e speriamo
che la persona che vuole spiccare il volo per cambiare veramente la vita
riesca ad avere il sopravvento. Ne abbiamo bisogno noi e ne hanno bisogno le
città in cui viviamo, o meglio sopravviviamo, costretti a fare i conti con
realtà difficili in cui è davvero arduo continuare a vivere. Finché c'è
almeno la speranza di cambiare le cose, ci potrà essere un futuro. Se
mancasse anche quella, saremmo davvero costretti a vivere per sempre nel
degrado a cui ci ha condannato una classe politica incapace e inadeguata che
si nutre dell'indifferenza e della connivenza di chi, per poco, vende la sua
dignità e il suo futuro, rendendosi complici del degrado culturale e sociale
delle nostre zone.
Antonio
Iazzetta,
"Cogito",
Anno XIV n. 236, sabato 10 Novembre 2007
|
Il Manifesto
|
A
Crispano servono lavoro e “ricchezze” (per tutti!)
di
Pasquale Vitale
Cosa
sta succedendo a Crispano? Chi conosce la nostra città, i suoi umori, la sua
struttura, i suoi quartieri, dice che siamo in presenza di una crisi
gravissima, di un livello di degrado, forse, mai raggiunto.
Gli
aspetti strutturali del degrado sono due. Il primo, evidentissimo, è la
mancanza di “ricchezze” sociali e culturali e di politiche economiche per
tutti.
Il
secondo è l’emergere di una gioventù vastissima, senza speranze e senza
futuro, cioè senza Lavoro.
Io,
che ho studiato materie economiche, mi sento di dire che non esistono -per
una società- due elementi così destabilizzanti come la mancanza di ricchezze
e la perdita della gioventù.
Di
chi è la colpa di tutto questo?
Crispano
è una delle città più giovani d’Europa, circa un terzo della sua popolazione
è sotto i 28 anni. E la fascia giovanile della popolazione è quella più
colpita dall’insicurezza sociale. Quella che sente più forte il morso della
precarietà, dell’abbandono. La precarietà produce un’insicurezza di massa che
può travolgere ogni barriera e legame sociale.
Eppure
davanti a queste questioni i sindaci che ci hanno governato hanno
completamente ignorato il problema, come se una politica economica locale non
potesse risolverlo. Come struzzi che mettono la testa sotto la sabbia. Questi
stessi sindaci che prima parlavano solo di realizzare opere pubbliche,
“vetrine elettorali”, oggi parlano del problema della “sicurezza fisica”,
dell’ordine pubblico, della gigantesca questione della “sicurezza di vita” di
una popolazione ( vedi questione lavavetri a Firenze, barboni a Salerno, rom
a Bologna, ecc).
Io
penso che un governo locale serio che progetti di risolvere questi problemi
debba trovare delle risorse da investire, mettere a punto un piano di
politiche economiche, urbanistiche e culturali che entrino dentro il problema
per quello che è, senza limitarsi a guardare come si possa “isolare” il
problema in modo da salvare, forse, solo qualche famiglia, che in cambio darà
qualche voto, oppure un pezzetto della città, magari un’area in cui dopo si
possano fare appartamentini da vendere bene...
L’idea
che il rione “cappuccini” non esista e quindi debba essere isolato e
ghettizzato deve finire in questa città. Noi del rione cappuccini non siamo
il degrado infernale delle favelas che è tenuto lontano da un pezzo “sacro”
di città che può continuare a prosperare, fare affari e abbellirsi.
Io,
giovane che si vuole prodigare per il suo quartiere e per la sua città,
lancio come proposta la costituzione di una “grande opera” di rinascita
sociale e culturale per “Cappuccini” e per Crispano tutta (che è meno di 2
Kmq).
Noi
della Fondazione “La Città che Vogliamo” crediamo che la politica e
l’arte del buon governo siano qualcosa di molto più complesso e alto di
quello che abbiamo visto in questo ceto politico locale negli ultimi
vent’anni. Allora, ai miei coetanei dico che dobbiamo riappropriarci dei
nostri spazi e del nostro futuro: alziamoci sulle punta dei piedi e proviamo
a saltare.
Crispano,
27 Ottobre 2007
|
Crispano,
tristezza ma anche tanta voglia di Rinascita
di
Pasquale Savino
Nel
nostro paesino abbiamo assistito a troppe forme di violenza e prevaricazione.
E’ per questo che la questione morale è un problema molto sentito tra i
nostri cittadini. Quando la certezza del diritto viene trasformata in un
“favore” da restituire al momento opportuno, in qualsiasi tipo di elezione,
il cittadino non è più un uomo libero né democratico.
Il
condizionamento sottile può avvenire in tante forme ma la sostanza è sempre
la stessa: vengono, anche alle 22:00 di sera, nel tuo focolare domestico a
ricordarti che..… forse …. si sono adoperati per te ..… forse …. per qualcosa
che ti toccava di diritto.
Allora
viene da chiedersi:
· Ma quello per cui sei stato aiutato era un tuo diritto?
· Un’amministrazione comunale è un organo al servizio di tutti i cittadini?
· Il diritto e la sua certezza possono divenire merce di scambio?
In
questa comunità, comunque, dobbiamo dire che stiamo assistendo anche a cose
assai divertenti. Politici che hanno grosse responsabilità circa lo
scioglimento si presentano come il “nuovo” in alternativa al “vecchio”.
Una
persona pubblica quando commette degli errori crea disagi e danni a tutta la
sua comunità. Io, che ho fatto tanti errori nella mia vita privata, credo
nella conversione e non nel trasformismo camaleontico.
Come
direbbe Gennaro Ippolito, noi siamo persone per bene che facciamo politica
per il “bene comune”. Vogliamo condividere con gli altri le nostre idee, le
nostre passioni, la nostra visione alternativa e innovativa della società.
Per questo manifestiamo alla Città la nostra voglia di rinascita andando
avanti con “La città che Vogliamo (per tutti!)”.
Noi
siamo contro la lista della spesa e proponiamo in alternativa metodologie che
rappresentino in modo chiaro “come quando e perché” vogliamo cambiare
questo paese.
Crispano,
27 Ottobre 2007
|
Il
Precario
...il 20 Ottobre caliamo le bende...?!
Roma
Sabato, 20
Ottobre
Piazza della
Repubblica ore 14,30
Manifestazione
Nazionale
foto...di carta
|
Primarie
per il Partito Democratico a Crispano
Alla
luce della bella giornata vissuta nella nostra cittadina domenica 14 Ottobre,
ci corre l’obbligo di fare due osservazioni, una di carattere politico-culturale
e una sull’analisi dei dati.
La
prima osservazione politico-culturale che ci
sentiamo di fare è che quanto accaduto in città per le primarie è stato
qualcosa di veramente importante per la costruzione di una nuova “democrazia
partecipata”. E’ stato veramente bello vedere tante persone affamate di
“partecipazione”.
La
seconda osservazione che ci sentiamo di
fare, più analitica, riguarda una lettura attenta degli eventi accaduti.
Domenica 14 Ottobre, a Crispano, sono andati a votare per la costituzione del
partito democratico circa 1600 persone.
Sembra un numero considerevole ma se lo rapportiamo al dato politico del
2006, cioè dell’anno scorso, vediamo che la somma dell’elettorato dei due
partiti raggiunge 2181 voti alla Camera e 1780 al Senato. Questo dato diventa ancora più significativo se
osserviamo che stiamo parlando di cifre relative ad elezioni nazionali senza
preferenza e senza quel clima di forte connotazione locale dato alle primarie
di domenica. Sembrava quasi che si trattasse di elezioni comunali per una
sola parte politica e ad una sola lista, quasi a dire: ”corro da solo così
sono sicuro che vinco io”.
Precisamente,
non solo le 1600 persone sono 600 unità in meno dell’elettorato dei due primi
partiti del centro-sinistra, ma il dato più significativo è che hanno
votato-aiutato i candidati locali alle primarie addirittura molti
"gentili" elettori di altri partiti del centro-sinistra. Inoltre,
su 1600 votanti la lista di Esposito ha preso solo circa 1000 voti. Si legge
quindi, oggettivamente, una sconfitta e/o una spaccatura locale nel nascente
Pd.
Elezioni
Politiche 2006 -Crispano (Na)-
Camera:
DS
+ LA MARGHERITA (L'ULIVO) 2181 (29.97%)
Senato:
DS
1003 (16.15%)
LA
MARGHERITA 777 (12.51%)TOT. 1780
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Festa di Liberazione
"La Città che
vogliamo"
I fotogrammi
Il Programma
Il Manifesto
Tavole
rotonde, Convegni, Arte, Musica, Cultura, Interazione,
Inchiesta,
Teatro, Percorsi cognitivi e giochi per bambini...
Sabato
29 e Domenica 30 Settembre
Piazza
Falcone e Borsellino
Crispano
(Na)
|
SULL’ATTO
TEPPISTICO INDAGANO I CARABINIERI
Danneggiata
l’auto del segretario di Rifondazione
Crispano, raid
di un giovane a volto coperto e in sella ad uno scooter
Crispano. Un
balordo a volto coperto ha danneggiato l'auto del segretario della sezione di
Rifondazione comunista di Crispano, Nunzio Cennamo. L'episodio è accaduto lo
scorso venerdì sera, mentre gli iscritti stavano allestendo gli stands della
terza festa del quotidiano «Liberazione» in piazza Falcone e Borsellino.
Sull'atto teppistico stanno indando i carabinieri, ai quali lo stesso Cennamo
ha sporto denuncia. Secondo due testimoni, un ragazzo, con il volto coperto,
a bordo di un motorino, ha sfondato il lunotto posteriore e graffiato con un
chiodo la fiancata destra della Peugeot 207, del segretario del partito, per
poi dileguarsi. Un episodio grave che si potrebbe inserire o nel nuovo clima
politico che si è venuto a determinare a Crispano, dopo lo scioglimento del
consiglio comunale, per infiltrazioni camorristiche o in uno dei tanti episodi
di microcriminalità, dilaganti nell'hinterland a nord di Napoli. Rc, in forte
crescita dal 2004, sta lavorando ad una serie d’iniziative per il ripristino
di un linguaggio democratico e per guardare oltre lo scioglimento ed alle
amministrative della prossima primavera. Un atto di intimidazione? «Un
episodio prevedibile - commenta il segretario Cennamo - determinato dalla
successione di eventi messi in atto da più di 3 anni da Rc, che hanno messo
in discussione il ruolo egemone di una parte del centrosinistra e del quadro
politico locale. L'interesse della gente verso queste nuove forme di politica
partecipativa potrebbero dare fastidio - ammette il segretario - anche se non
escludo la pista dell'atto teppistico di microcriminalità». Nunzio Cennamo,
30enne ricercatore universitario, è stato eletto segretario della sezione
locale nel 2004. Anno in cui ha cominciato una campagna di rinascita del
partito, fondando nel dicembre del 2003 un sito internet, attraverso il quale
ha messo in campo una serie di iniziative politiche innovative a favore della
cittadinanza e del «ripristino di un linguaggio democratico», che è stato il
tema del convegno di chiusura della festa del quotidiano «Liberazione», che
si è conclusa domenica scorsa, con l'intervento dell'assessore regionale
Corrado Gabriele, che ha espresso tutta la sua solidarietà al segretario di
Rc, per l'accaduto.
ALESSANDRO
URZÌ, Il Mattino, 02/10/2007
|
Documento
politico
Crispano, 17
Settembre 2007
Cari Compagni e
Compagne, Amici cari,
corre l’obbligo
alla Segreteria del nostro Partito narrare, pubblicamente, le dinamiche
politiche e culturali che abbiamo attivato nella nostra città dal 2003 con
quella costante successione di eventi convenienti al ripristino di una
“società democratica”.
Lentamente,
come una “lumaca”, dal 2003 stiamo camminando, senza stancarci mai, su
percorsi chiari e coerenti a quell’unico obiettivo finale che è la
liberazione da questo presente stato di cose e la successiva costituzione di
una Città Libera e Democratica.
L’azione fisica
intrinseca nel “movimento” è stata capace di far emergere tutto quanto in una
situazione di stasi era impercettibile; proprio come se vogliamo farci
un’idea della durezza e della trama di una superficie, non basta metterci
sopra un dito ma bisogna farlo scorrere avanti e indietro.
Dalla
fondazione del sito www.opartigiano.it, ininterrottamente, abbiamo lavorato
ad un progetto politico-culturale rivolto alla trasformazione del
centro-sinistra a Crispano, creando le premesse per spingerlo “oltre lo
scioglimento”, questo addirittura prima che esso arrivasse nell’autunno del
2005.
Abbiamo
continuato la nostra azione centripeta fino alla fine dell’anno 2006, quando
convocammo nella nostra sede tutti i Partiti del centro-sinistra
proponendogli di istituire una Commissione permanente capace di elaborare in
circa un anno “diverse” politiche di governo, quelle politiche indispensabili
per una campagna capace di garantire a tutti i cittadini di Crispano tutti i
diritti costituzionali. Constatata l’indisponibilità di quasi tutte le forze
politiche, considerata la notevole mole di lavoro stimata, avevamo dato un
ultimatum; quello che poi eluso ci ha portato alla ideazione del Progetto-Fondazione
“la città che vogliamo” ormai giunto al 5° capitolo.
Evidentemente
fattori come il conflitto di interessi, l’assenza di opinioni e di
norme comuni, e il tipo di personalità arrogante ed ostinata di alcuni
esponenti nel centro-sinistra hanno contribuito ad aumentare il divario tra i
gruppi politici creando una forte “polarizzazione”. La polarizzazione,
verificatasi all’inizio del 2007, ha raggiunto il suo apice nel mese di
giugno ’07 con gli episodi relativi alla festa del Giglio, dove le diverse
forze reazionarie si sono coalizzate contro quella spinta “innovatrice” che
mirava “oltre lo scioglimento”.
Questa
asimmetria creata dalla fase di polarizzazione è comunque un fenomeno
fortemente instabile, ma è la premessa per il cambiamento: tutto “ciò che
è stato” finalmente diviene facilmente individuabile, non è più spalmato
ovunque, e quindi è eliminabile.
E’ opportuno
precisare, come illustrava Gandhi, che l’azione che spinge oltre “ciò che è
stato” non ha nessuna intenzione ostile di carattere personale nei confronti
del gruppo coalizzato: “l’azione è una lotta contro il male, no contro chi lo
compie”.
Dopo più di tre
anni di “azione-movimento” si sono ormai attivati gli stati sensoriali
all’interno dello strato sociale locale e questo ha permesso l’emersione dal
sommerso pianeta politico locale di consolidate pressioni e tecniche di
“prepotenza politica” finalizzate al condizionamento e quindi alla
sopraffazione. In altre parole, “le condizioni al contorno” sono divenute di
dominio pubblico e dunque sviluppano le premesse per una nuova “campagna” di
rinascita e liberazione.
Vogliamo
ricordare a tal proposito che in letteratura sono ampiamente descritte queste
dinamiche complesse ma controllabili, al punto di trovare perfino una
classificazione degli stadi di evoluzione tipici di un contesto sociale in
“movimento”. Infatti, come ricorda Gandhi, ogni movimento valido
passa sempre per cinque stadi: l’indifferenza, lo scherno, le ingiurie, la
repressione e il rispetto (o il successo).
Noi, “la lumaca”,
lentamente abbiamo attraversato l’indifferenza, lo scherno(si
sono presi gioco di noi chiamandoci “scienziati pazzi”), le ingiurie(si
sono verificate offese fatte alla dignità altrui con parole e atti
oltraggiosi) giungendo così al quarto stadio, ovvero alla repressione,
come dimostrano i numerosi esposti anonimi pilotati ad arte e le
«intimidazioni», avvenute anche a mezzo stampa, ad opera di una parte del
centro-sinistra velate dietro affermazioni di altri.
Va osservato
anche che, secondo Gene Sharp, l’avversario, astuto e in difficoltà, oltre
alla repressione può impiegare anche infiltrati nel tentativo di sconfiggere
il movimento. Allora, se la campagna è condotta senza segretezza, con
assemblee aperte in luoghi pubblici, gli “infiltrati-provocatori” non
potranno fare molto nel tentativo di raccogliere informazioni e/o creare
scompiglio e fratture interne.
Noi, “la
lumaca”, lentamente andremo Avanti, perché la Politica non è un comitato
d’affari. Con Voi vogliamo e crediamo di poter costruire una città con
l’uomo al centro, con l’uso di saperi e scienze applicate, poiché: “quando
facciamo attenzione che il nutrimento non passi dalla vittima al parassita,
quest’ultimo naturalmente si indebolisce e muore, mentre il primo rivive”
(Gandhi).
Segreteria PRC
Circolo “Nunzio
Cennamo” Crispano
|
Un sentito ringraziamento...
ad Oreste Scalzone e ai tanti amici e compagni,
presenti al Caffè “VinMax Brothers” lunedì 17 Settembre 2007, che hanno
partecipato all’esame sottile e minuzioso dell’azione nonviolenta come
scienza per la trasformazione del presente stato di cose.
Invito
ASSEMBLEA DEGLI
ISCRITTI E DEI SIMPATIZZANTI PRC
&
Incontro con Oreste Scalzone
Lunedì 17
Settembre ore 19,30
Sala
Convegni Bar “Vinmax Brothers”
Via
Pigna, 21 - Crispano (Na) -
Il Manifesto
|
Partito
della Rifondazione Comunista
Circolo
“Nunzio Cennamo” Crispano (NA)
Sito
web: www.opartigiano.it e-mail: nunzio.cennamo@opartigiano.it
Alla cortese
attenzione della
COMMISSIONE
STRAORDINARIA
COMUNE DI
CRISPANO (NA)
e. p.c. Ai
Partiti tutti di Crispano
Oggetto:
attuazione Zona P.I.P. Crispano
In riferimento alla Vs. comunicazione-invito relativa alla discussione
tenutasi in data 11 Settembre 2007 alle ore 11 presso la sede comunale,
Viste
·
le delibere n°75, 76 e 77 del 26/07/2007,
·
le Vs. comunicazioni di avvio procedimento ai sensi dell’art.7 Legge 241/90
inviate agli assegnatari, notificate nell’ultima decade di agosto;
si osserva e
si propone quanto segue:
·
Di far precedere da una manifestazione di interesse il nuovo bando previsto
dalla Delibera n°77 del 26/07/2007;
·
Pubblicizzare il progetto e quindi il bando su quotidiani nazionali e su
portali web;
·
Percepire dalla manifestazione di interesse oltre alla preferenza per un
lotto di mq 1500 o mq 2500 ed ai dati della Ditta (Denominazione, forma
giuridica, oggetto sociale, sede legale e Rappresentante legale) alcuni dati
caratteristici:
§
Percentuale di utile reinvestito in beni durevoli nell’ultimo biennio;
§
mq della sede attuale di produzione;
·
Nella sola eventualità in cui siano raccolti con la manifestazione di
interesse un numero significativo di Ditte, inserire in luogo al sorteggio,
che potrebbe favorire mere speculazioni ed eliminare Ditte realmente capaci
di introdurre nuovi impulsi socio-economici in un contesto già depresso, una
griglia di valutazione che esalti quei consolidati parametri statistici di
micro e macro economia capaci di stimare la propensione alla crescita e
quindi il reale interesse al suolo;
·
Di interrompere il procedimento avviato ai sensi dell’art. 7 della L. 241/90
verso quegli assegnatari che hanno già dimostrato un’adesione concreta al
progetto versando al Consorzio (Pubblico-Privato) “Sviluppo Crispano” il 30%
della somma stimata per l’esproprio, contestualmente alla transazione
finanziaria dal Consorzio al Comune unita alla dichiarazione del Presidente
del Consorzio “Sviluppo Crispano” sulla provenienza dei fondi versati.
Distinte
cordialità.
Crispano, 13
Settembre 2007
Il
Segretario
Nunzio
Cennamo
|
Correlazioni tra
la Festa del Giglio e la Politica
Intervista al
Direttivo di Rifondazione Comunista di Crispano
Crispano, 15
Luglio 2007
Come mai in un
clima così teso avete scelto di prendere posizione su un tema così
incandescente come quello della Festa del Giglio a Crispano?
Una forza come
Rifondazione Comunista, se avanguardia politica, non può sottrarsi ad azioni
capaci di stimolare processi di analisi e sintesi volti alla risoluzione dei problemi.
Un Partito responsabile non può fingere che il problema non esiste né può
approfittarne con atteggiamenti populisti rivolti ad aumentare il proprio
consenso elettorale.
Come pensate di
risolvere queste “polemiche” sulla festa del Giglio a Crispano?
Per noi, la festa
del giglio, laica, deve essere istituzionalizzata. Se istituzionalizzata,
dovrà essere gestita, anche se non finanziata, dalla Pubblica
Amministrazione, affinché tale “Progetto Culturale” sia monitorato e
valutato da una Commissione apposita, “garante”, ugualmente necessaria
come quella organizzatrice. Per noi, dunque, la festa del giglio deve
divenire la “Festa del Giglio della Città di Crispano”.
Perché l’idea di
un “progetto culturale”?
Per salvaguardare
la festa del giglio a Crispano, storia e radice di una comunità, dovranno
mutare alcuni suoi costumi e contenuti con il progressivo sviluppo della
società. Dunque, come in un qualunque progetto, occorre precisare obiettivi, modalità, elementi
innovativi, finalità e motivazioni
con cui si vuole operare per la comunità e nella comunità.
Come mai
politicamente siete stati attaccati da una parte del centro sinistra?
Forse perché in
modo non strumentale, con un messaggio indiretto, nella nostra analisi
abbiamo osservato che a Crispano la politica, nelle istituzioni locali, ha
utilizzato la festa del giglio prima per aumentare il proprio consenso
elettorale e poi come scudo a seguito dello scioglimento del Consiglio
Comunale. Infatti, come abbiamo scritto a chiare lettere “nelle istituzioni locali il
compito della politica in una festa popolare non è quello di organizzare per
usare, aumentando il proprio consenso elettorale, ma quello di salvaguardare
una festa secolare.” Noi pensiamo che in questa espressione ci sia
la sintesi di un atteggiamento politico locale che trasversalmente da destra
a sinistra ha portato prima alla depressione di una comunità e poi alla crisi
di una festa secolare.
Qualcuno, invece,
pur essendo in piena sintonia con la vostra proposta, vi rimprovera il ritardo
con cui avete operato, ovvero come mai avete comunicato la vostra azione solo
il 5 Giugno 2007?
L’idea di
istituzionalizzare la Festa è nata dopo gli episodi del 2004. L’idea fu
comunicata alla Città, in un clima di forte contrapposizione politica tra centro-sinistra
e centro-destra, con un manifesto affisso il 18 Maggio 2005 (è possibile
consultare l’iniziativa nella sezione Archivio 2005 del sito
www.opartigiano.it). La proposta poi è stata ripresa ai primi di Giugno, per
senso di responsabilità, alla
luce delle molteplici e spontanee richieste giunte in Comune da parte di
alcune associazioni di quartiere che volevano organizzare una
festa che la comunità locale chiede per la storia, le radici, le
tradizioni e l’identità che essa rappresenta per questo paese.
La Commissione
Straordinaria come ha reagito alla vostra richiesta?
La Commissione,
da quanto emerso nell'incontro con la delegazione di Rifondazione, ha
considerato positivamente l’iniziativa e con l’ausilio di esperti ha messo in
cantiere l'idea di realizzare un bando pubblico, comprensivo di formulario e
griglie di valutazione, che consentirà ai quartieri, alle associazioni, alle
persone giuridiche in genere, di poter presentare un progetto culturale
innovativo per la salvaguardia della festa del giglio. La festa del
Giglio “Città di
Crispano” si terrà forse la terza domenica di Settembre in onore
di San Gennaro.
|
Partito
della Rifondazione Comunista
Circolo
“Nunzio Cennamo” Crispano (NA)
Sito
web: www.opartigiano.it e-mail: nunzio.cennamo@opartigiano.it
Alla cortese
attenzione della
COMMISSIONE
STRAORDINARIA
COMUNE DI
CRISPANO (NA)
Oggetto:
La festa del giglio e la politica
Crispano,
Giugno 2007.
La
festa del giglio forse non ci sarà, perché?
La festa di
una volta, quella centenaria, era un misto di sacro e profano, non aveva un
carattere distinto, chiaro, e la maggior parte dei fondi arrivavano dalle
offerte dei fedeli raccolte con l’uscita del Santo Patrono o della Madonna
del Buon Consiglio.
Poi le cose
sono cambiate e le cose non cambiano mai per caso… La festa ha finalmente
assunto un carattere diverso. Ormai laica, la festa del giglio la comunità
locale la chiede per la storia, le radici, le tradizioni e l’identità
che essa rappresenta per questo paese.
Noi
comunisti, non siamo per le feste “contese” a turno una volta dalla chiesa,
un’altra volta dai capomastri, poi dai rioni e dagli sponsor o dai politici
di destra e di sinistra…
Per noi, la
festa del giglio, laica, deve essere istituzionalizzata. Se
istituzionalizzata, dovrà essere gestita, anche se non finanziata, dalla
Pubblica Amministrazione, affinché tale Progetto culturale sia monitorato e
valutato da una Commissione apposita, “garante”, ugualmente necessaria come
quella organizzatrice.
Nelle
istituzioni locali, infatti, il compito della politica in una festa popolare
non è quello di organizzare per usare, aumentando il proprio consenso elettorale,
ma quello di salvaguardare una festa secolare che, per quanto storia e
radice di una comunità, dovrà mutare alcuni suoi costumi e contenuti con il
progressivo sviluppo della società.
Crispano, 5
Giugno 2007
Il Manifesto
|
Analisi
di un voto Locale
E’
passata!
Si,
un’altra pesante e brutta guerra è finita, come sono finiti alcuni candidati
illustri e meno illustri.
Stanchi,
ci ritroviamo per piangere i nostri muri sporchi, le nostre facce
disordinate, le nostre amarezze per una politica che non vuol cambiare..
Eppure,
questo scenario cupo e triste, mi sembra una scena già vista. Si, ricordo,
era un film di guerriglia urbana ambientato in un paesino piccolo piccolo in
provincia di Napoli, in cui tutto, per questione di spazi e contesti,
appariva più grande: le battaglie senza regole per la conquista di un
manifesto, le invasioni domestiche, le guerre tra poveri per una
sopravvivenza elettorale, le promesse bruciate, la violenza nelle offese alla
dignità umana.
Questa
è la triste, assai poco poetica, realtà locale. Eppure, la nostra analisi del
voto, nella sua azione critica, vuole costituire, nell’unità delle sue fasi,
un processo articolato e complesso, svolto dal tessuto urbano tutto.
Un’entità viva ed attiva che si preoccupa e si occupa, dal basso, lungo un
percorso fissato per tappe, di soddisfare quella condivisione dei bisogni e
delle urgenze, vera premessa di sviluppo per un reale “sistema” politico
locale: rilevazione dei bisogni primari, progettazione e sviluppo.
L’azione
di monitoraggio e valutazione, intrinseca nell’esercizio del voto locale,
deve allora ritornare “regolatore” di democrazia dell’attività Politica
Locale, poiché, attraverso essa, si realizza finalmente quella controreazione
(feedback) necessaria ad indirizzare, in ogni momento, l’azione “culturale”
lungo direttrici d’efficacia e d’efficienza.
Crispano,
30 Maggio 2007
Nunzio
Cennamo
|
La città che vogliamo
Tel.
338.4121256
Crispano,
Domenica 27 Maggio 2007
Capitolo
|
Culture...
Posta Prioritaria
a
Luca Cordero di Montezemolo
di Marco
Travaglio
Gentile Luca...
|
"La
Resistenza non muore"
www.beppegrillo.it
Un calendario
per non dimenticare i morti per la democrazia
Calendario 2007
|
|
Crispano, 25
Aprile 2007
Piazza
Trieste e Trento, Ore 11,00
“Il rito
della Liberazione si incarna nei volti e nella diversità delle espressioni
per divenire manifestazione.”
I fotogrammi della
Manifestazione
Il Manifesto
Che
Liberazione!
|
La città che vogliamo
Tel.
338.4121256
3
Capitolo
Crispano,
22 Aprile 2007
|
Morti
ammazzati
di
Pasquale Vitale
Ormai è
uno stillicidio, un giorno dopo l’altro, un morto dopo l’altro: una catena di
sangue che non fa notizia e dunque non esiste.
Se usate
la lente di ingrandimento in qualche spigolo di giornale troverete, nude e
crude, minuscole notizie sul fronte del lavoro e dei lavoratori. In genere
sono asettiche agenzie che parlano di operai morti alla pressa, di muratori
precipitati da impalcature, di cavatori di marmo sepolti da un masso, di
giovani operai schiacciati tra le lamiere di un autocarro o dalle pesanti
pietre di un muro. Morti e feriti sulle trincee calde del lavoro, sopravvissuti
ai bombardamenti di amianto, reduci dalle fabbriche della “qualità totale”.
Tra le
principali cause c’è il mancato rispetto delle norme di sicurezza, visto come
un inutile costo aggiuntivo.
Per
non correre il rischio di calarci in un’analisi populista chiariamo che il
costo “aggiuntivo” viene eliminato soprattutto nella logica del subappalto,
dove il passamano assorbe tutte quelle risorse che normalmente andrebbero
investite nella prevenzione e nella manutenzione degli apparati utili alla
sicurezza sul lavoro. Il subappalto è infatti una parola che ricorre spesso
quando si parla di incidenti mortali sul lavoro, e non è un caso che negli
ultimi anni anche alcuni nostri concittadini, “soldati” nell’esercito del
profitto, abbiano perso la vita lavorando in subappalto. Ma nonostante
orfani e vedove questa “guerra” non esiste. Questi morti e tutte
le sofferenze legate al mondo del lavoro sono “intrinseche all’etica
dell’economia globale e all’estetica nichilista del capitalismo che governa
il mondo e le stelle, ammutolisce la politica, tentando di detronizzare ogni
Dio e di isterilire la storia.”
Così nei
Far-west delle nostre metropoli si contano sempre più i morti ammazzati dalle
rivoltelle per non sapere mai nulla di quelli ammazzati dal capitale, quelli
che distrattamente chiamano morti bianche. A Crispano, quante sono le mani
mozzate, gli occhi accecati, le gambe paralizzate, le malattie professionali,
le morti precoci?
E’ una
rapina che chiamano “ modernità”. Nella consapevolezza che nella nostra vita
non c’è che da scegliere tra la coscienza o il lavoro, tra il silenzio o il
condizionamento, la borsa o la vita, anche se vi sembrerà retorica, mi viene
voglia di gridare ancora: “
proletari di tutto il mondo unitevi. Non avete da perdere che le vostre
catene”.
Crispano,
20 Aprile 2007
|
CONFERENZA
D’ORGANIZZAZIONE
Dal 29
marzo al 1° aprile si è svolta a Carrara la Conferenza nazionale del Prc.
Al
centro del dibattito il futuro della sinistra in Italia e in Europa.
Una terapia d'urto
per cambiare il
partito
Sintesi
della relazione di Francesco Ferrara
|
"La
città che vogliamo"
Capitolo
Crispano, 25
Marzo 2007
|
La vita solo
produce
Discorro con compagni,
amici e affini. Avverto in tutti qualcosa di diverso, sono sorti dei nuovi
bisogni che stimolano il pensiero. La realtà paese è vista ora sotto punti di
vista nuovi. Tutti sono irrequieti ed in ognuno un tumulto di intenzioni
ancora incerte e vaghe si esprimono genericamente e non riescono a
compattarsi.
Perché
nasconderlo?
Partecipo
anch’io di questa irrequietezza, di questa incertezza. Cerco di trattenere
gli stimoli, di non lasciarmi sommergere da ondate di impressioni nuove che
bussano alla porta della coscienza e che vogliono essere ascoltate,
esaminate.
Lo stimolo al
pensiero si pone come pensiero del bello e del perfetto ed è per questo che
nasce il caos e la confusione delle lingue, ed è per questo che si incrociano
le proposte più pazzesche con le più luminose verità.
Però più aumenta
la confusione tanto più è il dovere di porre un ordine in noi. E così mi
fermo a riflettere : il capitolo dello scioglimento del Consiglio Comunale e
l’agire borderline della Commissione Straordinaria hanno reso paradossalmente
più sensibili e attenti i Crispanesi attorno i veri problemi che angustiano
il nostro paese.
Una crisi
“spirituale”enorme è stata suscitata!
Noi, di
Rifondazione Comunista, attraverso il nostro sito www.opartigiano.it,
il bollettino mensile “Essere”, le due feste di Liberazione, manifesti,
iniziative, attività abbiamo tentato di alzare il tono politico-culturale in
questo paese puntando sul confronto dialettico delle idee fra le varie forze
politiche del centro-sinistra.
Le nostre
argomentazioni trovano sintesi, da tempi non sospetti, negli slogan del
tipo “Libera la politica”; “Contro l’antipolitica ripristiniamo il linguaggio
democratico”; “Oltre lo scioglimento, la Politica è la risoluzione dei
problemi”; “ Decidiamo insieme… La politica del domani”; “ Il confronto delle
idee è il futuro del paese”; “ Ognuno da solo non vale nulla”…
Siamo l’unica
forza politica che sta lavorando per un avvenire diverso, migliore del
presente proponendo un progetto aperto al territorio come “la città che
vogliamo”.
Ora, per queste
motivazioni, credo che dobbiamo andare sereni nel mondo con la
consapevolezza che la ricchezza empirica del viaggio spesso è più importante
dell’approdo, nel senso che le soddisfazioni le dobbiamo ricercare in noi
stessi, nell’interno della nostra coscienza dove solo possono comporsi tutti
i dissidi , tutti i turbamenti suscitati dagli stimoli esterni.
Il nostro bagaglio
politico-formativo-culturale viene dall’esperienza dei giovani
comunisti del 1994 ed è azione disciplinata e matura, è fermo proposito,
volontà sicura e indomabile, è vita. E la vita solo produce.
Post Scriptum
In questi giorni
si sono concretizzate diverse occasioni di incontro tra le varie forze
politiche: tutti parlano di cambiamento ma nessuno dice come.
Non potevano
mancare gli sfoghi e gli attacchi nei nostri confronti. Le mezze coscienze
odiano i forti non solo per avversione di idee. Queste vanità e megalomanie
di persone non sono altro che stimolo per noi, occasioni per pensare, per
trovare in noi stessi le ragioni profonde del nostro essere, della nostra
partecipazione alla vita del paese. Queste cose ci convincono ancora una
volta che un grande lavoro di interiorizzazione, di intensificazione alla
vita morale deve essere ancora fatto.
Ci accusano di
essere dei giovani vecchi… in certi momenti immersi come siamo in questa vita
tumultuosa che ci circonda, sensibili come siamo ai rimproveri, alle facce
irosamente beffarde dei nostri interlocutori sentiamo anche noi come una
diminuzione di noi stessi, ci sembra davvero di essere decrepiti, di
non riuscire a far sgorgare dalle nostre labbra la parola definitiva, la
parola che dia forza ai nostri organi, che dia vigore alle membra rattrappite
e le renda elastiche, atte alla lotta.
Ma una breve
riflessione scaccia questo pessimismo!
Ci sentiamo
vecchi perché il destino ci ha fatto nascere in età vecchia. È l’aria che
respiriamo, sono gli istituti che ci reggono, sono gli uomini con i quali
siamo in lotta che sono vecchi. Un cumulo di tradizioni e conformità grava su
di noi e dobbiamo inarcare maggiormente le reni per sconvolgerlo.
Siamo dei
giovani vecchi: vecchi per il cumulo enorme di esperienze che in poco tempo
abbiamo raggruzzolato; giovani per il vigore dei muscoli, per il desiderio di
vittoria che ci investe.
La nostra
generazione di giovani vecchi è quella che, nel prossimo viaggio elettorale a
Crispano, non concederà sconti sulla certezza del diritto al lavoro, alla
salute, alla casa, alla qualità della vita e alla legalità.
Pasquale Barra,
24 Marzo 2007
|
Il Partito della
Rifondazione Comunista
Circolo "Nunzio
Cennamo"
Crispano (NA)
Alla Commissione
Straordinaria
COMUNE DI
CRISPANO
Ai Partiti tutti
di CRISPANO
In questo paese
assistiamo da diversi anni ad un “fenomeno” che sta minando l’attuazione dei
valori e dei diritti Costituzionali. E’ un agire sistematico, ovvero che si
ripete con continuità nel tempo, che di fatto riduce, empiricamente, il
“linguaggio democratico” e separa, con l’assenza della comunicazione, la
certezza del diritto dall’azione di governo della città.
Se si analizza
la successione di questi dati, raccolti e correlati, si evidenzia nel
“linguaggio democratico” un attacco alle primitive regole di sintassi e di
semantica. L’assenza delle più elementari regole di sintassi, quelle tipiche
degli atti amministrativi, è già stata rivelata in modo evidente dai processi
giuridico–amministrativi che hanno condotto allo scioglimento del Consiglio
Comunale. Non così evidente è invece l’assenza nel “linguaggio democratico”
usato in questa città delle regole “semantiche”. Infatti, a differenza delle
regole di “sintassi” queste non sono di facile analisi e/o constatazione. In
questi casi si richiedono dati che spesso sono distinti nel rapporto
causa-effetto ma fortemente correlati tra loro per “semantica democratica”.
E’ un agire “anticostituzionale” che quasi sempre si esplicita
nell’allontanamento diretto di soggetti politici “critici” attraverso l’uso
di un consolidato agire, fatto di condizionamenti e/o attacchi alla persona,
agli affetti.
Incarna un “linguaggio
antidemocratico” ma non è un complotto o una congiura da sventare ma una
forza che raffigura poteri forti. Allora, bisogna analizzare questi poteri
forti, analizzarli scientificamente.
Il problema nel
ripristino di un “linguaggio democratico” nella gestione “straordinaria” di
una città è allora quello di individuare esattamente il loro punto di forza
per contrapporsi in campo aperto. Nel senso che riconosciuto il fondamento
della loro posizione, si pensa di sconfiggerli perché si propone un punto di
vista più alto, più forte: quello della “democrazia”.
Crispano, 15
Marzo 2007
Versione in pdf
|
L'Interrogativo che stimola la Ricerca
Senza
un “linguaggio democratico” si separa, con l’assenza della comunicazione, la
certezza del diritto dall’azione di governo della città.
Noi
Partiti cosa proponiamo alla Commissione Straordinaria affinché in questo paese
si proponga un punto di vista più alto, quello della “democrazia” ?
Pasquale
Vitale, 24 Marzo 2007
|
Un
capolavoro di Analisi e Sintesi
|
!?
Occorre
ancora una Rivoluzione Illuminista?
Crispano,
necessita di “massa critica”e dunque di momenti di Analisi e Sintesi..
L’antipolitica,
ormai, predomina in molti strati della società.
Costruita su
calunnie e menzogne, si alimenta di atteggiamenti reazionari e populisti.
Il blog
"il Crispanese", in modo sistematico, rivela, come una cartina
tornasole,
questo
presente stato di cose...
...quello che
noi vogliamo cambiare!
Respira...
l'area maleodorante della città:
blog "il Crispanese"
|
Mani
Se sei un
amico ti stringo la mano
se chiedi un aiuto ti tendo la mano
E prendi la mano, e dammi la mano
e prendi la mano, e dammi la mano
Il padre il bambino lo tiene per mano
c’è tutto il destino in un palmo di mano
Le mani, le mani che sanno parlare, che sanno guarire e che sanno pregare
Le mani legate, le mani ferite, le mani, le mani pulite
Le mani, le mani, le mani legate, le mani ferite, le mani pulite
Le mani, le mani, le mani legate, le mani ferite, le mani pulite
Saluti ruffiani baciamo le mani
caliamo i calzoni e in alto le mani
Chi prende il potere allunga le mani
chi sfugge al dovere se ne lava le mani
Le mani, le mani, che sanno tradire, che sanno soffrire e che sanno sbranare
Le mani spietate che danno la fine, le mani, le mani assassine
Le mani, le mani, le mani spietate che danno la fine, le mani assassine
Le mani, le mani, le mani legate le mani ferite, le mani pulite
Apriamo le mani, le mani più avare
che stringono ancora quei 30 denari
Mettiamo le mani, le mani sul cuore
più sono sincere e più danno calore
Le mani, le mani, che sanno di mare, che sanno di terra, che sanno di pane
Battiamo le mani per farci sentire, più forte le mani, le mani
Le mani, le mani, che sanno di mare, che sanno di terra, che sanno di pane
Le mani, le mani, che sanno di mare, che sanno di terra, che sanno di pane
Le mani, le mani, le mani spietate che danno la fine, le mani assassine
Le mani, le mani, le mani spietate che danno la fine, le mani assassine
Le mani, le mani, le mani, le mani.
Edoardo De
Crescenzo
|
Nasce....
"La città che vogliamo"
Tel.
338.4121256
Crispano,
17 Febbraio 2007
|
Vicenza, 17 Febbraio 2007.
|
Riceviamo
e pubblichi@mo
Chi vi
scrive è un imprenditore che da sempre lavora, onestamente, prodigandosi
affinché la propria Azienda, e quindi chi ci lavora, possa sempre
vivere un futuro sereno. Premetto, non sono un comunista ma li stimo e li
rispetto, da qui la mia consuetudine a consultare il sito
“www.opartigiano.it”. Premetto ancora, avevo grosse speranze quando circa
dieci anni fa ho presentato la domanda per l’assegnazione di un lotto nella
zona PIP di Crispano.
Allora
avevo poco più di trent’anni, e credevo fortemente nel progetto. Oggi, ho più
di quarant’anni e ovviamente sono cambiate in me motivazioni, passioni e
progetti. Siamo stati vittime di una pubblica amministrazione che ci ha
illuso e consumato solo in cambio di un puro condizionamento politico. Con
l’arrivo della Commissione Straordinaria sembrava tutto perso, infatti si
pensava: « sono arrivati i burocrati, figuriamoci se completeranno la zona
PIP. » Invece il lavoro della Commissione Straordinaria, unito alla
determinazione e la testardaggine del nostro Presidente Cennamo Biagio, ha
quasi trasformato il sogno in realtà, e sottolineo quasi.
Questo,
finalmente, è il momento della svolta eppure alcuni colleghi imprenditori
remano contro. Qualcuno perché non ha la disponibilità economica per
partecipare all’esproprio e quindi all’edificazione dei capannoni; qualcuno
perché è ancora troppo condizionato dalla politica e non ha urgenza di
realizzare un nuovo sito per la propria Azienda; qualcuno perché non ama il
suo mestiere in quanto si è abituato a fare altro; qualcuno perché ha ancora
forti dubbi sulla possibilità che a Crispano veramente si realizzi qualcosa
di nuovo; qualcuno perché, come me, in dieci anni è passato da una fase della
propria vita ad un’altra modificando la propria visione imprenditoriale ma
non il proprio spirito.
Vi
scrivo per parlare apertamente a questi nostri colleghi imprenditori e
per manifestare tutta la mia solidarietà al nostro Presidente che,
gratuitamente e senza mai risparmiarsi, si sta adoperando per la
realizzazione di un progetto utile alla cittadinanza e a noi tutti
imprenditori.
Caro
Biagio, non mollare.
Le
nostre ultime speranze sono riposte in te, nella tua determinazione e
nella tua testardaggine.
Uno
degli assegnatari Zona PIP Crispano
Crispano,
16 Febbraio 2007
|
Crispano,
10 Febbraio 2007
Il
Consorzio
“Sviluppo
Crispano”
Presenta...
il suo logo
Il logo
si espande come un albero, quale icona di sviluppo ed energia per la
cittadinanza tutta. Al centro dell’immagine una sfera, la forma del mondo,
autentica proiezione di quella necessità di internazionalizzazione, saldo
obiettivo prossimo o meglio necessità operativa.
Le ruote
dentate, infine, reazione produttiva dell’innovazione industriale ed
artigianale, rappresentano tutti quei frutti che il Consorzio schiude per
alimentare nuove dinamiche economiche e migliori condizioni sociali e
culturali.
Il
Presidente
Cennamo
Biagio
|
L'inaugurazione
della nuova sede di
Rifondazione Comunista
in via
Provinciale, 4 Crispano (Na)
Crispano,
Domenica 28 Gennaio 2007
E' stato diverso,
diverso da
tutte le altre volte.
Eppure,
eravamo quelli di sempre:
l'Assemblea
degli iscritti,
il solito
grido di Rinascita,
quel cerchio
di uomini e donne che si chiude e Libera,
quella forza
che nelle leggi della natura muove ed accelera le masse.
E' stato
bello, è stato
Festa.
Sulla pietra
angolare della nostra storia
l'edificazione
di una nuova casa
per i
compagni, per la bandiera rossa,
essenza della
nostra storia e speranza per le nostre idee.
Auguri a Noi
Comunisti e alle nostre passioni.
Il Segretario
Nunzio Cennamo
|
Elezioni Amministrative
Primavera 2007
Colore..
|
Biblioteca essenziale per grandi e piccini
a
cura di
RIFONDAZIONE COMUNISTA
Via Gramsci, 41 -
Caivano (Na)-
www.rifondacaivano.it
|
La mia
generazione ha perso.
"...Non mi piace chi è
solidale
E fa il professionista del sociale
Ma chi specula su chi è malato
Su disabili, tossici e anziani
È un vero
criminale.
Ma non vedo più nessuno che s'incazza
Tra tutti gli assuefatti della nuova razza
E chi si inventa un bel Partito
Per il nostro bene
Sembra proprio destinato
A diventare un buffone.
Ma forse
sono io che faccio parte
Di una razza in estinzione.
La mia
generazione ha visto
Le strade, le piazze gremite
Di gente appassionata
Sicura di ridare un senso alla propria vita
Ma ormai son tutte cose del secolo scorso
La mia generazione ha perso...
...Qualcuno
era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se
lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di
nuovo,
perché
sentiva la necessità di una morale diversa.
Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno.
Era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più
di se stesso:
era come due
persone in una.
Da una parte
la personale fatica quotidiana,
e dall'altra
il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo, per
cambiare veramente la vita.
No, niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza
essere capaci di volare,
come dei
gabbiani ipotetici.
E ora?
Anche ora ci si sente in due:
da una parte
l'uomo inserito, che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria
sopravvivenza quotidiana,
e dall'altra
il gabbiano, senza più neanche l'intenzione del volo. Perché ormai il sogno
si è rattrappito.
Due miserie in un corpo solo."
Giorgio Gaber
Il commento
di Fausto Bertinotti:
Ci deve essere una ragione se, passati dieci anni da quel dannato
scioglimento del PCI, la sua mancanza, il vuoto di quello che Pier Paolo
Pasolini chiamò un paese nel paese, ci viene rappresentato in una ballata
piuttosto che in un libro di storia o in una storia politica.
Forse, l'arte, l'immaginazione possono vestire il lutto, quando ancora esso
non è elaborato, più della dottrina. 0, forse, una nostalgia struggente
prende una forma poetica perché solo così può rinviare di nuovo ad un sogno
che (ancora) non ha preso il corpo di una storia futura.
Qualcuno era comunista e adesso rivive nella voce di Gaber, nella musica, in
tutti quei perché e in quei malgrado.
Sono storie di donne e di uomini veri, di una vita, di un frammento, di una
grande politica, di un tic. Compongono la storia di un popolo. C'è un popolo
quando ci sono le Tavole; c'è un popolo quando si passa tra le acque che si
separano, verso la terra promessa. E quando c'è un popolo, dentro ci sono
insieme miserie e nobiltà (d'animo). Quante volte abbiamo ascoltato le ultime
strofe della canzone e provato un'emozione, come ascoltando l'autobiografia
di una generazione.. Lo dobbiamo ad un artista di talento, un artista che
amiamo, che ci ha spesso costretti al rasoio della cultura critica e
dell'ironia. Qui, come in una sospensione, c'è un abbandono, tanto grande è
il rimpianto e l'amputazione di noi.
E ora?
Ora è il tempo della pena. Ma, domani, quelli ritorneranno.
Fausto Bertinotti
|
Auguri Crispano,
che
da secoli leggi la luna,
ascolti
il mare e canti il sole.
Offeso,
mai morto,
sii
ancora giglio bianco per i nostri natali.
Il Manifesto
Rifondazione
Comunista
Circolo
"Nunzio Cennamo" - Crispano (NA) -
www.opartigiano.it
Crediamo
che la Comunicazione sia un bene comune, da esplorare, sviluppare e
condividere grazie alle opportunità offerte dalle nuove
tecnologie. E' nostra comune convinzione che la condivisione della
conoscenza sia una leva fondamentale per l'evoluzione della società, e che
l'utilizzo sociale della rete e l'accesso per tutti siano i pilastri su
cui costruire un sistema di garanzie e di nuove libertà.
Auguri ai
bambini dell’Iraq, nati e cresciuti sotto le bombe. Auguri ai militari
italiani sopravvissuti in Iraq, che portano marchiata a fuoco la notte che
scoppiò la bomba, la lunga notte indecente della politica italiana muta e
distante. Auguri agli emigranti portati dagli scafi e dalle zattere, agli
stranieri che cercano un posto per vivere in pace. Auguri a chi è in cella e
misura, ogni giorno, l’angustia opprimente degli spazi e l’immensità senza
rete dei tempi di detenzione. Auguri a chi ha perso il lavoro e a chi non
l’ha mai trovato, a chi non è più compatibile con le necessità produttive, a
chi è graziosamente chiamato “esubero”, a chi è cassaintegrato o in mobilità
o nella immobilità coatta di un reparto-lager. Auguri a chi fa i turni di
notte e ha sempre sonno, a chi lavora la domenica e non santifica le feste, a
chi è flessibile nonostante la schiena rotta. Auguri a chi è solo e senza
ombrello e fuori piove a dirotto e non sa dove andare. Auguri ai pensionati
al minimo e alla loro minima esistenza quotidiana. Auguri agli ospiti del
margine, agli abitanti degli angoli sporchi, ai camminatori sul ciglio
dell’esclusione. Auguri a chi si fa le pere e si sente come un libro mai
scritto o come una penna senza inchiostro. Auguri a quelli, gialli e neri e
meticci, che stanno nel rovescio del mondo, nei sud prolifici e dannati, nei vapori
della Patagonia o a cavallo di una bidonville. Auguri a chi aspetta il
risultato della Tac, e si esercita con la memoria a fissare ogni brandello della sua storia.
Auguri a chi si sente un pesce rosso prigioniero della piccola vasca. Auguri
a chi prende partito, a chi sceglie di schierarsi, a chi rinuncia alle
comodità della pigrizia e dell’indifferenza. Auguri al comunismo uscito a
pezzi dal fuoco del “secolo breve”, ferito nei suoi sogni, dilaniato dalle
sue eterne contraddizioni, eppure ancora più necessario per non chiudere la
partita tra le ragioni della vita e le ragioni del potere. Auguri a chi
governa e non si dimentica delle troppe ferite inferte dal potere. Auguri a
me e alle mie ire, auguri a voi e alle vostre passioni.
Nichi
Vendola
|
Una corsa senza
freni… e la caduta
Crispano, Natale
2006.
Era un anno fa.
Il Consiglio Comunale di Crispano era stato sciolto da pochi mesi. Pioveva,
giungevano i primi venti freddi dal nord, ma il clima più che rigido era
teso: c’erano stati due manifesti per una sola manifestazione.
Quell’assemblea
pubblica, nella palestra delle Elementari, sembrava un viaggio indietro nel
tempo. Noi, quelli che militavano lì di fronte, quelli che una volta ci
chiamavamo Giovani Comunisti, guardandoci
dritti negli occhi rossi, meditavamo sullo stato politico finito nell’esperienza
elettorale del 1998.
Eravamo nel 2005,
eppure, nel Centro-Sinistra persistevano ancora due visioni diverse della
politica e del potere. Fummo, come sempre, leali e garantisti, duri, critici
e certi che nel Centro-Sinistra le cose “dovevano” cambiare, ma questa volta
la direzione mirava oltre uno scioglimento e non oltre il governo delle
destre.
Adesso,
finalmente, le cose sono cambiate, il Centro-Sinistra a Crispano è cambiato.
Con continuità,
per un anno intero, con urla silenziose, rabbiose, con lo sguardo fisso verso
un progetto di governo mai visto a Crispano per metodo e partecipazione,
abbiamo spinto il Centro-Sinistra “oltre lo scioglimento”.
Liberazione e
partecipazione prima, Liberazione è partecipazione
poi.
Un disegno non
lontano da quello elaborato nel 1998 dai “Democratici e Progressisti per
l’Ulivo” ma poi calpestato, offeso e deluso fin dai primi mesi di governo.
Basta leggere, a
tal proposito, la relazione presentata dal Compagno Pasquale Barra al
Congresso del nostro Partito del 14/09/1998. E’ straordinaria per la sua
lungimiranza, per il suo saper stimare in modo così esatto quanto poi sarebbe
accaduto:
“Corre l’obbligo,
nel paese più povero d’Italia (col più alto tasso di disoccupati e precari,
con un gran numero di giovani tossico-dipendenti, con una diffusa cultura
crimino-violenta-delinquenziale, con una così forte evasione scolastica e con
un territorio urbanisticamente devastato e mai sanato), che il nostro Partito
si organizzi ed elabori proposte per dare risposte a questi drammi sociali ed
esistenziali in cui operiamo, caratterizzandoci a partire dalle nostre
responsabilità che copriamo in questa Amministrazione… Dobbiamo dunque
promuovere la prevenzione a livello socio-economico, promuovere lo sviluppo
partendo dal valorizzare soprattutto le risorse che il nostro paese possiede in
termini di dinamismo imprenditoriale, voglia di fare e di imparare, impegno
nel lavoro, per dare a tutte queste potenzialità ciò che “manca loro” per
farle affermare come “Sistema economico strutturato”; quindi, occorre
organizzare:
1. Conferenze pubbliche
alle quali dovranno partecipare le forze sociali, gli imprenditori, i partiti
e i parlamentari del nostro collegio;
2. Verificare la
possibilità di utilizzare i fondi europei a sostegno delle aree depresse per
realizzare un “Sistema economico strutturato”;
3. Realizzare in
tempi brevi la zona PIP;
4. Realizzare la
Partecipazione democratica e la trasparenza amministrativa;
5. Nominare un
difensore civico.
Abbiamo voluto
fortemente, durante la formulazione del programma amministrativo dei
“Democratici e Progressisti per l’Ulivo”, che venisse scritto e sottolineato:
«il principio ispiratore su cui si baserà l’azione amministrativa sarà quello
del governo democratico del territorio per combattere la criminalità e i
poteri forti e affaristici». Ebbene, su questo passaggio l’amministrazione si
garantisce la vita stessa.“
La storia
personale e politica dell’allora Consigliere Comunale Enzo Ronni, unico eletto
nelle file di Rifondazione Comunista e subito divenuto Indipendente di
Sinistra, con tanto di dimissioni al Partito, è cosa a tutti nota; così come
la questione sulla modifica dello Statuto Comunale per consentire la nomina
di Assessori esterni al Consiglio Comunale (l’unico gesto che poteva dare più
forza ai Partiti e meno voti di preferenza ai Consiglieri).
Il tutto, ovvero
quell’epoca, si concluse alcuni mesi dopo le Elezioni Amministrative del 1998
con dei “versacci” dei Giovani Comunisti altrettanto premonitori:
“Volevate vincere
le elezioni?
E noi vi abbiamo
fatto vincere!
Oggi, a scopo
raggiunto, vi comportate come la destra…
Andate cari amici
e compagni..
Prima però aprite
le orecchie e fissate bene queste parole nelle vostre teste sbalestrate:
Voi pensate di
averci usato?Bene!
Forse ci siete
riusciti, cari furbi ma non forti.
Noi giovani,
invece, siamo convinti di aver fatto un’ esperienza utile.
Le esperienze
negative insegnano molto e ne faremo tesoro...”
Adesso,
finalmente, le cose sono cambiate, il Centro-Sinistra a Crispano è cambiato.
Rifondazione
Comunista
Circolo “Nunzio
Cennamo” - Crispano (Na) -
|
La PAROLA che
unisce e divide
Crispano, 17
Dicembre 2006.
Care cittadine e
cari cittadini,
i Commissari
hanno citato in giudizio coloro che erano convinti di esercitare una politica
critica e costruttiva.
La cittadinanza
tutta si augura che con questo atteggiamento, per riflesso, non si riduca
l’esercizio della libertà di opinione e di espressione, un diritto sancito
dall’articolo 21 della Costituzione Italiana.
In questo paese,
però, spesso abbiamo assistito ad attacchi denigratori e personali, in luogo
ad azioni politiche efficaci e di servizio pubblico. Questo ha minato il
ruolo e l’efficienza della politica stessa.
L’atteggiamento
della Commissione Straordinaria è solo un effetto di questo clima locale
inammissibile, insopportabile e “assurdo”, poiché sappiamo che verso i
Commissari non volevano esserci attacchi denigratori e personali ma forse
solo atti politici finalizzati a stimolare la risoluzione di alcuni problemi.
I Commissari,
capaci servitori dello Stato, devono raccogliere gli elementi positivi già
presenti nel programma che ha portato alla maggioranza Esposito, per
moltiplicarli nella direzione di una effettiva certezza dei valori
Costituzionali sostenendo le azioni di osservazione e quindi di valutazione
espletate dai Partiti nel loro agire Istituzionale.
In un paese “a
rischio” come Crispano, le azioni della Politica, nel loro esercizio
Pubblico, si sarebbero dovute integrare con l’agire di una Commissione
Straordinaria.
Questa è la
“parola” che unisce e divide: “il confronto delle idee… è il futuro del
paese”.
Rifondazione
Comunista
Circolo
"Nunzio Cenamo" - Crispano (Na) -
|
Appello alla
città: Crispano, occorre una svolta.
Il Presidente del
Consorzio “Sviluppo
Crispano” fa appello
alla Cittadinanza tutta di essere vigile e di aver cura di un patrimonio,
costruito con fondi Regionali, ch’è
e dovrà rimanere nel
tempo il volano socio-economico della nostra Città.
Gli atti
vandalici di cui è
stata vittima la zona PIP sono serviti a minare l’azione politico-amministrativa della
Commissione Straordinaria e a demoralizzare e disincentivare gli imprenditori
assegnatari?
Se questo era l’intento, almeno in parte, è stato raggiunto! L’assemblea del Consorzio “Sviluppo Crispano” che si è tenuta il giorno 14/12/2006,
presso la sala Consiliare del Comune di Crispano, con O.d.G. “Discussione
bozza di convenzione e custodia temporanea per due mesi dell’intera area fino
alla stipula della convenzione”,
è stata la
più aspra dalla
costituzione del consorzio stesso.
L’Assemblea è stata solo bacino di
scontri, di notizie false, lontane dal regolamento della zona PIP di
Crispano, con la conseguente disapprovazione della maggioranza sull’ordine del giorno. Solo
dopo l’assemblea
alcuni imprenditori hanno capito che ci sono state delle forti
strumentalizzazioni, successive, anche, a qualche atteggiamento politico
locale.
La custodia della
zona PIP è una grossa
opportunità sia per
gli imprenditori che per la collettività
tutta; infatti, i fondi per il ripristino dello stato dei luoghi, come già previsto dalla bozza
della convenzione, si potrebbero reperire dai fitti delle strutture destinate
agli “incubatori per
i giovani imprenditori”
che vogliono iniziare attività
innovative.
Era un’idea da limare, una bozza,
su cui discutere propositivamente per il bene della collettività; invece, è divenuta l’occasione per faziose ed
inutili discussioni demolitrici, coordinate ad arte e a distanza da alcune
forze politiche locali.
Io, per cultura
politica e sensibilità
non mi sono mai sottratto al confronto delle idee e spero in una nuova
assemblea, aperta agli imprenditori del Consorzio ed alla cittadinanza tutta,
rappresentativa del Comune di Crispano (socio al 50% del Consorzio), in cui,
però, si
possano trovare soluzioni serie e di vero sviluppo della zona PIP.
Dobbiamo dunque
promuovere lo sviluppo partendo dal valorizzare soprattutto le risorse che il
nostro paese possiede in termini di dinamismo imprenditoriale, voglia di fare
e di imparare, impegno nel lavoro, per dare a tutte queste potenzialità ciò che “manca
loro” per farle
affermare come “Sistema
economico strutturato”.
Il giorno
15/12/2006 è stato
reso noto alla Commissione Straordinaria l'esito dell’assemblea degli imprenditori. Entro Martedì 18/12/2006 i Commissari
adotteranno un provvedimento sullo sviluppo della zona PIP che sarà poi comunicato al
Consorzio “ Sviluppo
Crispano”. La
Commissione Straordinaria ha profuso tutto l’impegno
per il decollo della zona PIP e ci auguriamo che continueranno nonostante
tutto.
Crispano, 17
Dicembre 2006
Cennamo Biagio
|
Crispano
siamo Noi!
In
una recente puntata di “Anno
Zero”, trasmissione
televisiva del noto giornalista Michele Santoro, in una più ampia inchiesta sulla
realtà napoletana,
ancora una volta Crispano è
al centro delle attenzioni nazionali per fatti spiacevoli. Una comunità intera messa sotto
accusa, inavvertitamente.
Le
immagini scorrevano, mi infastidivano ma non mi scandalizzavano, erano scene
di un film già visto,
le prevedevo.
Tristi
e grigie assai.
Il
dramma vero nelle nostre zone non sono solo i soprusi, le prevaricazioni e le
contraddizioni nelle quali viviamo e ci misuriamo quotidianamente con la
nostra coscienza. La camorra, la diffusa mentalità delinquenziale, la sub-cultura , sono solo
gli effetti, seppure storici, del dilagante degrado morale che
incarna, da un punto di vista antropologico, l’istinto
primitivo più bieco
ed individualista della specie-uomo, l’atavico
richiamo della giungla.
Per
dirla con il poeta Salvatore Quasimodo: “
Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo”.
Giorgio
Bocca, in una recente intervista televisiva ha dichiarato che per le nostre
zone non vi è più speranza poiché a Napoli non c’è il senso della
cittadinanza ma solo la “plebe”.
Anche
se è una amara
analisi non mi sento di dissentire da questa constatazione. Credo anch’io che la nostra gente non
si indigna più, per
niente. Ha smarrito il senso delle responsabilità per le scelte che compie, per le parole che
dice, non avverte più
l’istinto di un’ appartenenza collettiva;
ha smarrito il sentimento morale, il rispetto e la carità per gli altri e per la
vita.
Ancor
prima dell’omertà, dell’indifferenza, il problema
sta in quello che gli antichi Greci chiamavano “atarassia”, cioè l’imperturbabilità
della nostra gente rispetto a quanto accade.
Ma mi
chiedo: come si è
potuto arrivare a ciò?
E allora prendo atto che il dramma vero è
più intimo ed è l’origine e la causa di tutti i mali; quando in
una società i punti
di riferimento vengono meno, un’amministrazione
comunale non garantisce più
la certezza del diritto e la politica non si occupa della risoluzione dei
problemi. Conseguentemente i modelli di riferimento divengono diversi da quelli “Costituzionali”. Eppure, basti pensare
che la nostra storia personale non è
altro che un enorme eruzione, un terremoto nel quale rimangono tutti vittime,
chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato
attivo e chi indifferente.
Crispano,
17 Dicembre 2006
Pasquale
Barra
|
Movimenti…
in Comune.
Significato
etimologico del termine “Comune”: Ente territoriale che rappresenta la
propria comunità e ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo.
Quanti
Comuni effettivamente garantiscono ciò?
Se
volessimo rispondere a questa domanda, con sincerità, dovremmo dire che
i “Comuni” presenti in Italia si possono contare sul palmo della mano e, nel
contarli, di certo non troveremmo il Comune di CRISPANO.
In
particolare, quest'ultimo, non e' MAI divenuto “Stato” per gli abitanti del RIONE
CAPPUCCINI. Infatti, basta semplicemente chiedersi: il nostro Comune ha governato
un territorio che comprende sia il centro che le periferie circostanti?
I
cittadini del nostro quartiere conoscono bene la risposta a questa domanda.
Basta ricordarsi che perfino nell’occasione della festa comunale il nostro
quartiere viene EMARGINATO. Ricordo sempre con tristezza la “Festa dei
Gigli”, dove tutte le strade della città sono illuminate a festa ad eccezione
del Rione Cappuccini.
Stanchi
di aspettare, gli abitanti del rione si sono organizzati in veri e propri
“Movimenti”. Uno tra tanti, un Comitato di base: il “COMITATO AMICIZIA RIONE
CAPPUCCINI”, composto da persone semplici che, con impegno e sacrificio,
riescono a regalare almeno un giorno di festa al Rione Cappuccini.
Questo
semplice messaggio vuole essere innanzitutto un ringraziamento ai COMITATI DI
BASE DEL RIONE CAPPUCCINI, affinché continuino ad operare con tutto il loro
impegno per il bene del quartiere, ed allo stesso tempo uno sprono alla
formazione dal basso di movimenti politico-culturali utili alla rinascita del
nostro quartiere.
Crispano,
Dicembre 2006
VITALE
PASQUALE
|
“Odio gli indifferenti.
Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può
non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è
vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è
il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia.
Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare;
è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la
materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si
abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua
volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare,
lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà
rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da
alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora,
perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere
tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno
naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha
voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo
e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano
oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio
dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò
che è successo?
Odio gli
indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da
eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito
che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e
specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di
non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie
lacrime.
Sono partigiano,
vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della
città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non
pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla
fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che
stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano.
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
11 febbraio 1917
|
Elezioni in
Venezuela - lunedì
4 dicembre 2006 - Il presidente Hugo
Chávez ha vinto con un plebiscito di voti le elezioni svoltesi ieri in
Venezuela, assicurandosi la permanenza alla guida del Paese per altri sei
anni, e proclamando che "ora comincia la costruzione di una società
nuova, socialista, cristiana e bolivariana".
CARACAS - Bisogna
vederlo il popolo venezuelano festeggiare. Nel metro di Caracas un anziano
sulla settantina, in testa un improbabile cappellino con il volto del Che,
che copre una pelata color carbone, stringe il braccio di sua moglie. Gli
occhi le brillano di felicità. Tiene a bada una nipotina minuscola, 3-4 anni,
anche lei in camiciola rossa, rojo-rojita come direbbe il Presidente.
Festeggiano Chávez, il loro Presidente. Vanno verso un cerro, un ranchito,
una favela. Questi anni bolivariani hanno dato loro salute, educazione, ma
soprattutto una cosa che gli esclusi di questo paese non avevano mai avuto
prima: partecipazione, il sentirsi parte di un progetto di paese, la speranza
di non essere più esclusi. Non è più il calvinista sogno americano
dell’individualismo neoliberale, è l’essere parte di un progetto di paese
solidale.
In America
Latina, nel giro di sette giorni, per due volte i candidati delle destre,
Noboa in Ecuador e Rosales in Venezuela, appoggiati dagli Stati Uniti, dal
neocolonialismo spagnolo del Grupo Prisa e dal sistema mediatico mondiale, si
sono fermati alla metà dei voti dei loro avversari di sinistra, Chávez e
Correa. È un disastro matematico. Tra dittature militari e neoliberismo in
mezzo secolo le società latinoamericane hanno raddoppiato il numero di
esclusi. Questi sono passati da un terzo a due terzi e oggi non credono più
alla retorica del neoliberismo fallito. Nessuno sano di mente crede più alla
balla, ancora oggi ripetuta da eminenti cattedratici nel nord del mondo, per
la quale chiudere scuole e ospedali e ridurre le tasse ai ricchi sia la
miglior maniera di aiutare i poveri. Ancora ieri il Fondo Monetario
Internazionale ordinava di chiudere scuole e mense infantili. I governanti
eseguivano; più impresa e meno stato, più precarietà e meno servizi pubblici,
più privatizzazioni e più poveri. Chi non ricorda autocrati come Alberto
Fujimori, Carlos Ménem, Carlos Andrés Pérez? Tutti furono eletti con voti di
sinistra –Pérez fu perfino vicepresidente dell’Internazionale Socialista
(sic!)- ma tutti, in politica economica e non solo, non si distinguevano da
Augusto Pinochet, che l’inferno non gli sia lieve.
CAMBIO NEL
LINGUAGGIO POLITICO Il ventennio neoliberale, per il quale il genocidio delle
dittature fu necessario e propedeutico, è finito. Ed è finito il 3 dicembre
2006 con Manuel Rosales. Se infatti fino allora la parte sinistra di sistemi
politici bipolari, per vincere si vedeva obbligata a parlare ed operare come
la destra, da oggi è quest’ultima a parlare (operare chissà) cercando di
imitare un discorso politico di sinistra.
Manuel
Rosales, il candidato delle destre sconfitto in maniera durissima da Hugo
Chávez ne è un perfetto esempio. E’ un golpista dell’11 d’aprile 2002, uno
che si fece fotografare con l’effimero dittatore Carmona nel palazzo di
Miraflores. Ma il suo discorso è stato depurato da qualunque parola d’ordine
della destra economica. Gli spin doctors mandati dagli Stati Uniti lo hanno
trasformato in un socialdemocratico, uno statalista impresentabile per la
buona società che si riunisce a Davos. Gli editoriali dei quotidiani di
destra, dall’Universal al Nacional, sono pieni di affermazioni
paradossalmente pietose: “è insopportabile che in Venezuela ci sia un terzo
di popolazione in estrema povertà”. Peccato che lo scoprano solo adesso e
soprattutto dimentichino che prima di Chávez in povertà estrema vivevano due
terzi dei venezuelani. Oggi sono dimezzati e sono protagonisti della
democrazia partecipativa che è nella Costituzione del paese.
Anche se
Rosales si presenta come un moderno socialdemocratico che prende i voti della
destra golpista, la differenza tra Chávez e Rosales resta abissale. Mentre
dal basso il movimento bolivariano usa lo stato, e soprattutto l’impresa
pubblica petrolifera PDVSA, per generare diritti, inclusione e sviluppo, il
programma di Rosales prometteva di usare lo stato per creare un clientelismo
che ricorda da vicino quello della destra monarchica di Achille Lauro, che
regalava ai sottoproletari napoletani la scarpa destra prima delle elezioni,
con la promessa che la scarpa sinistra sarebbe stata consegnata ad elezione
avvenuta. Il punto centrale del programma sociale di Rosales, “Mi negra” -già
il nome è indiscutibilmente razzista- ha distribuito in piena campagna
elettorale 2.5 milioni di carte di credito –la scarpa destra- a cittadini
poveri. La carta di credito sarebbe stata attivata -scarpa sinistra- ad
elezione di Rosales avvenuta. Questa avrebbe concesso ai poveri
l’inalienabile diritto umano a diventare clienti di banche private, e avrebbe
girato direttamente nelle loro tasche i soldi che sarebbero serviti per
pagare i servizi privatizzati che oggi con Chávez ricevono gratuitamente.
Ci vuole
molto cinismo per accusare Chávez di assistenzialismo per aver dato impulso
alla costruzione, da zero o quasi, di sistemi sanitari e scolastici pubblici.
Ma bisogna essere in malafede per non accorgersi del gioco sporco e del
trasferimento di risorse pubbliche dai poveri –che sarebbero stati comprati
con l’inflattiva illusione di ricevere contante- all’impresa privata dietro
iniziative come “Mi negra”. Il cambio di discorso di Rosales, che non è stato
creduto ed è stato polverizzato elettoralmente da Chávez, testimonia una
svolta epocale. Chávez, i molti Chávez dell’America Latina, quelli già al
governo e quelli che ancora mancano all’appello, a partire dal Messico, non
sono una meteora. E il discorso neoliberale non compra più nessuno.
di Gennaro Carotenuto
|
Anno
zero,
23,
Novembre 2006
Caro
Michele Santoro, Crispano, giglio bianco, non è l’anello di congiunzione tra
il male e l’indifferenza, è culla di anelli generazionali figli di storie di
lotte per la libertà.
Colore..
Terra mia
Comm’è triste,
comm’è amaro
sta’ assettato a guarda’
tutt’e ccose tutt’e parole
ca niente ponno fa’.
Si m’accido ie aggettato
chellu ppoco ‘e libbertà
ca ‘sta terra che ‘sta gente
‘nu juorno m’adda da’.
Terra mia, terra mia
comm’è bello a la penza’
terra mia, terra mia
comm’è bello a la guarda’.
Nun è overo non e’
sempe ‘o stesso
tutt’e juorne po’ cagna’
ogge è deritto, dimane è stuorto
e chesta vita se ne va.
‘E vecchie vanno dinto a chiesa
cu’ ‘a curona pe’ pria’
e ‘a paura ‘e chesta morte
ca nun ce vo lassa’.
Terra mia, terra mia
tu si’ chiena ‘e libbertà
terra mia, terra mia
i’ mo’ sento ‘a libberta’...
Pino Daniele
|
RIFONDAZIONE COMUNISTA
Via Gramsci, 41 -
Caivano (Na)-
www.rifondacaivano.it
|
C.v.d.
(Come Volevasi
Dimostrare)
Nell’ultimo
numero di “Essere” abbiamo affermato che il centro-destra locale è motore
di politiche populiste e reazionarie costruite
sulla menzogna:
“Sappiamo bene
che sanno solo fare politiche populiste e reazionarie. Spesso hanno offeso
con esternazioni squallide e disordinate il Partito di Rifondazione
Comunista, accusandolo di aver preso parte ad una balorda gestione
amministrativa del paese. E’ una menzogna! Sì, questa è la vera icona della
loro essenza: la divulgazione gratuita di menzogne!
Vi ricordo,
infatti, che Rifondazione Comunista non è presente al Consiglio Comunale e
quindi in Giunta dal lontano 1994.“ (Essere, 22 Ottobre 2006)
Allora, per
dimostrare l’asserto, basta analizzare con attenzione l’ultimo volantino del
centro-destra ciclostilato e distribuito il 5 Novembre 2006.
1
Significato etimologico
del termine “populismo”: atteggiamento politico di
esaltazione velleitaria e demagogica dei ceti in disgrazia.
(Dizionario della Lingua Italiana De Mauro)
A seguito del Nostro
Annuncio del 22 Ottobre 2006 sul giornale “Essere”, a proposito dell’agitazione
dei commercianti di via Pigna per le ingenti perdite economiche dovute al
nuovo tratto a senso unico che va da Via Cardito a Piazza Falcone e
Borsellino, ecco, subito, il loro agire:
“Noi, che
vogliamo bene al nostro paese e alla gente di Crispano, vogliamo continuare a
lavorare nell’interesse di tutti, ed è per questo che chiediamo alla
Commissione Straordinaria di mettere mano subito al ripristino del doppio
senso in Via Cardito….” (Volantino del
Centro-destra del 5 Novembre 2006)
C.v.d.
2
Significato
etimologico del termine “reazionari”: quanti si oppongono alle forze
rinnovatrici o rivoluzionarie. (Dizionario della Lingua Italiana
De Mauro)
A seguito di quanto
affermato nell’intervista al Presidente del Consorzio “Sviluppo Crispano”
circa l’assegnazione dei lotti sulla zona PIP (forse l’evento più importante
accaduto negli ultimi 30 anni per il progresso socio-economico di Crispano):
“E’ stato fatto il passo più importante, ora
avanti con l’esproprio e quindi l’edificazione delle opportunità di sviluppo
a Crispano… per il seguito Innovazione, Internazionalizzazione ed
Occupazione saranno le soluzioni di “Sviluppo Crispano” alle richieste della
comunità locale. Forse ci sarà un nuovo tempo in cui Crispano sarà famosa in
ambiti internazionali non perché ha il più alto tasso di epatiti al mondo ma
per i suoi prodotti artigianali e per la qualità della vita.” (Essere, 22
Ottobre 2006)
Sebbene il dato
scientifico sui casi di epatite a Crispano sia stato pubblicato su diverse
riviste scientifiche internazionali, considerata la nostra assenza dal
“potere” dal 1991(anno della nascita di Rifondazione), osservata la
differenza costituzionale tra il ruolo della magistratura e quello della
politica (se ci sono colpevoli per illeciti in atti amministrativi, questi
saranno arrestati e condannati - Sentenza del Consiglio di Stato sullo scioglimento del
Consiglio Comunale di Crispano - ), ecco,
subito, il loro agire:
“Praticamente
tutte le gare della Giunta Esposito sono risultate inquinate dal malgoverno…
Queste cose, i furbetti del quartierino, non solo non ve le dicono ma accusano
gli altri e parlandovi di strade non fatte, di assegnazione dei lotti sulla
zona PIP, di presunte epidemie presenti sul nostro territorio ecc.. in realtà
cercano solo di distrarvi per tentare di riconquistare il potere.” (Volantino del Centro-destra del 5 Novembre 2006)
C.v.d.
3
Significato
etimologico del termine “menzogna”: volontaria deformazione
del vero, affermazione contraria a ciò che è o si crede corrispondente a
verità, pronunciata con l’intenzione di ingannare e con fini malvagi o
utilitaristici. (Dizionario della Lingua Italiana De Mauro)
A
seguito di quanto affermato: “E noi di
Rifondazione Comunista? Noi, l’UNICA forza politica
di Crispano che dal 1994 non ha militanti presenti né in Consiglio Comunale,
né in Giunta, né come “professionisti incaricati” (diretti o indiretti).”
(Essere, 22 Ottobre 2006)
Ecco,
subito, il loro agire:
Un volantino in cui indirettamente
si vuole costruire un’associazione di idee tra Noi di Rifondazione Comunista
e vicende amministrative lontane dalla nostra storia e dalla nostra cultura.
(Volantino del Centro-destra del 5 Novembre 2006)
C.v.d.
Eppure,
nonostante tutto, ci sono partiti nell’Unione che, invece di lottare per
l’affermazione dei valori Costituzionali nella loro coalizione di
Centro-sinistra, da qualche mese, guardano a destra, con i loro contatti,
dando origine a quella che è l’icona della politica più lontana dalla loro
stessa storia. E’ una vergogna!
Crispano,
12 Novembre 2006
|
Noi, alziamo la voce.
E’ da prima
dell’estate che nella nostra piccola comunità locale sta succedendo qualcosa
che mi corre l’obbligo raccontare.
Allora, per
chiarirmi e chiarirci le idee, misuro e ravviso la singolare posizione
politica che stanno assumendo nei confronti dei Ds (il partito dell’ex
Sindaco Esposito) alcuni partiti del centro-sinistra: un gruppo di “professionisti”
che vivono di attività che si alimentano della politica, oggi, e solo oggi,
prendono le distanze da persone che possono apparire scomode o meglio
ingombranti.
Sì, non
vogliono un’associazione d’idee tra il loro “gruppo” e queste persone…
Eppure, prima
dello scioglimento, gli stessi erano dei satelliti vivi, che, in quanto tali,
gravitavano attorno ad un sistema “solare” complesso ma ricco di forze
gravitazionali chiamate “incarichi di consulenza”.
Oggi, non c’è
più il Re “Sole” e quindi vogliono, semplicemente, mutare per subentrare
ancora.
Infatti, quel
Sistema armai stanco, fatto di forze inutilizzabili o meglio studiate, non
rende più! Allora, niente Ds, anche se sono parte ed arte della loro storia
“professionale”.
Perché? Come
mai tanto distacco?
Tutto quanto,
forse, solo per poter usare quella probabile spinta neopopulista che tutti
chiamano “il nuovo”?
E noi? Noi, l’UNICA
forza politica di Crispano che dal 1994 non ha militanti presenti né in
Consiglio Comunale, né in Giunta, né come “professionisti incaricati”
(diretti o indiretti). Cosa dobbiamo fare? Come possiamo rompere,
dall’interno o dall’esterno, questo presente stato di cose?
E’ insito in
Noi un ragionamento chiaro, forse ingenuo ma fiducioso, che sfugge alla morte
per senso civico e dovere morale: credere
ancora nella Forza della Politica e non nella Politica della Forza.
Credere e
confrontarsi per quella Politica che abbiamo già detto, in più occasioni,
essere Essenza alta, Progettualità, Solidarietà, Cultura, la più alta forma
di Carità, la Risoluzione dei problemi.
Quindi leali,
forse alleati, ma certamente diversi. Diversi per intensità e qualità, per
storia e coerenza.
Edifichiamo da
due anni parametri culturali correlati, figli di un’intelligenza collettiva,
che tutti insieme vogliono innalzare un “metodo nuovo” capace di muoversi
lungo una sola linea direttrice fatta di elementi convenienti unicamente alla
felicità pubblica.
Dunque, contro
ogni disegno politico poco chiaro,
Noi, alziamo
la voce.
Nunzio Cennamo
(Segretario di
Rifondazione Comunista)
Crispano, 22 Ottobre
2006
|
Assegnati, in
via provvisoria, i lotti sulla zona PIP.
Una
foto della zona PIP di Crispano
L’anno
scorso, prima della festa di Liberazione del 2005 a Crispano, chiedemmo al
Presidente Biagio Cennamo del Consorzio “Sviluppo Crispano” il perché avesse
accettato l’incarico in un clima di scioglimento.
Lui,
allora, due mesi dopo la nomina, quindici giorni prima dello scioglimento, ci
rispose: “Gli amici mi dicono che è un compito difficile, ma io, forse,
proprio per questo, credo di aver accettato l’incarico.
Sì,
senz’altro le ragioni per cui ho accettato sono la capacità di accogliere con
positività le prove difficili e la paura che le dinamiche politico-economiche
legate allo sviluppo della zona PIP fossero sottovalutate e/o valutate in
termini di felicità privata anziché pubblica.
Allora,
come comunista e come artigiano-lavoratore ho sentito il dovere di accettare.
Il mio incarico, infatti, avrà come unico obiettivo la tutela dei colleghi e
della Collettività. “
Oggi,
un anno dopo, dopo un intenso e proficuo lavoro con la Commissione Straordinaria,
possiamo dire che il Presidente aveva ragione. E’ stata un’impresa ardua, ma
forse ci siamo quasi…
Infatti,
a ridosso di più di una settimana di incontri con gli imprenditori iscritti
nella graduatoria definitiva di assegnazione, il Consiglio di Amministrazione
del consorzio “Sviluppo Crispano” è riuscito ad assegnare, in via
provvisoria, i lotti esistenti sulla zona PIP.
E’
stata la sintesi di una comunità. Cittadini, imprenditori ed artigiani di
Crispano, rivestiti di un forte senso di responsabilità, hanno collaborato in
modo attivo e produttivo alla realizzazione di quella che sarà la rinascita
socio-economica del nostro paese, così ha raccontato l’accaduto il Presidente
Cennamo Biagio.
E’
stato fatto il passo più importante, ora avanti con l’esproprio e quindi
l’edificazione delle opportunità di sviluppo a Crispano, così ha continuato
il Presidente.
Il
Presidente, poi, ha concluso ricordandoci che per il seguito Innovazione,
Internazionalizzazione ed Occupazione saranno le soluzioni di “Sviluppo
Crispano” alle richieste della comunità locale.
Forse
ci sarà un nuovo tempo in cui Crispano sarà famosa in ambiti internazionali
non perché ha il più alto tasso di epatiti al mondo ma per i suoi prodotti
artigianali e per la qualità della vita.
Crispano,
22 Ottobre 2006
|
La Politica
è la risoluzione dei problemi.
Sono anni
che nei dì di festa, mentre passeggiamo per il paese, ci ritroviamo tra le
mani, puntualmente, foglietti da leggere: tanta morale ed etica spicciola, ma
anche tante accuse gratuite, banali supposizioni e molte “chiacchiere”
ancora.
Si espongono
sempre e solo preoccupazione vane e pettegolezzi strani. Sono anni che
ascoltiamo le stesse cose, ma concretamente non si è mai vista
un’intelligenza politica, una capacità di sintesi e dunque di progetto.
Sappiamo
bene che sanno solo fare politiche populiste e reazionarie. Spesso hanno
offeso con esternazioni squallide e disordinate il Partito di Rifondazione Comunista,
accusandolo di aver preso parte ad una balorda gestione amministrativa del
paese.
E’ una
menzogna!
Sì, questa è
la vera icona della loro essenza: la divulgazione gratuita di menzogne!
Vi ricordo,
infatti, che Rifondazione Comunista non è presente al Consiglio Comunale e
quindi in giunta dal lontano 1994.
Certamente
abbiamo condiviso alcune linee politiche del centro-sinistra, anzi di alcune
(Villa Comunale e giardinetti in Piazza Falcone e Borsellino) ne siamo stati
addirittura i promotori.
Al
contrario, loro del centro-destra, prima al governo e poi all’opposizione nei
Consigli Comunali, dal 1994 sono un pezzo di questo sistema stolto.
I furbetti
del paesino ci sono sempre stati e ci saranno ancora, in modo camaleontico,
non solo nel centro-destra ma anche nel centro-sinistra.
Crispano,
però, ha ora fame di coerenza e di una politica risolutrice dei problemi
reali.
Cittadini,
Avanti!
Pasquale
Savino, 22 Ottobre 2006
|
Cappuccini,
appello alla rinascita.
Cari lettori e
lettrici,
chi vi scrive è
un ragazzo che vive in un rione di Crispano abbandonato a se stesso, sommerso
da problemi che solo chi li affronta tutti i giorni è in grado di capire.
Il rione è
ovviamente “Cappuccini”.
Infranto e
stanco nell’aspettare l’intervento delle Istituzioni, ho deciso, finalmente,
di fare un primo piccolo passo. Scrivere un messaggio di rinascita.
Sì, la rinascita
di un quartiere si sviluppa se e solo se l’informazione giunge a tutti i suoi
residenti, poi è letta e quindi condivisa.
Chi non vive nel
nostro quartiere si starà chiedendo: che problemi può avere un piccolo rione
come “Cappuccini”?
In questo primo
annuncio denuncio:
·
I Bambini sono minacciati ogni giorno dal pericolo di essere investiti
da persone che spesso scambiano Via Cappuccini per la “PISTA DI MONZA”;
·
I Bambini non hanno una Scuola;
·
Ci sono ancora strade senza fogne, altre senza luce ed alcune
addirittura senza perfino un nome;
·
Siamo invasi dai topi e da anni chiediamo invano una semplice
disinfezione generale;
Invito gli
abitanti del mio quartiere alla partecipazione ed alla condivisione, per NON
ripetere gli stessi errori del passato alle prossime elezioni.
Organizziamoci! Uniti decideremo chi dovrà rappresentarci nelle
Istituzioni per una seria riqualificazione del nostro amato quartiere.
Uniti si
può!
Vitale
Pasquale, 22
Ottobre 2006
|
E' stata Festa
di...
Liberazione
30
Settembre & 1 Ottobre 2006
Alcuni Fotogrammi
Il Progamma.
La
filosofia che stimola una ricerca non guidata dalla logica del profitto
è
poesia e pertanto arte e dunque suona...
(Nunzio
Cennamo)
|
I
"Civico 6" di Crispano...
....provano
prima di esibirsi alla festa di Liberazione CRISPANO 2006.
FOTOGRAMMI
|
Festa
di Liberazione
Decidiamo insieme…
..la politica del
domani.
|
Forse non
tutti sanno che…
Vincenzo
Tiberio
il
“vero papà” della penicillina
scoprì ad
Arzano (Na),
30 anni
prima di Alexander Fleming,
il potere
delle muffe.
Il mondo
intero attribuisce il merito dell’invenzione della penicillina al medico
batteriologico A. Fleming, ma in effetti, circa mezzo secolo prima, a
pervenire ad una delle più importanti scoperte nel campo della medicina del
XX secolo fu un italiano: Vincenzo Tiberio.
Nato
nell’antica Sepino, comune molisano, da famiglia benestante, rivelò già
da bambino le proprie curiosità e attitudini.
Lo
distingueva dai coetanei l'hobby di raccogliere sassi e catalogarli in un
quadernetto.
A diciotto anni volle
iscriversi alla facoltà di medicina. Si stabilì che avrebbe studiato a Napoli
e che sarebbe andato ad abitare presso una famiglia di parenti, i Graniero,
ad Arzano. La casa era spaziosa e antica, caratterizzata da un ampio cortile:
al centro, un
pozzo, dava acqua per le necessità domestiche.
Fu quella
presenza a suggerire a Tiberio l'intuizione decisiva.
Constatò,
infatti, che gli abitanti della casa erano colti da infezioni
intestinali ogni volta che il pozzo veniva ripulito. Quando la muffa tornava
a formarsi, i disturbi degli abitanti cessavano. Il giovane laureando suppose
che tra i due fenomeni ci fosse un rapporto di causa ed effetto.
Era il
1895 quando scoprì il potere del: “Penicillum
notatum” , una strana muffa che impediva la
crescita dei batteri.
Il primo
documento firmato da Tiberio sui risultati delle sue osservazioni è uno
scarno, incolore libretto “Sugli estratti di alcune muffe ” conservato
per cento anni e più negli archivi dell’Università di Napoli "Federico
II", in cui sono descritte in dettaglio le condizioni di crescita delle
varie muffe isolate, il metodo di estrazione acquoso delle muffe e il loro
potere battericida sia in vitro sia in vivo. Viene evidenziato il potere chemiotattico
degli estratti delle muffe nelle infezioni da ‘Bacillo del tifo’ e ‘Vibrione
del colera’, con l’utilizzo come cavie dei conigli e la tecnica delle
infusioni sottocutanea e intraperitonale.
Il lavoro risulta
molto meticoloso, con dettagli sperimentali e una serie di tabelle in cui
riporta l’azione degli estratti sulle cavie utilizzate”.
Il lavoro
non ebbe la risonanza che avrebbe meritato, forse perché la pubblicazione era
in lingua italiana, e perciò non entrava nei circuiti internazionali.
Per varie
vicende, Tiberio abbandonò gli studi.
Partecipò e
vinse il concorso per Medico di 2° classe nel Corpo sanitario marittimo.
Della sua
scoperta non parlò nessuno.
A ritornare a sottolineare la scoperta è Salvatore De Rosa, biologo
molecolare del CNR di Pozzuoli che il 6 giugno, proprio ad Arzano ha aperto i
lavori del convegno “Il vero scopritore della penicillina”, promosso
dall’Associazione Storico-Scientifica “Agrippinus”, per ricordare la
silenziosa impresa di Tiberio.
|
L'evoluzione
demografica di Crispano
secondo i
dati ISTAT
Una crescita
esponenziale...
in un Sistema
arcaico di strutture e servizi!
L'idea, insita nel
progetto di un piano regolatore,
di creare le
premesse per uno sviluppo organico
è divenuta solo
un'Utopia?!
|
DANZA
LENTA
Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
O ascoltato il rumore della pioggia
Quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare cosi veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici "Come stai"?" ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita ti stendi sul tuo letto
Con centinaia di domande successive che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare cosi veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà
Mai detto a tuo figlio, lo faremo domani?
Senza notare nella fretta, il suo dispiacere?
Mai perso il contatto, con una buona amicizia che poi è finita
Perchè tu non avevi mai avuto tempo di chiamare e dire
"Ciao"?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare cosi veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà
Quando corri cosi veloce per giungere da qualche parte ti perdi la metà
del
piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno, è come un regalo mai
aperto .
. . Gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila più piano
Ascolta la musica prima che la canzone sia finita.
|
Cennamo
Biagio
Presidente
del Consorzio "Sviluppo Crispano"
CRISPANO- Dopo la
sentenza del Consiglio di Stato - che ha confermato lo scioglimento
anticipato del consiglio comunale - i partiti cominciano ad organizzarsi in
vista delle elezioni amministrative dell’anno prossimo. La scorsa settimana è
toccato ad Italia dei valori. Il partito di Di Pietro ha organizzato una
kermesse in villa comunale per esprimere le proprie posizioni sull’attuale
scenario politico. Al dibattito sono intervenuti il parlamentare Nello
Formisano ed il Consigliere Regionale Nicola Marrazzo, i quali hanno dato
piena solidarietà all’ex Sindaco Ds, Carlo Esposito, vittima di un
teorema politico del centrodestra che ha portato allo scioglimento anticipato
del civico consenso frutto di un uso strumentale della legge antimafia. La
discussione si è infiammata, non senza strascichi polemici, quando si sono
riviste negli interventi alcune “idee” del vecchio centrodestra locale che
hanno catalizzato l’attenzione sui piani per gli insediamenti produttivi.
Infatti, secondo quanto affermato, la colpa della passata amministrazione è
stata quella di aver favorito gli imprenditori locali a danno di grosse ed
importanti aziende. Un’affermazione che ha fatto andare su tutte le
furie anche Biagio
Cennamo, il Presidente del Consorzio “Sviluppo Crispano”, un organo che
raggruppa tutti gli imprenditori locali assegnatari dei lotti nella zona PIP
ubicata adiacente la strada provinciale Caivano-Aversa. Chiare le parole del
Presidente: “Lo
sfogo è assurdo ed incomprensibile sia sul piano economico che politico. Infatti,
è giusto e produttivo che un comune come Crispano, la cui economia si basa su
aziende dedite al trattamento di stracci usati e di pollame, si preoccupi di
individuare una zona PIP per delocalizzare le imprese dal centro storico alla
periferia, garantendo, così, strutture e servizi adeguati che consentiranno
nel breve periodo un aumento del volume di affari e di conseguenza una
crescita nell’offerta e nella qualità dell’occupazione locale. Innovazione,
Internazionalizzazione ed Occupazione, queste sono per “Sviluppo Crispano” le
parole chiave.
Chi ha
seguito strade diverse, come ad esempio Afragola, favorendo multinazionali
come Ikea, Le Roy Merlin e Castorama, si trova a fare i conti con una realtà
vergognosa: sfruttamento della manodopera, devastazione del territorio e
perdita nei giovani dello spirito artigianale e creativo. “
La
polemica continua ad infiammarsi. Anche perché sembra che Italia dei Valori
alle prossime elezioni stia pensando ad un cartello civico con una parte del
centrodestra.
Emilio
Marchese, da "Cronache di Napoli" del 19 Luglio 2006
|
Quando la Vita non è plastica...
..è anche dolore.
"..Le mie
lacrime sono così piccole che nessuno in questa stanza, qui, intorno a me,
può vederle.
Sono frammenti
piccoli che passano nella cruna di un ago senza ricorrere allo scivolo.
E così scivolo,
senza attrito, su questo piatto pianto d'acqua quasi gelata.
Giro, corro e
ti rincorro... "
Nunzio Cennamo
|
Il
mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai
malfattori,
ma
per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare.
Albert
Einstein
Le tre
regole di lavoro:
1. Esci
dalla confusione, trova semplicità.
2. Dalla
discordia, trova armonia.
3. Nel
pieno delle difficoltà risiede l'occasione favorevole.
Albert
Einstein
"Non
tutto ciò che può essere contato conta
e
non tutto ciò che conta può essere contato."
Albert
Einstein
"Due
cose soltanto sono infinite: la stupidità umana e l'universo.
E della
seconda non sono nemmeno sicuro."
Albert
Einstein
|
Quando
la violenza è verbale...
ferisce
più delle armi, ammazza.
ENZO
CIACCIO, "I
Tigrotti, don Tonino e gli amici in municipio", da Il Mattino
08/06/2006
"....Crispano,
classificato come il paese più povero d’Italia, sonnecchia strafottente. E fa
come i boss di antico stampo: parla poco, si fa i fatti suoi. E prepara le
luminarie. Perché sa che in fondo tutto passa, pure l’antimafia. E pure i
commissari prefettizi. E sa che, prima o poi, qui si tornerà a votare. Magari
per un sindaco finalmente amico, affezionato, disponibile. Da invitare alle
feste."
La nostra risposta
Crispano,
giglio bianco,
non è l’anello
di congiunzione tra il male e l’indifferenza,
è culla di
anelli generazionali figli di storie di lotte per la libertà.
Crispano, 15
Giugno 2006
Il
Profumo della vita si respirerà...
IL MANIFESTO
|
Avanti o Indietro?
di Nunzio Cennamo
Scrivervi è
difficile, mai banale,
forse, oltre il
limite, naturalmente, confidenziale.
Vi scrivo
guardandovi negli occhi mentre vi tendo le dita da questa tastiera.
Amici e Compagni,
poco tempo ancora e nella nostra comunità ci saranno nuove elezioni: quelle
Comunali.
Il clima diventerà
ancora più “odioso” per gli addetti ai lavori, mentre per i non
impegnati politicamente ci saranno novelle promesse ancora e trapassate facce
da sopportare.
I voti a Forza
Italia in questa ultima tornata elettorale sono icona di un grande problema
socio-economico. Nel bel Paese, soprattutto nelle aree depresse, non ci sono
più Scuole, Università, Partiti e Famiglie capaci di trasmettere strumenti
adeguati all'analisi e alla sintesi degli eventi. Quindi, nel vuoto assoluto,
il “furbo” appare modello e icona di esso e dunque vince.
Chi vi scrive è un
uomo libero, consapevole che nell’attuale politica locale non ci sono né il
clima e né i talenti necessari a quella Rinascita politico-culturale che il
paese esige.
E allora, che fare?
Gettare la spugna o
creare nuove spinte motivazionali verso reali momenti di aggregazione?
Indietro o Avanti?
Sì, è sana anche
quella tentazione di mollare il tutto, nella consapevolezza che c’è anche ora
troppo divario tra chi crede che la Politica sia il bene comune e chi crede
bene di adoperare la politica.
Il sociologo
Alberoni, a tal proposito, direbbe: “...molte
persone di fronte a una difficoltà molto grave vengono prese dallo sconforto.
Lo sconforto è un cedimento interiore, una scomparsa dello slancio vitale, la
perdita della speranza. Ricordiamo però che lo sconforto e il cedimento sono
meccanismi di difesa il cui scopo è proteggerci, indicarci un pericolo,
impedirci di agire quando siamo troppo deboli o confusi. Ci ritiriamo come il
cane ferito si ritira nella sua cuccia per proteggersi dagli stimoli, per non
mettersi in gioco finché non ha recuperato le forze. Guai, però, a lasciarci
trascinare nel loro vortice. Mai far divenire questi meccanismi protettivi
una patologia. Devono essere come il sonno di notte dopo una giornata
sfibrante, servire a recuperare le forze, a cercare nuove strade per tornare
all’azione più lucidi e più forti. Dopo la condanna a morte e all’esilio
Dante non si abbandonò alla depressione, ma scrisse la Divina Commedia...”
Allora, forse,
semplicemente forse, non dobbiamo che riappropriarci della nostra comunità.
Ogni uomo è libero
solo se manifesto!
Io non sono un
liberatore. I liberatori non esistono. Sono solo i popoli che si liberano da
se.
Per questo… Avanti!
Mai tornare
indietro, neanche per prendere la rincorsa!!
Ernesto Che Guevara
ne è immagine e dominio.
Di Lui, il
sociologo Alberoni direbbe: “…all’estremo
opposto vi sono persone straordinarie capaci di resistere nelle condizioni
più spaventose, di sperare quando tutto sembra perduto. Persone dotate d’una
straordinaria volontà di vivere e di sperare che sono sopravvissute per
decenni in orribili celle sotterranee senza luce, in mezzo ai propri
escrementi e ai topi...”
Per questo… Avanti!
Crispano, giglio
bianco,
non è l’anello di
congiunzione tra il male e l’indifferenza, è culla di anelli generazionali
figli di storie di lotte per la libertà.
Crispano, 19 Maggio
2006
|
La Commissione
“Straordinaria”
Il centro destra
crispanese, corre in difesa della Commissione straordinaria. Onorevole!
Eppure la
Commissione straordinaria non necessita di un difensore civico; allora, quali
sono gli intenti?
E’ senso civico o
propaganda elettorale mirata all’associazione di idee
centrodestra=commissione?
Io, forte di un
senso civico, posso sostenere che la Commissione si sa difendere da sola, che
non ha bisogno delle sviolinate di ruffiani ma solo di sana e fattiva
collaborazione.
Mai confondere i
ruoli istituzionali di una Commissione straordinaria con una complicità di
intenti e/o di odi.
I commissari
agiscono con strumenti diversi da quelli della politica: è ordinario che si
cautelino su tutto e che indaghino su tutto.
E’ giusto ed
ordinario, ma non è affinità politica alle destre né alleanza con esse.
Capire questo
significa, forse, dare anche una possibilità alla Commissione straordinaria
di andare oltre l’ordinario, di lavorare finalmente per la risoluzione di
alcuni problemi amministrativi che tormentano da decenni questo paese.
Ciò premesso,
ribadisco: basta con la politica dei pettegolezzi e dei rancori personali.
Questo vale per
tutti!
Per questo invito
la cittadinanza a vigilare sulle azioni politiche avanzate in questo comune
dalle forze locali.
A tal proposito vi
chiedo se avete sentito mai queste parole: “La progettualità in una comunità
è vita”.
Sempre a tal
proposito, avete sentito mai dire al centro-destra che Crispano è un paese
ricco di persone perbene e povero di politici appassionati ed onesti?
Crispano non è un
paese dove la politica è condizionata dalla camorra, ci sono solo alcuni
politici che da sempre sono e restano camorristi, in quanto poco rispettosi
delle leggi e delle circolari.
Noi comunisti le diciamo
da sempre queste cose e siamo offesi per tutti gli elettori di centro-destra
che, completi di progettualità ed impulsi reali, si devono sentire
rappresentati da questi signori che hanno solo odio e disprezzo nei nostri
confronti.
La Politica non è
mai volgarità. La Politica non è opera continua di diffamazione né odio e
rancore personale.
La Politica è la
più alta forma di carità, è la ricerca di soluzioni nuove per la comunità
tutta.
Cennamo
Biagio
Crispano, 21
Maggio 2006
|
Crispano
Il 25 Aprile
2006
Alcune foto
|
|
Il Confronto
delle idee...
è il futuro del
paese
La Comunità
Europea, Ente formatrice e distributrice di risorse Educative e Produttive
dal 2000 al 2006, con l’Istituzione dei PON, ha letteralmente rivoluzionato
la Cultura del governare e dell’operare in Italia. La Cultura dei Progetti è
ormai così innervata nell’agire e nel programmare di quasi tutti i governi,
sia nazionali che locali, che quasi sembra inimmaginabile un’altra strategia
o meglio un altro metodo.
La progettazione
del Nuovo, anche a Crispano non può nascere, ovviamente, nell’ambito del vecchio
Centro-Destra, una coalizione che già ci ha mal governato, come tutti (o
quasi) ben ricordano. Né può nascere nell’ambito del Centro-Sinistra così
come è stato, senza cioè modifiche profonde del suo modo di pensare e di
agire. Il punto è che occorre cambiare la politica, nel senso che occorre
mettere al centro la partecipazione, la trasparenza, la centralità dei
diritti di cittadinanza per tutte e tutti. E per prima cosa, occorre
individuare con esattezza dove sta il “problema”, dove si annidano limiti e
insufficienze; ovvero come in tutti i progetti occorre iniziare dalla fase di
Analisi.
Alla luce di
questa prospettiva, provate ad immaginare che tra la vecchia Maggioranza di
Centro-Sinistra e la Commissione Straordinaria ci sia, da subito, una sorta
di confronto sui metodi e le metodologie da applicare per indurre nel sistema
dei dipendenti pubblici un insieme di regole (un protocollo) utili ed
indispensabili nell’agire quotidiano. Allora, in questo confronto, o sfida,
l’uno potrebbe dimostrare all’altro come o dove si è sbagliato o anche se non
si è sbagliato affatto.
Come in una sorta
di laboratorio si potrebbe realizzare un nuovo esperimento rivolto all’educazione per una "nuova alternativa
democratica". In altre parole, la pratica concreta che vige nella
macchina comunale potrebbe essere monitorata, sottoposta ad analisi e fornire
la base per proposte ed interventi di “avanzamento”. Quindi, il dato empirico
potrebbe essere monitorato e poi incluso in un anello di controreazione
capace di partire dal primo, per inferire poi ipotesi decisionali, prima di
produrne un secondo e così via.
Esplicito con un
esempio. Il climatizzatore di casa vostra misura la temperatura nella stanza,
la compara con quella desiderata e poi “decide” di pompare area fredda o
calda in funzione della necessità operativa. Poi il tutto si ripete, con
continuità, fino al raggiungimento dell’obiettivo.
La Casa comunale
è la casa di tutti i cittadini. A questo enunciato occorre far corrispondere
una tensione reale a renderlo vivo e concreto.
Comprendetemi, ma
non riesco ad immaginare che questo nuovo governo commissariale del paese non
sappia raccogliere gli elementi positivi già presenti nella precedente
maggioranza Esposito, e li moltiplichi in direzione di una effettiva certezza
del diritto e dell’attuazione dei valori Costituzionali, quelli nati dalla
Resistenza, quelli antifascisti.
E a tal proposito
suggerirei a tutto il Centro-Sinistra crispanese di chiedere alla Commissione
Straordinaria un evento non straordinario: la consegna di una copia della
Costituzione Italiana a tutte le famiglie di Crispano.
Al Centro-Destra,
invece, che ha governato e poi è stato governato ricordo la definizione di
Democrazia di Aristotele:
“Il presupposto
della costituzione democratica è la libertà, tanto che si dice che solo con
questa costituzione è possibile godere della libertà, che si afferma essere
il fine di ogni democrazia. Una
delle caratteristiche della libertà è che le stesse persone in parte siano
comandate e in parte comandino. [...] Questi dunque sono i
caratteri comuni a tutte le democrazie, e da quella che unanimemente si
concorda essere la giustizia secondo i canoni democratici (cioè che tutti
abbiano lo stesso secondo il numero) deriva quella che più di ogni altra
sembra essere democrazia e governo di popolo. L’uguaglianza consiste nel
fatto che non comandino più i poveri dei ricchi, che non siano sovrani i
primi soltanto, ma tutti secondo rapporti numerici di uguaglianza. E questo
sarebbe l’unico modo per ritenere realizzate l’uguaglianza e la libertà nella
costituzione.”
Nunzio Cennamo,
Crispano 12
Febbraio 2006
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Un altro mondo...
è MUSICA!
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Un
"biosensore" di attimi.
Un soffio di
vento
accarezza un
prato in fiore
ed un attimo
diventa poesia.
Nunzio
Cennamo
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Ode al giorno
felice
Questa volta
lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
Camminando,dormendo
o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto,gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.
Tu al mio fianco
sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto,
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia,il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché si,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te,con la tua bocca,
essere felice.
Pablo Neruda
***
Lentamente muore
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente
muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una
splendida felicita'.
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Partito
della Rifondazione Comunista
Circolo
"Nunzio Cennamo"
Via
Provinciale
Crispano
(NA)
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